venerdì 19 settembre 2008

Report della riunione per una campagna a difesa e per il rilancio del ccnl

Lunedì 15 settembre si è svolta presso la sede RdB-CUB di Corso Marconi a Torino, la riunione per costruire un gruppo di lavoro e una campagna unitaria contro la riforma dei contratti e il dl 112. Hanno partecipato una quindicina fra lavoratori e lavoratrici, precari e precarie, del pubblico impiego e delle cooperative, del Collettivo Lavoratori Comdata, dell'Assemblea Lavoratori Autoconvocati, compagni delle RdB e della CUB, del PCL e di Inchiesta Operaia.

La riunione ha preso le mosse dall'"Appello per la Difesa ed il rilancio del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro", che segue sotto, strumento attraverso il quale dare una prima, parziale visibilità alla critica e denuncia di una manovra tesa e scardinare il ccnl verso la contrattazione individuale, colpire ancora più i salari dei lavoratori e cominciare, attraverso la proposta di Marcegaglia del cosiddetto "semestre bianco", ad inserire normative anti-sciopero anche nel privato, oltre che con la 146 nel pubblico impiego.

Nella riunione si sono prese le seguenti decisioni:
1. Preparazione di un opuscolo esplicativo sul tema della riforma della contrattazione e del dl 112;2. Redazione di un volantino/locandina da diffondere/affiggere nei diversi luoghi di lavoro e nei territorio;3. organizzazione di banchetti in alcuni luoghi a forte frequentazione proletaria (mercati, scuole, ecc.)4. Costruzione di un'assemblea territoriale cittadina di controinformazione e di mobilitazione che si ponga in continuità con lo sciopero generale del sindacalismo di base del 17/10. L'assemblea dovrebbe tenersi entro la fine di ottobre e dovrebbe vedere la partecipazione di studiosi-militanti che permettano una visione più in profondità dei fenomeni in atti (si pensava a Gallino, Vasapollo, Fumagalli).

Il prossimo appuntamento, dove si porterà bozza dell'opuscolo e del volantino e dove si deciderà data, luogo e strutturazione dell'assemblea, è fissata per mercoledì 24 settembre, sempre alle 21 e sempre presso RdB-CUB in Corso Marconi 34. Resta sottinteso l'allargamento della partecipazione a questo percorso a tutti i lavoratori e le lavoratrici, le realtà di lotta, sociali e/o politiche interessate e con le quali siamo in contatto.

Un elenco dettagliato dei materiali sulla controriforma dei modelli contrattuali sul sito del Coordinamento Nazionale RSU

Difendere e rilanciare il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro

Nel suo discorso di investitura il nuovo presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ha esposto le richieste del padronato italiano per la prossima fase: i profitti devono continuare a crescere a discapito dei salari, l’età pensionabile va ulteriormente innalzata, la spesa sociale va tagliata, il contratto nazionale di lavoro va “riformato”.

Il governo Berlusconi ha risposto prontamente varando il DPEF (Documento di Programmazione Economica e Finanziaria) per i prossimi tre anni: una manovra da 35 miliardi che prevede un ulteriore sviluppo delle privatizzazioni e tagli a trasporto pubblico locale, scuola, sanità pubblica. Nella scuola si annuncia il taglio di 100.000 insegnanti e nella sanità la reintroduzione del ticket sulla specialistica. Da parte loro i ministri del lavoro europei, tra cui quello italiano Sacconi, hanno annunciato la volontà di portare l’orario massimo di lavoro fino a 65 ore settimanali.

NEL FRATTEMPO IL 18 GIUGNO È INIZIATO IL CONFRONTO SULLA “RIFORMA” DEL CCNL TRA CONFINDUSTRIA E LE BUROCRAZIE SINDACALI CGIL, CISL E UIL

L’obiettivo fondamentale che il padronato vuole raggiungere con la “riforma” del CCNL è quello di realizzare il controllo totale sulla forza lavoro, frantumare la solidarietà di classe, dividere e indebolire i lavoratori per costringerli a contrattare individualmente il loro salario.

L'obiettivo è quello di subordinare sempre più strettamente il salario al profitto delle imprese: “salario in cambio di produttività” dicono i padroni, ma Italia il tasso di produttività è già altissimo mentre il salario è bassissimo. Infatti i dati pubblicati recentemente dall’OCSE (i 30 paesi industrialmente più sviluppati) dimostrano chiaramente che in Italia il numero di ore lavorate è tra i più alti dell’area OCSE, ma i salari sono tra i più bassi (circa 6000 dollari all’anno in meno della media). Le affermazioni del padronato sono solo chiacchiere per spillare ancora più sudore e per riempirsi sempre di più le tasche.

Mettere in discussione il CCNL significa, per cominciare, abbandonare a sé stessi i lavoratori delle imprese piccole e medie (e anche di tante imprese più grandi) che non hanno la contrattazione di secondo livello (in Italia solo il 20% dei lavoratori ce l’ha) o non hanno la forza di realizzare accordi accettabili (e oggi che è sempre più difficile strappare accordi decenti il CCNL rappresenta un minimo di tutela per il salario e i diritti).Significa dare il via libera alle “gabbie salariali” cioè al fatto che due operai che fanno lo stesso lavoro in due posti diversi hanno due salari e due “diritti” diversi.

E quando si sarà consumata definitivamente la rottura della solidarietà tra lavoratori (italiani contro immigrati, vecchi contro giovani, sud contro nord, privato contro pubblico, garantiti contro precari…) chi avrà vinto? Ogni lavoratore sarà solo. Solo e debole di fronte al singolo padrone e alle associazioni dei padroni e allora la sua ulteriore costrizione al lavoro coatto sarà inevitabile. Così come sarà inevitabile la schiavizzazione dei propri figli. E che razza di uomo è quell’uomo che non lotta e preferisce fare la “cicala” con i diritti e la dignità dei propri figli?

Invece di opporsi a questa situazione il 12 maggio scorso i vertici CGIL-CISL-UIL hanno approvato un documento nel quale si dà il via libera alla revisione dei già pessimi accordi del luglio 1993 con un accordo per la “riforma del modello della contrattazione” che ridurrà il contratto nazionale di lavoro a pura formalità spostando tutto il peso della contrattazione sul secondo livello (decentrato), ovviamente per chi ce l’ha.

Cosa riceverebbe il sindacato, in cambio della propria disponibilità ad andare incontro alle richieste del padronato? Una riforma della rappresentanza nei luoghi di lavoro che legherebbe ancora di più i delegati alle segreterie e impedirebbe loro di assumere posizioni diverse da quelle dei vertici, anche se approvate dai lavoratori. Un’ulteriore riduzione della già pochissima democrazia che c’è nei luoghi di lavoro.

20 ANNI DI ATTACCO AL SALARIO E AI DIRITTI DEI LAVORATORI

Sono oltre 20 anni che i lavoratori sono sotto attacco: prima la riduzione di 4 punti l'indennità di contingenza, la Scala Mobile, per mano dell'attuale ministro Renato Brunetta, allora socialista (1984), poi l’abolizione della “scala mobile” (governo Amato 1992), poi gli accordi sulla flessibilità (Ciampi 1993), poi la controriforma delle pensioni (Dini) nel 1995, poi il pacchetto Treu (Prodi 1997), poi l’attacco al diritto di sciopero (D’Alema 1999), poi la legge 30 (Berlusconi 2002), poi lo scippo del TFR verso i fallimentari fondi pensione integrativi attraverso la truffa del silenzio-assenso (Berlusconi 2006 - Prodi 2007), poi i protocolli sul welfare per aumentare l’età pensionabile e allungare la precarietà (Prodi 2007). Ora l’attacco frontale al CCNL.

Tutti questi passaggi sono stati “concertati” dai padroni, dai vari governi e dalle burocrazie CGIL-CISL-UIL spesso con l’appoggio di tutti i partiti, di destra come di “sinistra” (compresi quelli della sedicente “sinistra radicale”). E’ sempre più chiaro che nei parlamenti e nelle segreterie sindacali i lavoratori non hanno amici.

Con l'indebolimento del Contratto Nazionale ogni anno una percentuale sempre più alta della ricchezza prodotta è stata tolta ai salari dei lavoratori e regalata ai profitti dei padroni.Nel 1983 il 77% della ricchezza prodotta (il PIL) andava ai salari e il 23% ai profitti, nel 2005 ai salari va meno del 69% mentre ai profitti oltre il 31%. L'8% del PIL in più ai profitti rispetto a vent'anni fa. Una cifra pari a 120 miliardi di euro. Che significa 5 mila 200 euro del salario di ogni lavoratore. E questo ogni anno, tutti gli anni.

Ma questo furto continuo non sazia la fame degli industriali e dei pescecani della finanza, che dopo aver derubato i lavoratori del TFR e delle pensioni, ora vogliono ridurre ulteriormente i salari, e con questo obiettivo tentano ogni giorno di aizzare i lavoratori contro i loro fratelli di classe immigrati per distoglierli dai loro veri nemici: padroni, sindacati di regime, partiti-casta. Ai padroni che vogliono dividere per meglio comandare va risposto con forza che tra i lavoratori non ci sono stranieri e che l'unico straniero è il capitalismo.

DIFENDERE E RILANCIARE IL CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO

Sulla difesa del CCNL sono in gioco il salario e i diritti per i prossimi venti anni.Tutto è nelle mani dei lavoratori. Dissentire non basta, è necessario mobilitarsi, informare tutti e tutte, prendere la parola nelle assemblee, contestare i sindacati venduti (come hanno fatto i lavoratori di Mirafiori, di Melfi, di Arese, di Pomigliano), costruire assieme la campagna per la difesa e il rilancio del Contratto Nazionale di Lavoro, costruire comitati di lotta unitari e indipendenti dei lavoratori nei posti di lavoro e nel territorio, per fare della difesa del CCNL una questione sociale, per una nuova stagione di lotte salariali e sociali.

Veneto, Luglio 2008

Il Pane e le Rose
foglio di collegamento tra i lavoratori
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Redazione di Primomaggio
foglio per il collegamento tra lavoratori, precari e disoccupati
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Via IV novembre 51, Viareggio (LU)
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TEL. 348.2900511 - 340.4063172 - 339.4505810
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Assemblea dei Lavoratori autoconvocati
EMAIL info@assemblealavoratori.it
WEB http://www.assemblealavoratori.it

Delegati/e che si riconoscono nel movimento: per un “Coordinamento Nazionale delle RSU”
EMAIL alma@coordinamentorsu.it
WEB http://www.coordinamentorsu.it

Adesioni collettive- Cobas Sanità Venezia;- Collettivo Lavoratori Comdata di Torino- Cobas Scuola Cosenza- RSU Ipercoop Fonti del corallo di Livorno- Coordinamento Sdl Intercategoriale Fonti del corallo di Livorno

Adesioni individuali
1 Gino Bortolozzo, lavoratore calzaturiero - direttivo Filtea Cgil PD2 Mariano Salvato, delegato rsu IVG Colbacchin - PD3 Renato Zaramella, RSU Arneg - Marsango (PD)4 Paola Gasbarri, Cobas sanità di Mestre5 Marco Vettore, RSA Elettroingros PD6 Claudio Sacchiero, RSU Officine Trenitalia di Vicenza7 Natalino Mastropietro, RSU/RSL Euro-Inga - Porto S. Elpidio (AP);8 Antonio Mazzella, Macchinista RSU CUB Trasporti SEPSA-Trasporto Pubblico Locale – Napoli.9 Antonio Monetti, Napoli10 Riccardo De Angelis, RSU FLMU-CUB Telecom Italia – Roma;11 Andrea Fioretti, FLMU-CUB Gruppo Sirti – Roma;12 Francesco Fumarola, FLMU-CUB Atesia – Roma;13 Riccardo Filesi, SdL Alitalia – Roma;14 Barbara Ricci, SdL Alitalia – Roma;15 Giuliano Micheli, CUB Trasporti Alitalia – Roma;16 Maria Rita Manupelli, ACEA SpA – Roma;17 Luigi Giacinti, FLMU-CUB MVS – Roma;18 RSU FLAICA-CUB Auchan di Casalbertone – Roma;19 Fabrizio Cottini, FIOM-CGIL Sielte – Roma;20 Sante Marini, FIOM-CGIL Alcatel Alenia – Roma;21 Maurizio Bacchini, FIOM-CGIL Baxter S.p.A – Roma;22 Marina Citti, CGIL Menarini S.p.A. – Pomezia (Roma);23 Dino Zucchini, lavoratore Telecom Italia – Roma;24 Claudio Ortale, CUB Scuola – Roma;25 Enrico Campofreda, delegato CGIL Comitato Olimpico – Roma;26 Federico Giusti, RSU Cobas del Comune di Pisa;27 Silvia Dell’Aira e Sergio Cimino, FISAC-CGIL Monte dei Paschi di Siena – Napoli;28 Pietro Scola, impiegato bancario FISAC-CGIL - Recale (CE);29 Giuseppina Alì, dipendente Provincia di Torino;30 Riccardo Di Palma, RSU RdB Pubblico Impiego, Comune di Borgomanero (NO);31 Gioacchino Indelicato, RSA FLMU-CUB MRG – Gozzano (NO);32 Paolo Sollier, Allenatore di calcio e scrittore – Vercelli;33 Massimiliano Murgo, RSU/RLS Marcegaglia Building – Sesto S. Giovanni (MI);34 Lutz Kühn, FIOM-CGIL Nokia Siemens Networks – Cinisello Balsamo (MI);35 Fabio Zerbini, RSA CUB Genia Ambiente – Milano.36 Gianfranco Coccoli, direttiv prov cgil - direttivo prov fiom-cgil Padova37 Giancarlo Luciani, FLMU-CUB Selex Comms - Cisterna di Latina (LT)38 Vinicio Sperati, RSU FLMU-CUB Selex Comms - Cisterna di Latina (LT)39 Dennis Fortino, FILT-CGIL AirOne STA – Fiumicino (RM).40 Emiliano Laurenzi, lavoratore precario - Milano41 Lorenzo Mortara, FIOM-CGIL YKK S.p.A. - Vercelli42 Gigi Dromedari, RSU Asl Rm G - Roma43 Salvatore Lo Giudice - delegato Filcem - RSU Corcos Luserna S.G ( Torino)44 Mauro Annoni, RSU UNICOBAS scuola I.C.Gaudiano - Pesaro45 Renato Fioretti, Coordinatore Dipartimento Politiche Attive del Lavoro - Cgil Campania46 Pietro Fantini - Viterbo47 Donato Romito, RSU Unicobas Scuola - Pesaro48 Nikj Renzi, tesserato FIOM - Meccanica Generale srl - Jesi49 Pina Mecozzi, disoccupata - Grottammare (AP)50 Stefano Sugamiele, RSA FISAC - CGIL BCC Paceco -Trapani51 Roberto Vassallo, RSU Almaviva Finance - Milano52 Nazzareno Serra, Vibo Valentia53 Alessandro Belmonte, Studente - Bologna54 Gloria Mele, dipendente cooperativa, Torino55 Salvatore Cappuccio, lavoratore INAIL - Napoli56 Giuseppina Catalano, lavoratrice INA Assitalia - Roma57 Giordano Spoltore - Sevel Spa Atessa (CH) - Coord.SdL intercategoriale di Chieti58 Paola Lazzari Ospedale I.N.R.C.A. Roma ex iscritta RDB59 Lorena Villa - Milano60 Ernesto Pozzoni, disoccupato (VA)61 Renato Caputo, insegnante - Roma62 Giordano Ferri, lavoratore Università - Milano63 Manuela D’Urso - Catania64 Pasqualino Santi, ex delegato r.s.u. c.g.i.l. Vetrerie Riunite - Caldiero (VR)65 Vincenza Giuliano - Milano66 Alido Contucci, lavoratore Croce Rossa Italiana, rappresentante RdB-CUB - Roma67 Nello Di Palma, Ser.T ASL NA 5 - Sorrento68 Prof. Francesco Aceto - Resp.Cobas Scuola Cosenza69 Carmine Patricelli, lavoratore Codap Cola Dairy Products S.p.a. Marcianise (CE)70 Giancarlo Balivo, RSU – FAI CISL Codap Cola Dairy Products S.p.a. Marcianise (CE)71 Luc Thibault, lavoratore C.I.A.S. - Schio (VI)72 Valmi Taddia, pensionato (ex dirigente comunale) - Pieve di Cento (Bologna)73 Luciano De Zorzi, RdB-CUB lombardia, RSU Agenzia Dogane Milano 274 Amelia Colonese - Ivrea75 Dr. Infermiere Corrado Barrotta, RSU Nursing Up Az. Osp.ra Umberto I° - Siracusa76 Fabrizio Terreni, delegato RSU comune Pisa77 Silvana Giansiracusa, lavoratrice Comdata SpA - Ivrea78 Samuele Pastrello, lavoratore Ipercoop - Gradisca d'Isonzo (GO)79 Antonello Tiddia, RSU Carbosulcis - Nuraxi Figus - Gonnesa (CI)80 Gianfranco Di Puppo, lavoratore RdB-CUB Comune di Torino81 Bruno Cignani, pensionato (ex RSU datamanagement) - Ravenna82 Giampaolo Faustini, esternalizzato Zuritel - Roma83 Manuela Ausilio, studentessa, mamma - Roma84 Alessandro Spadoni, attivista Rdb, lavoratore Provincia di Roma85 Stefano Garroni ricercatore CNR (Roma)86 Roberto Fogagnoli, insegnante presso il Liceo Classico "Zanella" di Schio87 Nazzareno Serra - Vibo Valentia88 Giuseppe Aragno, lavoratore università - Napoli89 Cristina Padovani, Insegnante scuola primaria Bresso (MI)90 Lara Chiti, Insegnante - Prato91 Andrea Tosa delegato COBAS della RSU del comune di Genova92 Alessandro Carresi, lavoratore Poste Italiane - Arezzo93 Barbara Cestari (ex RSU CGIL) Istituto Comprensivo Koinè - Monza94 Nicola Nardiello, lavorarore interinale, Coordinamento Prov. Nidil CGIL - Padova95 Donato Antoniello, Segretario Sas Fisac/Cgil dell'agenzia di Rivoli (TO)96 Ottaviano Lalli, coordinatore provinciale del Partito Comunista dei Lavoratori - Siena97 Rosaria Rivoli, RSU Ikea Genova98 Pietro Ancona, segretario generale Cgil Sicilia in pensione99 Lucio Garofalo, insegnante Istituto Comprensivo Statale S.Angelo dei Lombardi (AV)100 Riccardo Rossi, RSU FLC-CGIL rete 28 aprile ENEA - Brindisi101 Carlo Corbellari, iscritto rdb - Verona102 Monica Perugini, capogruppo Pdci Consiglio provinciale di Mantova103 Valeriano Valeri, Precario Ipercoop, delegato RSU e RLS SdL Intercategoriale - Livorno104 Paolo Fornelli, segretario provinciale PdCI Pavia105 Alberto Napoli, iscritto RdB - Pisa106 Vito Colangelo, lavoratore A.T.E.R. - Potenza107 Erika Sollo, lavoratrice Provincia - Torino108 Enzo Bolis - Parigi109 Gilda Melucci, RSU RLS Philips - Monza110 Franco De Simone, RSU Mauro Benedetti SPA Arzano (NA)111 Rimpici Roberto - Verona112 Marisa Zino, A.Ospedaliera Universitaria S. Martino - Genova113 Katia Casasole, Socio Coop. Sociale, Nichelino (TO)114 Bruno Lazzari, Socio Coop. Sociale, Nichelino (TO)115 Luciano Rizzuti, Studente di Medicina e Chirurgia - Palermo116 Elda Angiolini, lavoratrice Provincia di Torino

Il volantino appello è stato pubblicato anche nei seguenti siti web
Assemblea - la voce di chi non ha voce
Coordinamento Nazionale RSU
PrimoMaggio
Voci stonate - Lavoratori TIM
RdB SEPSA
Mercante di Venezia - Giornale comunista
La classe operaia
Sotto le bandiere del marxismo
adeblog
Unità Comunista - Vibo Valentia
Italia Alternativa
Vivo, sono partigiano
rubicondo
iltrenodinotte
Il Brigante Rosso
Indymedia Italia
Il Minatore Rosso
Il Manifestino dei Lavoratori Piaggio
Infoaut
Operai Contro
Fuoriregistro
ki
vitocola.it
RSU Euro-Inga

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