giovedì 17 febbraio 2011

Raccolta firme a Serra San Bruno

Domenica prossima, dalle ore 10.30 alle 13, i Giovani Comunisti, la Federazione Giovanile dei Comunisti italiani, i Giovani Democratici e "Sinistra e libertà" raccoglieranno le firme a sostegno della petizione sulle dimissioni di Berlusconi. Siamo convinti, infatti, che il centrodestra sia stato totalmente assente di fronte alle esigenze ed ai bisogni di lavoratori, pensionati, studenti, oggi senza un futuro certo. Molti lavoratori non arrivano alla fine del mese. Gli studenti, grazie soprattutto alla riforma Gelmini che, di fatto, taglia i finanziamenti alle università italiane, saranno costretti a lasciare in nostro Paese per trovare lavoro altrove. Si tagliano i fondi alla ricerca. Insomma: povertà, disoccupazione e precarietà fanno arretrare l’ Italia. Ma non è tutto: il governo Berlusconi, infatti, piuttosto che sostenere le ragioni dei lavoratori fa il tifo per Marchionne; gli enti locali non sono più in grado di fornire servizi essenziali; l’attacco alle istituzioni ( vedi magistrati e Corte Costituzionale) è diventata un’ abitudine per il centrodestra nazionale e per tutte quelle forze politiche attualmente vicine al presidente del consiglio. Ecco, per queste regioni siamo convinti che Berlusconi si debba dimettere. Bisogna creare una forza di centrosinistra che sia in grado di dare delle risposte certe ai ceti più deboli della nostra società, sempre più martoriata da una crisi economica che avvantaggia i banchieri, i grandi imprenditori e le famiglie con un reddito alto. Diciamo no a Berlusconi. Riconsegniamo la parola agli elettori e, soprattutto, mandiamo a casa una destra fascista, xenofoba, tenuta sotto scacco dalla Lega che, con le sue politiche, vuole penalizzare il meridione. L’ appuntamento, dunque, è per domenica 20 febbraio, alle ore 10.30 nella piazza antistante la chiesa di Maria SS. Dei Sette Dolori a Serra San Bruno.


Alessandro De Padova, coordinatore provinciale Giovani Comunisti Vibo Valentia
Francesco Colelli, coordinatore provinciale Fgci Vibo Valentia
Luigi Tassone, direzione regionale dei Giovani Democratici
Bruno Contabile, Sinistra e libertà

Tutti i processi di Berlusconi

Il nostro volantino con tutti i processi di Mr B.
L'abbiamo distribuito, lo continuiamo a distribuire e lo distribuiremo perchè per scegliere bisogna sapere.

Rubygate, dimissioni e altre questioni

Questo governo che, già da tempo non rappresenta più il paese ma solo una corrotta e degradata classe dirigente, ha ormai raggiunto la sua fine. Silvio Berlusconi, imputato (e non più indagato) per il cosiddetto “Rubygate” non è più in grado di fare il premier e secondo noi non lo è mai stato. 
Un premier dovrebbe garantire l’equità e la giustizia, l’onestà e il diritto costituzionale, ma come potrebbe mai farlo Berlusconi? Così (NOI) abbiamo ben pensato, visti tutti i processi che si ritrova, di mettere su un volantino, un lungo volantino, tutti i suoi procedimenti e l’abbiamo distribuito per ricordarli a tutti. Abbiamo pensato di cercare di sconfiggere anche in questo modo l’oscurantismo mediatico che nasconde i suoi processi ed i suoi capi di imputazione, facendo notare anche il fatto che contrariamente a quando lui ed i suoi sostenitori dicono, i suoi processi e le sue condanne di colpevolezza (una su tutte quella sulla falsa testimonianza della P2) risalgono a molto prima della sua discesa in politica. Pene e condanne appunto da lui scansate abilmente con amnistie, prescrizioni e leggi ad-personam.
Per questo domenica mattina siamo scesi in piazza Martiri D’Ungheria (piazza municipio, ndr) al fianco dei giovani dell'IdV e di alcuni esponenti del PD quali il segretario/commissario De Luca, il capogruppo del PD al comune Michele Soriano e la breve apparizione della coordinatrice dei giovani del PD Tania Ruffa.
Deludente lo scarso impegno dei giovani del PD e della nuova componente provinciale di SEL. Interessante notare come ad ogni manifestazione ed iniziativa organizzata in piazza riecheggi sempre più nell'aria il fantasma del vecchio PCI, ricordato dai non più giovani come il partito della speranza italiana ormai perduta e dai giovani come la meta e l'obbiettivo da raggiungere, per arrivare ad una risoluzione dei problemi italiani ed ad una ricostruzione di un'opposizione seria. La nostra priorità è quella di mandare a casa Berlusconi, ma soprattutto di sconfiggere il berlusconismo che è la vera causa di questa situazione. Berlusconi va sconfitto con una politica alternativa e con una vera unità della sinistra.
Non ha senso creare divisioni all'interno dell'opposizione stessa avvalendosi delle presunte percentuali di preferenza che i vari partiti detengono. Diciamo "presunte" proprio perchè noi crediamo nel consenso cittadino, che si dimostra non solo con il voto ma anche con la partecipazione attiva alle manifestazioni ed alle iniziative di piazza, tra la gente, che oggi più che mai sono essenziali nella lotta contro questo governo dittatoriale, che si rifiuta di accettare quell'etica politica che gli suggerisce da tempo ormai le dimissioni. 
Scendere in piazza significa proporre un alternativa alla gente e soprattutto dargli una speranza. Qualcuno sostiene che bisogna “adeguarsi alla realtà”, cercando di sconfiggere Berlusconi con le sue stesse armi che sono quelle del “berlusconismo” e della sua era, magari appoggiandosi a partiti come l’UDC o FLI, che mal digeriscono le piazze e il popolo, il futuro è al centro dicono. 
Noi invece siamo fermamente convinti che non bisogna mai adeguarsi alla realtà, ma che bisogna “costruire la realtà”, lavorare per il futuro, tutti insieme e tutti a sinistra. Guai a chi abbandona quelle idee di rivoluzione socialista a favore della più semplice scelta opportunista che “va di moda”.
Il futuro dell’Italia e della sua gente è una cosa che va affrontata seriamente, i problemi che l’affliggono vanno affrontati e risolti adesso, senza rimandare oltre, le cure “palliative” per uno stato ormai allo stadio terminale non servono a nessuno. E arrivata l’ora di riprenderci la nostra Italia, è giunto il momento di costruire il futuro!

Partito dei Comunisti Italiani - Vibo Valentia
Federazione Giovanile Comunisti Italiani - Vibo Valentia

mercoledì 9 febbraio 2011

Scuola: Ritorno al Passato, un futuro incerto per giovani

Il Compagno De Padova il nuovo coordinatore dei GC


Apprendiamo con entusiasmo la nomina del nuovo coordinatore dei Giovani Comunisti Alessandro De Padova. L’entusiasmo nasce dagli spiragli che si apriranno grazie a questa elezione e che secondo noi potranno essere un perno centrale per riavviare la Federazione della Sinistra in Calabria e in special modo nel territorio vibonese.             
In questo momento più che mai si sente davvero la necessità di un partito comunista forte in un territorio che oltre a fare duramente i conti con la ‘ndrangheta, deve farli anche con le inadeguatezze dell’amministrazione provinciale e soprattutto di quella comunale.
Siamo pienamente coscienti che la FdS non arriverà agli antichi splendori del PCI solo con questa nomina, ma essa può essere il primo passo per un grande lavoro che noi della FGCI vogliamo svolgere al fianco dei compagni Giovani Comunisti, per far sentire la voce dei giovani e degli studenti che in questi mesi stanno scendendo in piazza al fianco degli operai della FIOM.
Dopo anni avremo finalmente un interlocutore naturale con cui dialogare, discutere e costruire un percorso comune. Conosciamo molto bene i Giovani Comunisti e la loro organizzazione visto che tanti dei nostri compagni ne hanno fatto parte e ne sono stati dirigenti provinciali, regionali e addirittura dirigenti nazionali.
Certamente non è la situazione politica di qualche anno fa ma il nostro compito è quello di organizzare i giovani e aprire le loro coscienze per far capire che un altro mondo è possibile che di certo non è il modello che il berlusconismo, e non solo quello, cerca di infilarci in testa ogni giorno, che non è il mondo dei favori, che non è il mondo delle escort ma è il mondo dei diritti, dei saperi, della giustizia sociale, della libertà (quella vera e non la libertà condizionata del PDL) del diritto al lavoro e alla dignità.
Il posto dove la Gioventù Comunista deve stare è la piazza, sono le strade, tra la gente comune e tra il popolo, parola che ormai tutti hanno paura di pronunciare (anche a sinistra purtroppo) e sappiamo che con Alessandro De Padova sapremo di non essere più soli.