domenica 1 maggio 2011

Risposta a Nicola D'Agostino

La situazione, per quanto riguarda l’acqua a Vibo Valentia, “dovrebbe” essere tornata normale. “Dovrebbe”! Come si può usare il condizionale, in un caso del genere che interessa la salute dei cittadini, e continuare nell’attività di amministratore in un comune come Vibo Valentia? È quello che ci chiediamo noi del PdCI da quando abbiamo letto l’intervista fatta al Sindaco Nicola D’agostino, pubblicata qualche giorno fa sulle pagine del quotidiano.
Ma d’altronde non possiamo aspettarci dichiarazioni “ferme e precise” da un sindaco che di fronte alla domanda: “lei usava l’acqua quando la dichiarava potabile?” risponde “si la usavo, ma non per bere”. E allora signor sindaco, secondo lei che cosa vuol dire “acqua potabile”? che è buona per farsi i gavettoni? Guardi che avere acqua potabile vuol dire che si può utilizzare per scopi alimentari!
A questo punto allora vogliamo fare qualche domanda al nostro sindaco e conoscendo quali sono sempre state le risposte ai problemi del comune di Vibo Valentia e dei suoi cittadini siamo sicuri di saper dare anche le risposte ai nostri dubbi. Le stesse risposte che darebbe il nostro caro Sindaco, che è una brava persona ma non ce ne voglia è anche un pessimo amministratore, confusionario e incapace, un vero pesce fuor d’acqua!
Iniziamo con chiederci, la giunta targata D’Agostino ha saputo trovare una soluzione definitiva al problema dei rifiuti che ormai da mesi invadono la città di Vibo Valentia? Sicuramente la sua risposta è “il problema dovrebbe essere ormai prossimo alla soluzione”. Sempre al condizionale, ma pensiamo che la comunità Vibonese abbia ormai capito che le loro soluzioni sono solo fumo negli occhi dei cittadini, per farli stare buoni e zitti.
Un’altra domanda da fare al sindaco potrebbe essere: “signor sindaco, quando inizieranno i lavori di recupero delle zone soggette a dissesto idrogeologico, come la zona di cancello rosso e i vari interventi da fare in tutte le frazione del comune?”. Anche in questo caso però siamo sicuri di conoscere bene la risposta del sindaco: “a breve dovrebbe arrivare la delibera della giunta regionale, che libererà i fondi per iniziare gli interventi”.
Quando ritornerà la normalità per quanto riguarda il rilascio delle concessioni edilizie nel comune di Vibo? Quando verrà superato quel blocco dell’edilizia che sta mettendo in ginocchio buona parte dell’economia cittadina? Siamo sicuri che la sua risposta sia “presto le cose dovrebbero tornare alla normalità”.
Lei nel suo intervento ha detto che rispetto a quello che è successo a l’Aquila i nostri problemi sono poca cosa. Non manchiamo allora di ricordargli per l’ennesima volta che essendo il nostro un territorio sismico, con probabilità altissime che si verifichi un forte terremoto da un momento all’altro, abbiamo la necessità di avere un piano di emergenza comunale per affrontare l’eventualità di una catastrofe. Oggi come oggi, se succedesse qui a Vibo quello che è successo all’Aquila le conseguenze sarebbero sicuramente di gran lunga più drammatiche.
Signor sindaco, si rende conto che lei passa più tempo a vantarsi dei suoi “giovani, capaci, competenti, luminari, dotti, colti, valenti, qualificati” (nonché numerosi!) assessori, che ad occuparsi realmente del comune di Vibo Valentia? Poi si lamenta che una signora abbia detto che lei pensa più tempo ad occuparsi dei suoi affari che di quelli della gente, perché cosa si aspettava? Un grande applauso per aver ben pensato di portare a 11 gli assessori mentre la città stava vivendo un periodo di forte crisi economica, sanitaria e territoriale?
Noi siamo molto attenti alle vostre mosse, vi seguiamo, anche quando fate le vostre apprezzabili riunioni nelle frazioni. Apprezzabili perché sembra vogliate aprirvi ai problemi della gente, ma è solo un’impressione perchè in realtà ogni volta chiudete la porta in faccia a quei cittadini che sollevano le problematiche dei loro territori. In due di quelle riunioni, a Triparni ed a Vena Inferiore, il riassunto della discussione era che non avete i soldi nemmeno per gli interventi di manutenzione ordinaria dei paesi e della città. Il bello è che credete di essere giustificati da questa mancanza di fondi a non far niente per tutta la durata del vostro mandato! E i cittadini intanto che devono fare? Mettere le mani nelle loro tasche per fare gli interventi più urgenti?
Se nelle casse del comune non ci sono soldi voi sapete bene che è per colpa del vostro partito, il Pdl, che è sempre più il partito del “bunga bunga” che anziché pensare ai problemi della nazione pensa a risolvere i problemi giudiziari del suo capo, e voi anche in questo siete colpevoli. Preferite gli interessi dei capi di partito a quelli della popolazione. Perché non chiedete al vostro amico presidente Scopelliti (quello che un anno fa si faceva fotografare mentre passeggiava sul corso e da allora non è più tornato a Vibo!) di far la voce grossa con il governo (come fa Zaia in Veneto) per ottenere i soldi necessari alla vita del nostro comune? Perché non vi schierate mai con i cittadini di Vibo, ma cercate di giustificare gli errori dei vostri capi?
Signor sindaco, lei ha davvero a cuore la sorte del comune di Vibo Valentia? Si dimetta allora, esca da quel suo partito vergogna e inizi a lottare per la città dalla parte dei cittadini.

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