lunedì 20 giugno 2011

La Federazione della Sinistra sul bilancio provinciale

In questi giorni siamo stati accusati massimalismo e di mettere in campo uno sterile antagonismo a causa dei nostri dubbi circa l’operazione politica gestita dal presidente De Nisi. Dubbi  scambiati per ostilità ad un eventuale apertura di una fase collaborativa con l’attuale maggioranza provinciale della consigliera Barbara Citton, eletta nel 2008, anche con i voti di Rifondazione Comunista. La realtà, però non fa che confermare i nostri dubbi. Si è potuto leggere, infatti, che in occasione del passaggio in giunta del documento finanziario è stato fatto l’appello al senso di responsabilità di alcuni consiglieri provinciali:  da comunisti delle domande sorgono spontanee, è sono delle domande le cui risposte costituiscono il discrimine, il limite invalicabile oltre al quale è impossibile procedere, ovvero il votare e non votare lo stesso bilancio.  Non solo in questo caso specifico, ma in ogni partecipazione all’attività amministrativa. Ma restando al nostro Ente, un eventuale gesto “irresponsabile” dei consiglieri, che lacerazione porterebbe al già fragile tessuto sociale della nostra provincia? Quale categoria di lavoratori si avvantaggerebbe o meno dall’approvazione, e quindi dalla prosecuzione di tale esperienza amministrativa? Si potrebbe proseguire all'infinito, e ad ogni domanda la risposta sarebbe sempre negativa. Il bilancio va in direzione opposte e contraria ad ogni principio di tutela dei cittadini, basti pensare all'aumento voluto sulla tassa per le caldaie -giusto per fare un esempio -portato da 10 euro a 50. La realtà è che dietro la richiesta di responsabilità, dietro ogni apertura al dialogo, si nasconde il becero quanto volgare tentativo di tenere in piedi questa avventura amministrativa, che avrebbe avuto già i precedenti anni per operare un cambiamento, fallendo miseramente. Dichiarare che è possibile farloora, è falso quanto volgare ed offende i cittadini. Mancherebbero persino i tempi tecnici per tentare di inserire in bilancio qualcosa che relamente possa essere definito come di sinistra. L'unica cosa che interessa al Presidente De Nisi, allora,  è solo salvare la maggioranza. Vogliamo sperare, di non dover annoverare tra i tanti mali di questo territorio anche degli Scillipoti, nonostante la politica fatta a Vibo Valentia ci abbia già offerto ad ogni genere di spettacolo poco edificante e moralmente discutibile. Noi ci opponiamo ad ogni tipo di operazione volta solo a salvare le poltrone.  La nostra volontà e quella di cotruire un futuro di alternativa credibile ed attuabile. Il voto a questo bilancio ci aiuterà a comprendere chi è contrario a tale alternativa, così da poter discernere anche le forze con cui allerasi per poter progettare qualcosa di migliore.

Federazione della Sinistra - Vibo Valentia

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