giovedì 29 settembre 2011

TRIPARNI ABBANDONATO

Qualche giorno fa un bell’articolo, di un’intera pagina, parlava della frazione di Triparni nel comune di Vibo Valentia. Quel comune che sembra aver dimenticato le frazioni, lasciandole nel più totale abbandono. La piazza che frana, una scuola abbandonata a se stessa da anni e piccoli lavori di manutenzione ordinaria (come la pulizia delle strade e del centro abitato) che non vengono mai eseguiti.
Già solo a sentire questo si capisce che il paese è nel più totale abbandono. Ma probabilmente una sola pagina del giornale non è bastata per elencare i problemi affliggono questo paese. Già perché la lunga lista non si ferma qui. Noi del PdCI è da parecchio tempo che osserviamo il territorio ed in particolare questa frazione, che ci sta a cuore non solo perché alcuni dei nostri membri vi abitano ma soprattutto perché veder morire lentamente questi piccoli centri urbani ci addolora e ci fa rabbia! Ce ne siamo occupati anche da prima del consigliere del paese, che forse si accorto dei nostri numerosi interventi sui giornali e per non sembrano lontano dalle problematiche del suo territorio ha fatto un paio di interventi. Ma niente di più, eppure pensiamo che dovrebbe protestare in modo forte, anche in un modo “plateale”. Magari una bella manifestazione davanti a palazzo L. Razza, fatta di tanti Triparnesi arrabbiati. E la rabbia di sicuro è tanta!
Alla lista delle cose già dette giorni addietro potremmo infatti aggiungere: un campetto comunale tenuto nel più totale abbandono, manca infatti l’acqua, il campo è pieno di erbacce (anche se i ragazzini a volte vanno a pulirlo per potervi giocare) ed il terreno è dissestato. Qual è la soluzione che il comune ha pensato di adottare? Un bel lucchetto per vietarne l’accesso: “guardare e non toccare” ma soprattutto sprecare! Evidentemente è questo il messaggio che la nostra amministrazione ci vuole mandare! Vicino al campetto c’è anche una palestra, abbandonata anch’essa a se stessa. Non si potrebbe trovare il modo per riqualificare questi due importanti centri sportivi? I ragazzi ne hanno bisogno, e tutto il paese. Magari si potrebbero dare in gestione queste strutture a qualcuno che le sappia tenere in vita, con regolare gara d’appalto però, non com’è solita affidare la gestione della proprietà pubblica quest’amministrazione!
Ma non si ferma nemmeno qui la tragedia che Triparni vive ogni giorno, da mesi e forse anche anni ormai i cittadini segnalano una forte perdita nella condotta fognaria in località “San Filippo”, nella zona vicino ai depuratori. Un odore nauseabondo e liquami carichi di sostanze nocive per la salute si riversano nelle campagne vicine e nella strada, terreni che prima la gente coltivava ma che adesso sono abbandonati per via di questo problema. Solo a passarci con la macchina (tra l’altro la strada è a pezzi, con cartelli di “lavori in corso” che sembrano sempre più una presa in giro!) l’abitacolo si riempie di un fetore stomachevole.
Che dire poi della spazzatura? Sembra ormai una filastrocca senza fine, questa raccolta che non viene mai fatta e l’immondizia che giace ai bordi delle strade e nel paese. Ormai è diventata parte integrante del territorio: sedie, tv, elettrodomestici e suppellettili vari, ad ornare il paesaggio! Sembra il mercatino delle pulci! Forse l’amministrazione comunale conta proprio sul fatto che i cittadini stanchi di denunciare, non ci facciano più caso, si abituino a convivere con, e soprattutto “nella” spazzatura!
Quantomeno potrebbero venire rimossi quei rifiuti che necessitano di un trattamento speciale e che sono altamente pericolosi per la salute dell’uomo: stiamo parlando di quelle famose lastre di eternit di cui qualche tempo fa ci siamo già occupati. Quanto tempo è passato, un mese? Assolutamente niente è stato fatto, quelle lastre sono li dov’erano esattamente un mese fa! Forse se i Triparnesi si ammalano di tumore all’amministrazione comunale non importa, ma a noi si! A noi comunisti, proprio quelli che vengono dipinti come malevoli e contro la vita umana!
Ma noi ci chiediamo, mentre i cittadini Triparnesi vivono questa situazione di degrado che nemmeno nel terzo mondo si vede, gli amministratori comunali: Sindaco, assessori e consiglieri, come fanno a dormire tranquilli la notte? Non sanno che da un momento all’altro potrebbe arrivargli notizia che le case vicino alla piazza sono franate? Non pensano di avere sulla coscienza la vita e l’incolumità di quelle persone?
Nelle richieste fatte da quei cittadini che qualche giorno fa hanno denunciato la situazione di abbandono del paese non c’è mica la luna! Sappiamo che la bacchetta magica non ce l’ha nessuno, vorremmo solamente un po’ di attenzione in più, anche da un punto di vista umano e di coscienza, da parte degli amministratori. Quando avete scelto di governare questo comune sapevate le difficoltà e le emergenze che c’erano (o no?), molte le avete causate voi dopo il vostro insediamento, ma se sapevate di non essere in grado di risolvere questi problemi perché vi siete candidati, e soprattutto perché rimanete al governo della città? Possibile che non sentite la voce dei cittadini? La gente non vi vuole più, siete riusciti a farvi odiare dopo poco più di un anno di amministrazione, un record! Al solo sentirvi nominare la gente fa delle smorfie, per non parlare di quelli meno educati!
Ma Triparni non ha problemi solo con il comune, purtroppo deve subire anche l’ignoranza e l’inettitudine dell’amministrazione provinciale! Quelli poi sono proprio dei geni! Qualche tempo fa hanno iniziato dei lavori per “rappezzare” la provinciale per Porto Salvo. Quella che a causa della frana che interessa il versante tra Triparni e Cessaniti, subisce di continuo dei dissesti che la rendono quasi impercorribile e molto pericolosa. La genialata sta nel modo in cui pensano di risolvere il problema senza parlare di come stanno facendo i lavori!
Negli ultimi giorni di agosto è stato asportato l’asfalto di quella parte di strada dissestata ed è stato sostituito con del pietrisco misto a terriccio. Da quel momento ad oggi la strada non è stata ancora sistemata, sembra pronta per ospitare una gara di rally! I lavori sono segnalati male (i segnali si vedono a malapena) per cui quando le macchine arrivano in quel punto sono costretti a bruschi rallentamenti che sono resi difficili dal pietrisco che c’è sulla superficie. Per fortuna adesso le piogge stanno mantenendo umida quella zona, perché alcuni che vivono proprio di fronte a quella parte di strada sono stati costretti a passare gli ultimi giorni di calura con le finestre chiuse per la polvere! Adesso ci chiediamo, quando verranno ultimati questi lavori? Ma soprattutto quanto dureranno? Dato che il problema non è il fondo stesso della strada ma la frana che richiama quella parte di sottosuolo, quindi sicuramente presto ci ritroveremo nelle stesse condizioni!
Probabilmente l’amministrazione provinciale adesso è più impegnata nell’assegnare posti da assessore che risolvere i problemi della gente! Che vergogna, possibile che i cittadini per voi contino meno di niente?
Siamo stanchi veramente di queste amministrazioni fatte da gente incompetente che sono li giusto perché hanno amicizie in alto. Vogliamo gente competente, magari sconosciuti, figli di gente comune, ma meritevoli e con tanta voglia di fare.

Partito dei Comunisti Italiani - Vibo Valentia

Il rapporto SVIMEZ e la fuga dei giovani dal sud

La fuga dei giovani dal Sud e dalla Calabria, documentata dal rapporto SVIMEZ, conferma l’allarme e la preoccupazione  che da tempo abbiamo lanciato sul futuro incerto e privo di sbocchi che si prospetta a questo territorio e alla sua popolazione.
Siamo di fronte ad un vero e proprio esodo di massa che priva il Sud del suo inestimabile capitale umano composto da  giovani di qualità, istruiti, capaci e competenti.
Tale deriva è stata ulteriormente aggravata dalle politiche governative  di stampo leghista  e dalle manovre economiche di questi anni che hanno favorito e privilegiato esclusivamente il Nord del paese a danno degli interessi del Sud e dei suoi giovani.
Il governo Berlusconi reca la responsabilità principale di avere ulteriormente allargato il divario Nord-Sud, facendo pagare in gran parte al Sud i costi di una crisi che è stata generata e prodotta in gran parte al Nord del paese.
Tutto ciò rischia di trasformare il Sud in un’area “spopolata, anziana e sempre più economicamente dipendente”, come giustamente denuncia il rapporto SVIMEZ. 
E’ evidente che tutto ciò non può essere accettato supinamente. Non possiamo assolutamente tollerare questo lento quanto inarrestabile declino. Non possiamo più accettare governi e politiche antimeridionali.
E’ giunto il momento di reagire con fermezza e dignità. Ognuno deve fare la sua parte con schiena dritta e con autonomia di pensiero e di azione.
Gli uomini di governo e gli esponenti politici meridionali del centrodestra hanno sulle loro spalle una enorme responsabilità.
Con il loro servilismo e ascarismo i vari Scopelliti, Caldoro, Alfano, Fitto, Gentile,  ecc. in un  futuro non molto lontano potrebbero essere ricordati come coloro i quali hanno dato il colpo di grazia al Mezzogiorno, piegandosi ai voleri e alle scelte di quanti a livello nazionale da Berlusconi, a Bossi a Tremonti portano avanti una linea  che rappresenta un massacro per il sud e per  suoi giovani.
Se non cambiano registro si assumeranno la responsabilità storica di avere definitivamente affossato il Sud. Noi faremo di tutto per impedirglielo.


Reggio Calabria, 28.09.2011
                                                                                                                                                                   MICHELANGELO TRIPODI
(segretario regionale del PdCI)

LETTERA APERTA AL DOTT. LUIGI PALAMARA

LETTERA APERTA AL DOTT. LUIGI PALAMARA
DIRETTORE EDITORIALE E FONDATORE DI MNEWS.IT



Egregio dott. Palamara,
ho letto con attenzione il comunicato dell’on. Elio Belcastro neo sottosegretario del governo più infame della storia repubblicana e la sua dignitosa e puntuale replica fin troppo garbata e d educata.
Le voglio esprimere a nome mio personale del PdCI della Calabria la più totale vicinanza e solidarietà, nel confermarLe stima ed apprezzamento per il Suo lavoro giornalistico sempre ispirato all’imparzialità e al rispetto del pluralismo.
Trovo davvero sconcertante e deplorevole che un personaggio come l’on. Belcastro che nella sua storia politica ha dato dimostrazione di essere una specie di saltimbanco e di voltagabbana come pochi tenti di dare lezioni su come si debba e non si debba fare comunicazione.
Da quello che leggiamo, se fosse per lui, sarebbe pronto a ricostituire il MINCULPOP, il ministero del fascismo di triste memoria che si occupava della censura  e di far circolare solo le notizie e le idee del regime. Costui si spinge addirittura ad affermare che ci sono argomenti su cui è vietato intervenire perché a suo dire se ne stanno occupando i tecnici e non debbono essere disturbati, specie se si tratta, come in questo caso, del progetto per la pretesa realizzazione della Centrale di Carbone di Saline Joniche.
Evidentemente, per quanto si legge, l’on. Belcastro vuole passare alla storia come il Sottosegretario alla “distruzione” dell’Ambiente della Calabria, visto che ancora non ha imparato la lezione che il popolo della piana gli ha impartito quando unito e compatto ha detto no alla megacentrale a carbone di Gioia Tauro, facendo una scelta giusta e di autonomia che è stata ripagata con un impianto portuale che è il più importante del Mediterraneo per il transhipment.
Sono convinto che anche il popolo della jonica reggina troverà la forza e  il coraggio per ribattere colpo su colpo e per impedire la realizzazione di un impianto nocivo, dannoso e devastante per l’ambiente e per la salute.
Con i più cordiali saluti,

Reggio Calabria, 28.9.2011  
                                                                                                                                                                  
                                                                                             Michelangelo Tripodi             
                                                                                      (Segretario Regionale del PdCI) 

giovedì 8 settembre 2011

EMERGENZA SPAZZATURA NELLE FRAZIONI

rifiuti a Vena Inferiore

Vibo Valentia non ha frazioni e nemmeno strade “secondarie”. La città è formata solamente dal centro urbano, quello degli uffici per intenderci, mentre tutti quelli che abitano al di fuori di esso farebbero meglio a cercare casa altrove perché a nessuno interessa di loro.
Parole senza senso? Parole urticanti? Parole ripetute? No FATTI. Questo è quello che pensa la nostra amministrazione comunale e per avere ragione delle nostre parole basta fare un semplice giro nelle frazioni che risultano abbandonate a loro stesse nel completo disinteresse e degrado di chi amministra. Ma senza andare lontano basta passare da via Tiro a Segno con la macchina e con i finestrini ben chiusi per avere idea di cosa stiamo dicendo. Montagne di spazzatura e odori a dir poco vomitevoli. Avete trasformato questa città in una pattumiera. Siete la VERGOGNA di una città.
Basta fare un giro a Vena Inferiore dove la spazzatura non viene raccolta da più di un mese e dove i cassonetti sono adiacenti ad una scuola (in disuso) con annessi giochi per bambini e campo di bocce.
O sempre a Vena Inferiore dove nonostante le nostre denunce tutto risulta uguale a quest’inverno con “strade” percorribili solamente da fuoristrada, e rattoppate da ignoti cittadini, e pompe di sollevamento della fogna fuori uso con “melma” dall’odore nauseabondo che dopo 100 metri di percorso su strada va a finire tra gli ulivi. Non sono abitanti di Vibo questi? Sono cittadini di serie D?
I cittadini di questa frazione cosa devono fare? Devono provvedere da soli? Informiamo il Signor Sindaco e il Signor Pietro Comito che la popolazione è stufa e che potrebbero ritrovarsi una bella sorpresa davanti al cancello del comune, potrebbero trovarsi la spazzatura di Vena Inferiore con al seguito tutti gli abitanti del luogo.
rifiuti a Vena Inferiore
Addirittura i cittadini di Vena Superiore, più “fortunati” di altri, hanno buttato calce (o cmq disinfettante) per paura di prendere delle infezioni, quindi una situazione proprio da terzo mondo, anzi no, ormai potremmo chiamarla "situazione D'Agostino" dato che la sua amministrazione ci sta abituando a vivere peggio che nei paesi sottosviluppati! Riepilogando infatti: manca l'acqua potabile, i rifiuti invadono le strade, le strade stesse ormai possiamo definirle mulattiere per come sono rovinate, i problemi di dissesto non sono stati risolti (e si avvicina la stagione delle piogge!) ed inoltre le imposte comunali sono state aumentate (come fosse che la gente abbia avuto servizi migliori!). Ma nonostante tutti questi disastri l'amministrazione D'Agostino non riesce a fare un mea-culpa, ammettendo i proprio errori e dimettendosi, mettendo così fine a questo sfacelo che stanno combinando! Ma sicuramente dato il successo ottenuto con il bilancio consuntivo questa amministrazione ci fa ben sperare per il futuro!!
Non è un argomento nuovo, soprattutto non nuovo per noi e non nuovo per Vena Inferiore. A Gennaio c’è voluto un nostro articolo per far raccogliere la spazzatura in questa frazione, a febbraio idem. Possibile che ci si renda conto che esistono determinate frazioni solamente quando appaiono sui giornali?
Forse però non bastano nemmeno più le denunce sui quotidiani, dato che nonostante il nostro articolo sulle lastre di eternit abbandonate a Triparni dopo giorni e giorni ancora non è stato preso nessun provvedimento e l’eternit si trova ancora pericolosamente dov’era!

Questa situazione non è più tollerabile, perché il rischio di malattie aumenta in proporzione alla spazzatura depositata e allo stesso tempo aumentano i topi che liberamente scorazzano per le vie, aumentano i cani randagi che vagano alla ricerca di Vibo.

Partito dei Comunisti Italiani - Vibo Valentia
                                                                                                    

giovedì 1 settembre 2011

Lastre di Eternit abbandonate a Triparni

Eternit abbandonato a Triparni

Ancora emergenza rifiuti, ancora cattivi odori che le nostre narici sono costrette a sentire! L’emergenza, se ancora possiamo chiamare così una cosa che dura ormai da troppo tempo, non è stata risolta e non si vedono progetti validi dell’amministrazione comunale e dell’assessore Pietro Comito all’orizzonte che ci facciano sperare un giorno di poter vedere le nostre strade sgombre dalla spazzatura.
Ma quando, alla noncuranza degli amministratori, si aggiunge l’inciviltà di alcuni cittadini allora la cosa diventa pericolosa, e quello che l’emergenza rifiuti si trasforma in emergenza sanitaria. È il caso della frazione di Triparni dove nella notte ignoti hanno scaricato varie lastre di Eternit vicino ai cassonetti che sono  sulla provinciale per Porto Salvo. In questo caso quindi sono rifiuti altamente inquinanti e tossici a giacere da qualche giorno ai bordi della strada, all’inizio del paese e vicino a parecchie abitazioni.
Sappiamo tutti quali sono gli effetti dell’eternit e dell’amianto presente in queste lastre sulla salute dell’uomo. Cancro ai polmoni, questa la sentenza per chi respira queste sostanze che si depositano nei polmoni e che possono rimanere inattive per anni per poi provocare il tumore. Anche una sola particella inalata può condannare un uomo ad ammalarsi ed in molti casi portarlo alla morte. Non prima di aver attraversato un lungo calvario di sofferenze.
Perché allora prendersela con l’amministrazione e non solamente con l’inciviltà e l’ignoranza di chi ha scaricato questi materiali? Noi del PdCI di Vibo Valentia ricordiamo bene il censimento di qualche mese fa delle coperture in eternit presenti nel territorio comunale. Allora avevamo anche accolto bene questa iniziativa, pensando che non si sarebbe ridotta solo alla consegna di un modulo di autocertificazione! Pensavamo che squadre di tecnici avrebbero invaso il territorio comunale per verificare chi effettivamente avesse censito le coperture in amianto e chi invece no. A quest’ora si sarebbe saputo chi pur avendo dichiarato di avere eternit sui tetti adesso non ce l’aveva più (quindi nel frattempo li aveva tolti illegalmente e senza criterio) oppure chi non aveva dichiarato niente sperando di potersene così liberare senza farlo sapere a nessuno!
Avevamo già immaginato le multe a chi non aveva rispettato le regole, tentando di fare il “furbo” e gli incentivi per lo smaltimento dati a chi aveva consegnato il modulo per il censimento agli uffici comunali magari proprio con la speranza di venir aiutato economicamente a smaltire questi materiali cancerogeni.
La gente comune e consapevole che ha coperture in eternit vive con l’ansia di sentirsi un giorno diagnosticare un cancro ai polmoni, ma allo stesso tempo non ha la possibilità economica per smaltirle in modo adeguato. Eppure questi li hanno comprati legalmente, quando venivano venduti liberamente e con il benestare dello stato quando invece già lo stato stesso sapeva che stavano approvando la vendita di materiali altamente tossici! Adesso quello stato dov’è? Perché non si inventa qualcosa per aiutare veramente la povera gente a disfarsi delle coperture in eternit invece di far finta di incentivare lo smaltimento? Perché non se ne fa carico sostituendo magari l’eternit con pannelli solari in modo da produrre energia elettrica? Sarebbe anche una soluzione alla crisi energetica, non servono per forza le centrali nucleari!
Da queste lastre abbandonate a Triparni può nascere qualche precedente pericoloso, come già è successo qualche tempo fa per quell’eternit abbandonato vicino alla biblioteca comunale in pieno centro a Vibo Valentia. Che fine faranno adesso queste lastre e che fine hanno fatto quelle lasciate qualche tempo fa alla biblioteca? (noi sospettiamo che quelle abbandonate alla biblioteca adesso si trovino dove c’è il deposito delle macchine del comune di Vibo Valentia, al comando dei vigili urbani, nascosti agli occhi della gente)
Saranno smaltite adeguatamente? In questo caso allora qualche altro “furbetto” potrebbe pensare di abbandonarle vicino al cassonetto più vicino così lo smaltimento glie lo paga il comune! Non si pensi però di allontanare dagli occhi della gente questo eternit per poi depositarlo in altri luoghi (magari in qualche deposito del comune!). Con l’amianto non si scherza, e solo chi è un ignorante non si spaventa al solo pensiero di respirare quelle polveri di amianto!
Ci chiediamo allora, a cosa è servito quel censimento? Verranno fatti dei controlli per verificare l’effettiva quantità presente di eternit nel territorio comunale di Vibo Valentia? Ci teniamo a ricordare per l’ennesima volta che la tutela dell’ambiente è una cosa fondamentale per la salute dell’uomo, e sinceramente non è giusto che un’intera popolazione paghi per gli errori che qualche incivile e ignorante commette.
Partito dei Comunisti Italiani - Vibo Valentia