lunedì 11 febbraio 2008

9 anni di Governo Rivoluzionario

Grandi opere per non dimenticare

Il Governo Rivoluzionario del Venezuela compie 9 anni pieni di successi. Ha estinto il debito con la Banca Mondiale e con il Fondo Monetario Internazionale, ha recuperato l’industria nazionale petrolifera (PDVSA), ha sradicato l’analfabetismo, ha il Prodotto Interno Lordo più alto dell’America Latina e le riserve internazionali superano i 30 milioni di dollari.

La rivoluzione venezuelana arriva nel 1998 con la vittoria del candidato Higo Chàvez Frìas nelle elezioni presidenziali dello stesso anno. L’essenza della sua campagna elettorale è stato convocare un’Assemblea Costituente per dare vita ad una nuova Costituzione, che servisse da base politica per rifondare la Repubblica e fondare un nuovo stato che garantisse l’uguaglianza.

Così è stato ed il risultato fu l’approvazione della costituzione del 1999, nel cui preambolo venne stabilito il modello di società verso cui si sarebbero diretti tutti gli sforzi del governo: una società democratica, partecipativa e protagonistica, multietnica e pluriculturale, in uno stato di giustizia, federale e decentralizzato, tutto ciò in sostituzione della costituzione del ’61, che stabiliva una democrazia politica, rappresentativa, che servì al bipartitismo e che permise di radicare nel paese il modello neoliberale.

Le politiche economiche neoliberali implementate in Venezuela durante i 40 anni di democrazia rappresentativa, ebbero un effetto negativo sui diritti sociali della popolazione. In questo periodo, due tendenze predominanti emersero nei settori della salute e della educazione: la privatizzazione e l’esclusione, che relegarono il popolo venezuelano in condizioni di miseria e povertà. Questa realtà si tradusse nel malcontento popolare e fu la principale causa della protesta e dei saccheggi del 27 Febbraio 1989, conosciuta come “El Caracazo”, così come la rivolta civico-militare contro il governo di Carlos Andrés Pérez nel 1992, della quale uno dei principali leader fu l’attuale Capo di Stato della Repubblica Bolivariana del Venezuela.

Con la vittoria elettorale del Presidente Hugo Chàvez Frìas e la redazione della nuova Costituzione de parte dell’Assemblea Costituente, si sono aperti gli orizzonti per il popolo venezuelano. Si abbandonò la via della democrazia rappresentativa e nacque la democrazia partecipativa e protagonistica, venne riconosciuto che il Venezuela è un paese multietnico e pluriculturale, anche attraverso il riconoscimento dei diritti dei popoli indigeni. Così si definisce lo stato venezuelano, come uno Stato di Diritto e di Giustizia.

Siamo giunti al 10° anno della rivoluzione, l’anno delle 3 “R”: Revisione, Rettificazione, Reimpulso. Ma sono passati 9 anni e dobbiamo fare una valutazione delle opere del Governo. Qui sono menzionati solo alcuni dei grandi e piccoli successi che non dobbiamo dimenticare.

Sviluppo Umano e Crescita Economica

Il Venezuela nel 2007 ha ottenuto un Indice di Sviluppo Umano pari a 0,792 collocandosi al 74° posto di 177 paesi. L’Indice di Sviluppo Umano è un indicatore del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (PNUD) basato su 3 variabili: aspettativa di vita della popolazione, educazione e dignità del livello di vita in base al Prodotto Interno Lordo (P.I.L.) indicato in dollari (USD).

Il P.I.L. del Venezuela è il più alto dell’America Latina con una crescita pari all’11,8%.
Questo è dovuto alle politiche economiche e sociali messe in moto dalla rivoluzione bolivariana.
Il Presidente Hugo Chàvez Frìas, durante la consegna dell’informativa ufficiale (Memoria y Cuenta 2007) sottolineò che il salario minimo venezuelano è il più alto dell’intera regione con 286 dollari mensili e le riserve internazionali, fino al 31 dicembre dello scorso anno, hanno raggiunto i 34 miliardi di dollari, un vero record per il nostro paese.

Durante il suo discorso di fronte all’Assemblea Nazionale, el Presidente Chàvez, ha anche informato il paese che la disoccupazione è scesa al 6,3% nell’anno 2007 e che il 55,6% dei lavoratori sono occupati in settori dell’economia formale. Questi elementi hanno contribuito a determinare un aumento della possibilità di entrate delle classi più povere tra il 300 ed il 400%.

D’altra parte la società Latinobarometro ha realizzato una indagine di opinione pubblica nel 2007, con circa 19.000 interviste in 18 paesi dell’America Latina, in rappresentanza di oltre 400 milioni di abitanti, dalla quale sono emersi dati interessanti e molto favorevoli al paese.

Ad esempio, il 67% dei venezuelani ritiene che lo stato possa dare soluzione ai propri problemi, che il livello di fiducia nel governo è del 66%, mentre la percezione della crescita economica si riscontra nel 52% dei casi. Per di più nei 10 anni di governo si sono realizzati 11 eventi elettorali, “...Questo è un paese che si è abituato a a partecipare in molte forme, a diversi livelli, su varia scala, e con distinti risultati...”, afferma il Capo di Stato nel suo discorso alla Nazione.


Venezuela territorio libero dall’analfabetismo


Il Venezuela è stato dichiarato territorio libero dall’analfabetismo nell’Ottobre del 2005, successo riconosciuto da parte di diversi enti multilaterali nel mondo tra i quali l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU). La Missione “Robinson” ha permesso di alfabetizzare oltre un milione e cinquecentomila venezuelani.

Sono state costruite 45 città universitarie delle quali hanno beneficiato circa 31.900 studenti.

Le iscrizioni scolastiche per gli anni 1997/98 fu di 6 milioni 26 alunni pari al 26,4% della popolazione nazionale. Per l’anno 2006/07 le iscrizioni sono arrivate a 11 milioni 831 mila studenti, includendo i “Simoncitos” che sono i centri di assistenza ed educazione infantile (prima inesistenti).

Veloce come un treno

La costruzione del Sistema Ferroviario Nazionale è uno dei grandi progetti del Governo Bolivariano in materia di trasporto pubblici di massa.
Fin’ora si è costruita la ferrovia de Los Valles del Tuy e stanno procedendo i lavori della tratta Puerto Cabello – La Encrucijada.

Anche nei singoli stati sono state avviate grandi opere, come la metropolitana di Valencia, la metropolitana di Maracaibo, il filobus di Merida e la riorganizzazione del trasporto di massa di Barquisimento e Tranbarca. Sono inoltre state costruite le seguenti autostrade: Acarigua-Barquisimento; la circonvallazione nord di Barquisimento; la Josè Antonio Paez, che unisce San Antonio con La Fria, nello stato Tachira; la Gran Mariscal de Ayacucho nella parte orientale del paese; la Avenida La Playa nello stato Vargas ed il secondo ponte sull’Orinoco: l’ “Orinoquia”.

L’Ospedale Cardiologico Infantile Latinoamericano, “Dr. Gilberto Rodriguez Ochoa”, e le residenze dello stesso ospedale costituiscono davvero un’opera di cuore che salva la vita delle bambine e dei bambini latinoamericani.

La Rivoluzione Incentiva le imprese di produzione sociale

La Corporazione Venezuelana Agraria (CVA) mantiene 52 unità di produzione socialista, tra le quali impianti di produzione di beni alimentari di prima necessità (latte, mais, etc.) distribuiti in diverse regioni del territorio nazionale.

Energia: più quantità e più qualità

Il Governo Bolivariano ha messo tutto l’impegno nello sviluppo del potenziale energetico del paese, per metterlo al servizio della popolazione. La creazione della centrale idroelettrica “Francisco de Miranda” ne è la dimostrazione.
Sempre nell’ambito dell’energia è importante sottolineare la creazione della centrale termoelettrica “Rafael Urdaneta” ed i progetti in materia petrolifera.

Una volta giunti ad uno studio avanzato di questa fase, si è creato il “Piano di Approvigionamento Petrolifero 2002-2015”, che consta di 6 linee strategiche vitali per il paese:
- Magna Reserva: che consiste nella quantificazione e certificazione delle riserve petrolifere nella falda dell’Orinoco;
- Proyecto Orinoco: nato per sviluppare la falda petrolifera dell’Orinoco;
- Proyecto Delta del Caribe: aggiunge il gas all’offerta energetica del paese;
- Aumento della capacità di raffinazione;
- Creazione di nuove infrastrutture;
- Promozione dell’integrazione continentale anche attraverso le risorse petrolifere.

Queste risorse petrolifere sono investite nei molti programmi sociali, come le Missioni Bolivariane, che includono diverse aree (salute, educazione, abitazioni, alimentazione, etc.).

D’altra parte va tenuto presente che la produzione di petrolio grezzo venezuelano dell’impresa nazionale (PDVSA) è arrivato nel 2007 a 2,3 milioni di barili al giorno.

Il Venezuela propone 4 riforme urgenti all’ONU:
- L’ampliamento del Consiglio di Sicurezza
- La revisione delle norme sui lavori per favorire la trasparenza nei processi decisionali
- L’abolizione del diritto di veto
- Il rafforzamento della figura e dei poteri del Segretario Generale




Fonti consultate:
http://www.trinchera.org.ve

http://www.gobiernoenlinea.ve

http://www.minci.gob.ve

http://www.minci.gob.ve

http://www.misionribas.gov.ve

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