mercoledì 30 dicembre 2009

COMUNICATO STAMPA DI FINE ANNO PRECARI CO.CO.CO. PROVINCIA VIBO VALENTIA

Caro Presidente De Nisi e tutti gli Assessori, vorremmo farVi partecipe al disagio che ci avete reso anche per il secondo anno dopo la nostra cacciata forzata dall’ Ente Provincia dopo un’ evidente discriminazione di status, a questo punto noi ci chiediamo forse se un giorno tutto questo potrebbe essere ricambiato a tutti Voi Amministratori della Provincia, tanto per provare la nostra situazione attuale di (non precarietà più) ma di solo abbandono lavorativo dopo cinque lunghissimi anni di lavoro per l’ Ente. Vediamo e leggiamo che ogni tanto Vi ricordate di qualcuno facendo il classico siparietto nelle testate giornalistiche, tipo i (lavoratori ex.art 7), non per avercela con i lavoratori ex.art 7, ma per rispettare almeno le priorità che si sono svolte in questi anni per entrare a svolgere un’attività lavorativa c/o l’ Ente Provincia. Chiediamo con forza chiarimenti e risposte a queste domande, ormai ineludibili e non più rinviabili per una realizzazione di una parità di diritti piena del lavoro svolto alla Provincia di Vibo Valentia, secondo il principio della non-discriminazione dei lavoratori. A proposito di risposte non più rinviabili, fiduciosi del rispetto delle norme del Diritto del Lavoro volevamo rendere partecipe l’opinione pubblica e tutti gli Amministratori e Politici di turno che abbiamo intrapreso un’ azione legale nei confronti dell’ Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia. Per ultimo noi crediamo che ormai per far valere i nostri diritti ormai affossati da una Pubblica Amministrazione incapace di affrontare i problemi del precariato sia proprio questa davanti al Giudice del Lavoro, questo per noi CO.CO.CO. dell’ Ente Provincia di Vibo Valentia è forse il più bel regalo di un felice Anno Nuovo. Cordiali saluti

I PRECARI CO.CO.CO. DELLA PROVINCIA DI VIBO VALENTIA

una via al ladro latitante?

si parla di intitolare vie e piazze a craxi...e cosa scriveranno sotto? ladro latitante scappato con i suoi miliardi in tunisia per evitare le manette ai polsi e tante sicure condanne, maestro della fuga di capitali all'estero e della bustarella, maestro del furto, insegnò a tanti politici a rubare e a tanti imprenditori a proporre tangenti, inventore di berlusconi e distruttore del partito socialista italiano.

PD pagati le primarie se le vuoi

il pd calabrese vuole organizzare le primarie regionali a spese dei cittadini e il costo è "leggermente" lievitato a 2.600.000 euro. complimentoni per questo segno tangibile di democrazia. sicuramente gli emendamenti proposti dal PdCI e dal PRC per l'abolizione di questa truffa saranno respinti. a Censore, Lo Moro e tutti gli altri candidati e dirigenti del pd diciamo: SE VOLETE LE PRIMARIE PAGATEVELE

ennesima vigliaccata dei soliti ignoti

Al giornalista Francesco Mobilio e alla sua compagna va tutta la nostra solidarietà e la nostra ferma condanna per quanto successo e aggiungiamo anche lo sdegno e la rabbia per la lettera di minacce indirizzata a Nello Ruello.


E' ORA DI RIBELLARSI SUL SERIO A QUANTO SUCCEDE QUOTIDIANAMENTE NELL'INDIFFERENZA GENERALE

martedì 29 dicembre 2009

Riforme - Licandro: "Basta ai paggi di corte: leggi sono salvacondotti monarchici"

"Il Pdl non cambi le carte in tavola e la finisca con il prendere per i fondelli gli italiani. Il processo breve, il lodo Alfano e il legittimo impedimento sono veri e propri salvacondotti monarchici, perchè servono al premier come il pane. Cicchitto, Capezzone, Gasparri e compagnia cantando la smettano di fare i paggi di corte e abbiano l'onestà di dirlo chiaramente.


Invitiamo l'opposizione tutta, parlamentare e non, a mobilitarsi per denunciare all'opinione pubblica l'uso privato della giustizia e della politica che la maggioranza sta compiendo". E' quanto afferma Orazio Licandro, della segreteria nazionale del PdCI - Federazione della sinistra.

Esercito, La Russa - PDCI: "Decima Mas? Elogio indecente"

"La Russa perde il pelo ma non il vizio. "La non dimenticata Decima Mas" a cui il ministro della Difesa fa riferimento è il modo peggiore per onorare l'esercito italiano. Solo un erede del partito che si rischiamava al fascismo poteva fare un simile parallelo. La nostalgia di La Russa merita una risposta ferma.
L'elogio dimostra che in questo Governo alberga più fascismo di quanto si pensi". E' quanto afferma Alessandro Pignatiello, coordinatore della segreteria nazionale del PdCI - Federazione della sinistra, a commento di quanto dichiarato dal ministro della difesa Ignazio La Russa.

Pio XII, Pignatiello: "Beatificazione per anticomunismo e silenzio su nazismo?"

"La beatificazione di Pio XII la si deve al suo viscerale anticomunismo e ai suoi silenzi sul nazismo? La decisione di Ratzinger non rende onore alla Chiesa e alla sua missione pastorale di salvezza": è il commento di Alessandro Pignatiello, coordinatore della segreteria nazionale del Pdci - Federazione della sinistra.
"I rapporti tra Pio XII e la Germania nazista di Hitler sono arcinoti - continua -. Il Vaticano prima di procedere avrebbe fatto bene ad aprire gli archivi, come da tempo richiesto da molti storici e politici internazionali, per fare piena luce su una delle pagine piu' buie della storia della Chiesa. Sono troppe, e tutte pesanti, infatti, le omissioni ed i depistaggi che le autorita' ecclesiastiche continuano ad avere sulla figura di Pacelli. Come tenne a dire lo storico John Cornwell: 'Se Papa Pacelli avesse dispensato i cattolici dall'obbedire ai nazisti, l'intera storia del ventesimo secolo sarebbe potuta essere diversa".

FDS - Organismi dirigenti e loro composizione

Il 5 dicembre è partita la Federazione della Sinistra, promossa da Prc, PdCI, Socialismo 2000 e Lavoro e Solidarietà. Di seguito pubblichiamo gli organismi dirigenti della FdS e la loro composizione.


Coordinamento Nazionale

PAOLO FERRERO (Portavoce Nazionale di turno)
CLAUDIO GRASSI
ORAZIO LICANDRO
GIAN PAOLO PATTA
ALESSANDRO PIGNATIELLO
ROSA RINALDI
CESARE SALVI

Consiglio Nazionale

VITTORIO AGNOLETTO
FABIO AMATO
NICOLA ATALMI
FRANCESCO BARRA
CLAUDIO BELLOTTI
PIERGIORGIO BERGONZI
IRENE BREGOLA
ALBERTO BURGIO
CESARE CAIAZZA
MARIA CAMPESE
ELENA CARRADORI
VALERIA CASTELLI
ROSALBA CESINI
VINCENZO CHIEPPA
ANNA RITA COPPA
ELISA CORRIDONI
SILVIO CRAPOLICCHIO
ANTONINO CUFFARO
OLIVIERO DILIBERTO
GIANNI FABBRIS
ROBERTA FANTOZZI
GIANNI FERRARA
PAOLO FERRERO
ELEONORA FORENZA
FRANCESCO FRANCESCAGLIA
NINO FROSINI
SILVIA GARAMBOIS
MASSIMO GATTI
CLAUDIO GRASSI
RITA LAVAGGI
ORAZIO LICANDRO
EZIO LOCATELLI
MARIA RITA LODI
MERIDA MADEO
MARIA ROSARIA MARELLA
FRANCESCO MARINGIO'
LEONARDO MASELLA
MARINA MELAPPIONI
RICCARDO MESSINA
LORETTA MUSSI
NICOLA NICOLOSI
ALFIO NICOTRA
LUCA NIVARRA
FABIO NOBILE
GIANNI PAGLIARINI
MANUELA PALERMI
ROBERTO PASSINI
NELLO PATTA
GIAN PAOLO PATTA
GIANLUIGI PEGOLO
PAOLA PELLEGRINI
FULVIO PERINI
TONINO PERNA
CIRO PESACANE
ALESSANDRO PIGNATIELLO
MARILDE PROVERA
ROSA RINALDI
AUGUSTO ROCCHI
SARA ROCUTTO
ROSSANO ROSSI
RAFFAELE SALINARI
CESARE SALVI
ENZA SANSEVERINO
RITA SCAPINELLI
CONCETTO SCIVOLETTO
PINO SGOBIO
TOMMASO SODANO
ROBERTO SOFFRITTI
ANITA SONEGO
BRUNO STERI
LAURA STOCHINO
MARIO TORELLI
MICHELANGELO TRIPODI
JACOPO VENIER
GIOVANNI VIGILANTE
GIUSEPPE VITELLO
STEFANO ZUCCHERINI

Riforme - Licandro: "Nè inciucio, nè dialogo: corsa eversiva Pdl va bloccata"

"Nè inciucio e nè dialogo. Gli italiani pretendono pane e lavoro. Bersani lo capisca una volta per sempre e lasci stare il Pdl al suo destino. La corsa eversiva del Governo verso riforme ad uso e consumo del premier va bloccata con un'opposizione ferma e intransigente.
Il nostro popolo non capirebbe aperture di credito o cambiali in bianco a questa maggioranza. La democrazia è cosa sacra, da difendere con le unghie e con i denti: serve un nuova Resistenza contro il regime strisciante che sta avzanzando". E' quanto afferma Orazio Licandro, della segreteria nazionale del PdCI - Federazione della sinistra.

Fiat - Pignatiello: "Piano inaccettabile. Governo chiuda rubinetti pubblici"

"Invece di buone nuove Marchionne dà il benservito. Un piano industriale che prevede chiusure di stabilimenti, e quindi licenziamenti dei lavoratori, è inaccettabile. Il Governo chiuda i rubinetti. Non un soldo pubblico vada a Fiat. Marchionne con questo piano non solo manda alla fame i lavoratori, Termini Imerese e Pomigliano d'Arco in primis, ma chiede addirittura al Governo il lasciapassare per delocalizzare. Sarà un Natale di lotta.
Il Governo, a questo punto, scelga da che parte stare: con i lavoratori o con Marchionne?". E' quanto afferma Alessandro Pignatiello, coordinatore della segreteria nazionale del PdCI - Federazione della sinistra, a commento del piano industriale presentato dall'ad Marchionne a sindacati e Governo.

Maltempo, Fs - PDCI: "Appello Moretti lascia esterefatti"

"Una bottiglia d'acqua, un panino e una coperta? L'appello di Moretti lascia esterefatti. Costo dei biglietti alla mano, l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato dovrebbe almeno avere un minimo di buon senso: non sono i cittadini a doversi premunire ma l'azienda a provvedere ad assicurare ai cittadini viaggiatori i comfort necessari in caso di necessità.
E poi, visti i prezzi di una bottiglia d'acqua, di un panino e di una coperta è veramente bizzarro, oltre che indecente, che l'azienda, in caso di emergenza, non li fornisca...". E' quanto afferma Fabrizio De Sanctis, responsabile Trasporti del PdCI - Federazione della sinistra, a commento di quanto detto dall'amministratore delegato di Fs Mauro Moretti.

sabato 5 dicembre 2009

Iscriviti al PdCI

dalla parte dei lavoratori, degli sfruttati, degli studenti, dei disoccupati...
dalla tua parte, SEMPRE

No al Ponte, su proposta di Tripodi la giunta regionale aderisce alla manifestazione di Villa S.G.

Su proposta dell’assessore all’Urbanistica Michelangelo Tripodi, la Giunta regionale ha deciso di aderire alla manifestazione, che si svolgerà il 19 dicembre prossimo a Villa San Giovanni, per dire no alla costruzione del ponte sullo Stretto di Messina. La scelta - è scritto in una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale - fa seguito alla decisione assunta recentemente di presentare ricorso alla Corte Costituzionale per sollevare il conflitto di attribuzioni nei confronti del Governo in merito al progetto varato dal Cipe per l’avvio del cantiere per la cosiddetta “variante di Cannitello”. L’assessore Tripodi esprime soddisfazione per la scelta dell’Esecutivo regionale “che – ha detto - pone la Regione Calabria in prima fila nella battaglia contro un’opera sbagliata, inutile e dannosa, che Berlusconi vuole imporre alla Calabria e alla Sicilia quale vero e proprio monumento di regime”. Secondo l’assessore Tripodi “oggi più che mai occorre abbandonare il progetto del ponte e fare un grande piano per la messa in sicurezza del territorio calabrese e siciliano. Un piano che punti alla riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico e privato e alla realizzazione delle infrastrutture che servono per lo sviluppo delle due regioni”.

Afghanistan - Francescaglia: "Frattini mandi i suoi amici e parenti"

"Il Ministro degli Esteri si dice pronto ad inviare altri soldati italiani? Mandi i suoi amici e parenti. Se riesce a convincerli del perchè si sta ancora lì a combattere una guerra contraria alla Costituzione. La situazione sta prendendo una brutta piega. Il rischio è di mandare a morire ragazzi senza alcuna ragione, se non quella del vassallaggio agli Usa". E' quanto afferma Francesco Francescaglia, responsabile Esteri del PdCI - Federazione della sinistra.

NO B-DAY, INTERVISTA DILIBERTO A 'IL FATTO': "CI SARO' PER DIFENDERE LA COSTITUZIONE"

"Ci sono pericoli molto seri per la nostra democrazia. Mentre vedo peggiorare le condizioni di vita di milioni di donne e uomini e un continuo attacco alla scuola e all'università pubblica. Si tratta di un quadro abbastanza pesante. Per questo, noi saremo in piazza sabato. Non vedo, e non comprendo le titubanze di quel tipo di opposizione che ha deciso di non partecipare". E' quanto afferma Oliviero Diliberto, segretario del PdCI, in un'intervista a 'Il Fatto quotidiano'.

Statali - PDCI scrive a Napolitano: "Esclusione Cgil fatto grave e inquietante. E' manrovescio a sindacati scomodi"

"La non convocazione della Cgil, l'organizzazione maggiormente rappresentativa dei lavoratori italiani, pubblico impiego in primis, rea di non aver firmato il rinnovo del modello contrattuale (a differenza di Cisl, Uil e Ugl), da parte del Ministro della pubblica amministrazione Renato Brunetta dalla trattative per il rinnovo del contratto del pubblico impiego, è un fatto grave e inquietante, che rimanda agli anni bui del fascismo, quando le posizioni scomode e non allineate andavano soppresse e cancellate.

Ciò che è successo ai danni della Cgil è un atto di inciviltà che non può essere sottaciuto. Questo episodio di esclusione aumenta la sensazione che la democrazia italiana stia precipitando pericolosamente verso posizioni autoritarie e reazionarie. Ci rivolgiamo a Lei, che è il massimo custode della Costituzione, a vigilare con attenzione su ciò che accade in materia di diritti sindacali, tra i diritti fondamentali della nostra Repubblica". E' quanto scrive Gianni Pagliarini, responsabile Lavoro del PdCI - Federazione della sinistra, in una lettera aperta indirizzata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

NO B DAY


mercoledì 14 ottobre 2009

eletto il coordinatore e il coordinamento della FGCI di Vibo

La federazione di Vibo Valentia della FGCI (Federazione Giovanile Comunisti Italiani) è lieta di annunciare con orgoglio e fervida aspettativa a tutti i compagni e alla cittadinanza tutta, che l’assemblea generale della stessa ha eletto come coordinatore provinciale Francesco Colelli. Nel coordinamento provinciale della FGCI, pertanto, sono stati eletti i seguenti compagni: Francesco Colelli, Filippo Benedetti, Matteo Aquino, Aldo Raffa, Antonio D’Apa, Domenico Ruffa, Filippo Iannello. La federazione, inoltre, vuole comunicare che giorno 8 ottobre 2009 una folta delegazione ha partecipato alla conferenza regionale FGCI tenutasi presso Lamezia Terme, nella quale sono stati eletti membri del coordinamento regionale della FGCI, Francesco Colelli e Matteo Aquino. In più, sono stati scelti i delegati alla conferenza nazionale della FGCI che si terrà a Foligno il 15-16-17 ottobre: Nicola Iozzo, Matteo Aquino, Francesco Colelli, Antonio D’Apa. In ultima istanza, la FGCI di Vibo non solo vuole proporsi come valida alternativa presente e futura allo stato di cose presenti nel nostro comprensorio, ma vuole altresì rappresentare un profondo rinnovamento, se non altro realizzabile attraverso una seria ed efficace formazione socio-politica, programmazione di eventi culturali e creazione di fecondi dibattiti su varie questioni di interesse collettivo.

Giovani di Vibo, se non possiamo cambiare radicalmente le cose, quantomeno, in qualche modo, possiamo farci sentire con estrema autorevolezza. Camminiamo insieme e aiutiamoci a crescere!

giovedì 24 settembre 2009

Pdci: «Con la sinistra Sammarco ha chiuso» su calabria ora del 24 settembre

Il sindaco Franco Sammarco un primo miracolo l’ha compiuto. E’ stata sufficiente la nomina di Gaetano Pacienza quale assessore al Bilancio per mettere d’accordo, almeno su una cosa, tutti i partiti della sinistra vibonese, anche i Comunisti italiani. Nulla di personale contro il noto legale di Vibo Marina, figura di apprezzate capacità e di indubbia moralità, è il significato politico della scelta che la sinistra - tutta, anche i Comunisti Italiani - contesta. «Con questa mossa - spiega il segretario cittadino del Pdci Nicola Iozzo - il sindaco Franco Sammarco ha dimostrato l’inequivocabile volontà di chiudere con la sinistra». In sostanza il primo cittadino, dopo le dimissioni del vicesindaco Daffinà, avrebbe potuto sfruttare l’occasione posta dalla necessità di ricompletare l’esecutivo per riaprire il confronto con tutte le forze
dell’originaria alleanza di centrosinistra, coinvolgendole - anche se non direttamente nella giunta - nel percorso amministrativo che lo condurrà fino alla fine del mandato. E invece? «Ha preferito - sottolinea
Iozzo - rafforzare proprio quella parte del Partito democratico che più ha fatto ostruzionismo». In sostanza Sammarco ha rinvigorito, con la nomina di un assessore del potente gruppo Soriano, proprio
quell’area del Pd che è stata più critica con il suo operato e che, incalza Iozzo «certo non lo sosterrà alle primarie». E se tale scelta fosse invece strategica, utile a riaprire il dialogo proprio con una delle correnti
più forti e più critiche dei democrati? «Sarebbe stato meglio - ribatte il dirigente del Pdci - pensare di recuperare la sinistra per tentare, seppur in ritardo, di riaccattivarsi il sostegno di quelle forze che sono
state determinanti non solo per la sua elezione, ma ancora prima per la sua ricandidatura dopo la sconfitta subita alle elezioni del 2002».
Sembrava che almeno con il Pdci, forte anche della mediazione assicurata dal leader regionale Michelangelo Tripodi, Sammarco potesse recuperare il feeling. «A noi - aggiunge Iozzo - non interessava affatto entrare in giunta. Intendevamo semplicemente riscontrare il rispetto degli impegni assunti, in sede di preparazione del Bilancio e di programmazione degli interventi nelle frazioni, durante gli
incontri avuti sin dal mese di gennaio. Ma siamo rimasti delusi, mentre la nomina di Pacienza chiude anche l’ultimo spiraglio di dialogo che noi abbiamo mantenuto aperto». Una posizione pressoché identica a quella espressa nei giorni scorsi da Rifondazione comunista, Sinistra democratica e Verdi. «Di fronte al nostro segretario Oliviero Diliberto - sottolinea l’ex assessore comunale Alfredo Federici, che abbandonata Rifondazione ha aderito ai Comunisti italiani - il sindaco ha accusato anche la sinistra di averlo lasciato solo. La nomina di Gaetano Pacienza, invece conferma, al di là di ogni ragionevole dubbio, che la rottura dei rapporti, il disintegrarsi dell’alleanza di centrosinistra e il fallimento di un progetto politico nato con entusiasmo, è dovuto esclusivamente alle sue responsabilità prima ancora che alle ambizioni interne al Pd rispetto alle quali si è piegato con l’intento di ossequiarle. Basti pensare che ha azzerato la rappresentanza dei gruppi consiliari di sinistra nell’esecutivo, nominando poi un assessore che alle ultime elezioni comunali si era candidato nella lista di Alleanza nazionale e, quindi, contro lo stesso Franco Sammarco ».
Quali effetti avrà tale «perdurante atteggiamento» in vista delle prossime comunali? «Molto dipende dal Partito democratico - continua Federici - che rimane interlocutore privilegiato e che ci auguriamo dimostri la volontà concreta di ricomporre il quadro politico, visto che da parte del sindaco abbiamo registrato solo dichiarazioni d’intento tradite grossolanamente dai fatti».
E se il Pd non cambiasse rotta? Il Pdci parteciperebbe al “cartello” della sinistra con Prc, Sd e Verdi? Chi vorrebbe come candidato a sindaco? Nicola Iozzo e Alfredo Federici rispondono all’unisono. «Con Rifondazione - incalzano - ci sono stati dei problemi, inutile negarlo. Ma la responsabilità appartiene ai comunisti e per questo crediamo esistano le condizioni per un percorso programmatico comune. E ciò
riguarda anche Sd e Verdi, oltre che quelle altre forze laiche e progressiste che inseguono un’alternativa reale a ciò che la politica vibonese attuale offre. Se c’è la volontà di costruire un’alternativa critica e forte noi ci siamo. In ogni caso stiamo già lavorando ad una lista e, eventualmente, saremmo anche nelle condizioni di correre da soli. Un sindaco per la sinistra? Qualcuno di sinistra, magari comunista, che per
moralità, impegno, coerenza, offra un esempio diverso rispetto a quello proposto in certi ambienti politici e istituzionali del nostro territorio».

sabato 19 settembre 2009

il compagno tripodi eletto nella segreteria nazionale del PdCI

I Comunisti Italiani della Calabria salutano con gioia e soddisfazione la decisione della Direzione nazionale del Pdci che, su proposta del Segretario nazionale Oliviero Diliberto, ha eletto, all’unanimità, il compagno Michelangelo Tripodi, Segretario regionale del nostro Partito, componente della Segreteria Nazionale del PdCI affidandogli inoltre l’incarico di Responsabile nazionale del Dipartimento Mezzogiorno.
Non si tratta di una promozione, essendo noto il costume comunista, lontano da ogni prospettiva di avanzamento personale, ma del giusto riconoscimento della capacità di lavoro, della qualità dell’azione politica, dell’impegno concreto e organico sul piano meridionale del compagno Michelangelo Tripodi, evidenziati, tra l’altro, dal grande straordinario suffragio da lui ottenuto nelle recenti elezioni europee: primo tra tutti candidati della Lista Comunista nella circoscrizione Sud.
Fu opinione di un meridionalista indimenticabile, Guido Dorso, che il Mezzogiorno ha bisogno di una classe dirigente elevata, cioè di meridionali, che pensano e si battono per gli interessi generali. Michelangelo Tripodi è parte centrale, da sempre, di questa classe dirigente elevata per il suo spirito di sacrificio, per l’enorme lavoro continuo, che non gli pesa, per il patrimonio di idee, che lo accompagna, per il gramscianesimo, che nutre il suo pensiero e la sua azione.
I Comunisti Italiani devono ripartire dal Mezzogiorno. Questa opzione politica significa che bisogna essere in grado di far avvertire di nuovo il Mezzogiorno come questione meridionale, come la questione, cioè, della modifica delle leggi di funzionamento della dualistica economia capitalistica. Di questo compito la parte maggiore pesa da oggi sulle spalle del compagno Michelangelo Tripodi. Sappiamo che l’impresa è ardua e difficile. E per questo gli saremo a fianco e cercheremo di dare il massimo del nostro contributo come comunisti e come meridionalisti, come meridionalisti gramsciani, che dal passato guardano al futuro.

Reggio Calabria, 19.09.2009

UFFICIO STAMPA PdCI CALABRIA

venerdì 18 settembre 2009

Cuba: 34 cosette che forse non sai e che dovresti sapere.

A Cuba, il 1° gennaio, dal 1959, si commemora un anno in più della vittoriosa rivoluzione.

Per arrivare a quel giorno è trascorso più di un secolo di lotte e combattimenti che hanno forgiato la Costituzione di un paese Libero, Indipendente e Sovrano. Una rivoluzione concepita come il processo di costruzione sociale e nazionale del popolo, realizzata dagli uomini e dalle donne e per gli uomini e per le donne.

In questi 50 anni di Rivoluzione, Cuba ha dovuto sopportare qualsiasi genere di aggressioni (militari, terroriste, batteriologiche, mediatiche…) da parte dell’Impero, perché si è ribellata contro questi, conquistando la propria seconda indipendenza; perché è riuscita a mantenerla, nonostante l’enorme sacrificio della sua popolazione; e perché è un “cattivo esempio” per gli altri popoli neo colonizzati e dipendenti dall’Impero, che potrebbero optare per liberarsi di esso.

Contro Cuba esiste una campagna mediatica di disinformazione strategica attraverso tutti i grandi media di comunicazione di massa che sono al servizio dell’impero, e in questo modo a noi arrivano solo determinati avvenimenti che accadono nell’isola caraibica, precisamente quelli che, molte volte presentati in maniera decontestualizzata, possono farci pensare che quello che vive il popolo cubano è una dittatura criminale e sanguinaria, che opprime i suoi abitanti e non difesa i diritti umani. Questa è la visione che oggi predomina nelle nostre società, poiché è quello che ci mostrano i cosiddetti media di comunicazione imperialisti.

Andiamo a vedere una serie di questioni che forse molti non conoscono e che mostrano una visione più realistica e completa di quello che è Cuba e la sua Rivoluzione.

Sapevi che:

1) il popolo cubano sopporta un blocco economico, commerciale e finanziario dal 1961 come misura di guerra per essersi liberato dall’imperialismo yankee che castiga ogni impresa che commercia con Cuba e che detto embargo non è legittimato dalle Nazioni Unite? Nell’ottobre di quest’anno 185 paesi dei 192 che compongono le Nazioni Unite hanno votato a favore della fine del suddetto blocco. I danni causati all’economia cubana a causa dell’embargo economico nordamericano sono stati stimati in più di 53 miliardi di euro, tra il 1961 ed 2008. Quindi chi è che pratica una politica genocida verso il popolo cubano, se non gli USA?

2) il popolo cubano celebra le elezioni ogni 5 anni negli ambiti municipali, provinciali e statale e che le stesse non sono su base partitica, nemmeno il Partito Comunista può partecipare, ma esiste una libera concorrenza tra i candidati alle elezioni, che sono proposti dalle assemblee popolari di ogni ambito, sullo stile della democrazia assembleare della Rivoluzione Francese dei primi anni? Si critica Cuba per non permettere il pluripartitismo politico – a Cuba ogni cubano è un partito! - ma oggi sappiamo che il pluripartitismo in un contesto capitalista dove tutto è merce non garantisce per il solo fatto di esistere che ci sia anche la democrazia, cioè, il governo del popolo per il popolo, ma solo una partitocrazia al servizio dei più ricchi, con un forte bipartitismo che si alterna al governo, secondo la tendenza ideologica (più liberale o più conservatrice) dei più ricchi;

3) che il popolo cubano ha approvato una costituzione democratica di carattere socialista nel 1976, con il voto favorevole del 97% dell’elettorato, che riconosce e garantisce i diritti fondamentali stabiliti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani ed è una delle più avanzate al mondo? Si critica Cuba per la sua ipotizzata mancanza di democrazia, ma come altri paesi, si è dotata di una Costituzione che regola il suo sistema politico-istituzione, sottoposto a referendum popolare, motivo per il quale non la si può qualificare di dittatoriale per il semplice fatto di essere socialista;

4) Cuba occupa il 50° posto per l’elevato sviluppo umano (su un totale di 177 paesi studiati), cioè quelle società che migliorano le condizioni di vita dei suoi cittadini attraverso l’incremento dei beni per coprire le proprie necessità basiche e della creazione di un contesto nel quale si rispettano i diritti umani, secondo il rapporto 2006 del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo?

5) Cuba è l’unico paese al mondo che rispetta i criteri minimi per la sostenibilità ecologica secondo il rapporto del 2006 presentato a Pechino dall’Associazione svizzera ADENA - Fondo Mondiale per la Natura?

6) Cuba è, secondo l’UNICEF, l’unico paese dell’America Latina che ha sradicato la denutrizione infantile, anche durante il duro “periodo especial” degli anni ‘90, e vanta la più alta speranza di vita del cosiddetto terzo mondo (78 anni) associato al tasso di mortalità infantile più basso dell’America Latina e dei Caraibi (4,7 per ogni mille nati vivi), più basso persino degli USA?

7) Cuba, con le proprie scarse risorse, è uno dei paesi che ha il maggiore peso nella cooperazione con i paesi del cosiddetto Terzo Mondo sviluppando programmi come “Barrio Adentro” in Venezuela, che si è dotato in ogni quartiere di un centro di salute, e “Operación Milagro” che è servito negli ultimi 4 anni per ridare la vista ad un milione e mezzo di persone di più di 20 nazionalità, gratuita, con l’appoggio del Venezuela?

8) Cuba ha sradicato l’analfabetismo nel 1961, solo due anni dopo l’affermazione della Rivoluzione e che attualmente, attraverso il programma di alfabetizzazione per adulti "Yo sí puedo", ha consentito in appena due anni di liberare paesi come il Venezuela, il Nicaragua e la Bolivia dall’analfabetismo? O che dal 1961 a Cuba, attraverso il suo programma di borse di studio si sono addottorati più di 47.000 giovani provenienti da 126 paesi in più di 33 specialità universitarie e tecniche? O che dal 1961 Cuba ha cooperato con 154 paesi del mondo apportando 270mila cooperanti, e che nella attualità cooperano all’estero più di 41mila professionisti cubani in 97 paesi, di questi circa 31mila sono del settore sanitario? Cuba è il paese del mondo che apporta più medici per la campagna delle Nazioni Unite contro l’AIDS, con più di 3mila medici, sommando quelli messi a disposizione tra USA e UE non arrivano a mille, secondo la ONU sarebbe praticamente impossibile senza i medici cubani portare avanti la campagna? Allo stesso modo senza i 2.500 medici cubani inviati per coprire l’emergenza terremoto in Pakistan del 2005 non si sarebbe potuta salvare la vita di 1.500 persone e curato altre centinaia di migliaia? Cuba mantiene più medici nel mondo che quelli che apporta la stessa OMS (Organizzazione Mondiale della Salute)?

9) Cuba ha condannato l’attentato terrorista del 11 settembre 2001 e invece cinque cubani, permangono nelle carceri degli USA dal 1997 per essersi infiltrati nelle organizzazioni terroriste di Miami e per aver allertato il governo degli USA circa i piani di più di 170 attentati contro l’isola, accusati di spionaggio, dopo un processo pilotato, condannandoli persino ad alte pene di prigione, tra queste, a 2 ergastoli alla stessa persona e torturandoli in un sotterraneo conosciuto come "El Hueco"?

10) il popolo cubano ha inviato centinaia di migliaia di volontari a combattere contro il colonialismo in diversi paesi del mondo, appoggiando tutti i movimenti di liberazione nazionale di questi paesi, principalmente in Africa, in Algeria, Congo ed Angola, ed in Latinomerica, come Bolivia e Nicaragua?

11) che nella battaglia di Cuito Cuanavale in Angola, 1987, grazie alle truppe cubane, si sconfisse l’esercito del Sudafrica, sostenuto dagli Usa e da Israele, e si conquistò l’indipendenza totale dell’Angola, Namibia e Zimbabwe, così come si dette un golpe mortale al regime razzista del Sudafrica, cosa che permise il suo sgretolamento pochi anni dopo e la conseguente liberazione di Nelson Mandela?

12) nel 1984 Cuba e gli USA firmano un accordo secondo il quale gli USA si impegnano a concedere 200mila visti all’anno per i cubano che desiderano viaggiare verso questo paese e che mai ha dato più di mille visti annuali, forzando in questo modo il processo di emigrazione clandestina facendo rischiare la vita in alto mare; emigrazione che è premiata dagli USA con la Ley de Adjuste che concede la nazionalità nordamericana a chi viaggia illegalmente, sempre che dichiari si essere vittima di persecuzione politica da parte del governo cubano?

13) gli USA vietano ai propri cittadini di viaggiare verso Cuba con pene che vanno fino ai dieci anni di prigione?

14) mentre a Cuba si mantengono aperti gli uffici nei vari media di comunicazione stranieri, sia europei, sia nordamericani (tra questi, la CNN) gli USA, invece, non autorizzano che i giornalisti cubani lavorino lì?

15) Cuba è stato il primo paese a sollecitare la soppressione del debito estero ai paesi del cosiddetto Terzo Mondo?

16) Cuba ha uno dei migliori sistemi sanitari ed educativi del mondo, di carattere pubblico, gratuito ed universale, riconosciuto dalle Nazioni Unite, del quale si beneficiano anche i cittadini nordamericani con scarse risorse economiche, che vanno a Cuba sia per essere trattati medicalmente, che per studiare, poiché non possono pagare negli USA i prezzi della sanità e della educazione, in mano delle imprese private?

17) Cuba è una potenza nelle biotecnologie e che molti dei suoi marchi farmacologici sono impiegati per curare numerose malattie nel mondo, a prezzi bassi, tra questi, il farmaco che cura la ulcera del ‘pié diabético’?

18) mentre Cuba è tacciata da parte dell’Impero di violare i diritti umani per aver condannato alla prigione 75 cubani che cospiravano con il governo degli USA per rovesciare il regime socialista dell’isola nell’anno 2003, invece, in 50 anni di Rivoluzione non si sono mai commessi sull’isola delitti che la stessa Amnesty International segnala invece che questi accadono in paesi come quelli dell’Unione Europea (lo Stato Spagnolo, per esempio) e negli USA; delitti come l’assassinio politico, la tortura, le sparizioni, il sequestro, il traffico di esseri umani ed una lunga sequela di delitti, tacendo sui carceri-limbo come quelli di Guantanamo, o i voli segreti degli aerei nordamericani che portano persone sequestrate autorizzati da differenti governi, tra questi, quello spagnolo, o le esecuzioni extragiudiziarie commesse con i GAL sempre in Spagna sotto il governo di Felipe González? Per il quinto anno consecutivo, Cuba forma parte del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, con l’appoggio principalmente dei paesi del cosiddetto Terzo Mondo mentre gli USA ne sono rimasti fuori?

19) a Cuba gli anziani nei suoi centri di lavoro realizzano lavori di tipo sociale nei barrios e nelle comunità vicinali, gli si assegna un ruolo attivo nella società e non esistono anziani che vivono soli?

20) a Cuba ogni anno tutta la popolazione riceve un programma di simulazione per gli uragani, chiamato “Meteoro”, cosa che ha reso possibile il numero bassissimo di vittime, meno di dieci in dieci anni, mentre in altri paesi della zona dei Caraibi, incluso gli USA, muoiono migliaia di persone, come nel caso dell’Uragano Katrina?

21) a Cuba esistono 65 scuole d’arte, si stampano 80 milioni di libri l’anno e si girano 5/6 film annualmente, e che esistono 11.000 installazioni sportive gratuite, essendo una potenza mondiale nello sport, con 24 medaglie a Pechino e 27 ad Atene?

22) Cuba è, insieme al Venezuela, la pioniera di un sistema di integrazione socioeconomica latinoamericana di carattere solidale, chiamato ALBA, al quale si sono aggiunti altri paesi come Nicaragua, Bolivia, Repubblica Dominicana, l'Honduras – motivo che ha poi portato al colpo di stato – ed andrà ad aggiungersi l’Ecuador, cosa che ha fermato l’accordo neoliberale promosso dagli USA che tanta miseria ha portato ai popoli latinoamericani?

23) Cuba è l’unico paese d’America che concede alle donne in gravidanza un anno di permesso per gravidanza a salario intero senza pericolo di perdere il proprio posto di lavoro? Alla fine di quest’anno se il bambino necessita cura particolari, al padre spetta la licenza di paternità se lo stabiliscono i due genitori e se il salario della donna è maggiore?

24) a Cuba tutti i cittadini hanno il diritto di essere accuditi senza alcun costo anche per problemi complessi: cuore, emodialisi, HIV, AIDS?

25) Cuba sovvenziona tutti i servizi basici di acqua, luce, gas, telefono, paniere di base, trasporto pubblico?

26) Cuba è l’unico paese che conta con un medico di famiglia che è a disposizione di chiunque in quattro isolati a qualsiasi ora e che vanta il record di salute di ogni abitante di quell’aera?

27) a Cuba si interviene chirurgicamente su malattie che sistemi sanitari come quello italiano, ad esempio, nemmeno prendono in considerazione, come la retinite pigmentosa? Centinaia di italiani sono stati operati a Cuba di questa malattia perché in Italia non viene considerata tra le malattie operabili;

28) le madri di bambini con problemi sono contrattate con un salario per dedicarsi alla loro cura?

29) nel personale scientifico del paese ci sono più donne che uomini?

30) anche tra i professionisti sono più numerose le donne che gli uomini?

31) anche nella quantità di personale tecnico sono più numerose le donne che gli uomini?

32) tutti questi benefici sono a pari condizioni per tutti gli abitanti senza distinzione di sesso, di età, religione, etnia, di orientamento politico ed attività sociale?

33) causa del blocco economico USA contro Cuba, è stato vietato all’isola caraibica di allacciarsi alla rete internet ad alta velocità e che per garantire la connessione il governo deve ricorrere a costosissimi satelliti? Che grazie alla collaborazione con il Venezuela si sta montando un cavo sottomarino che consentirà a Cuba finalmente una connessione più economica, veloce e diffusa?

34) la rivoluzione combatte il fenomeno del maschilismo e i pregiudizi contro l’omosessualità a tal punto che le operazioni per il cambiamento del sesso sono riconosciute ufficialmente e gratuite come tutti gli altri interventi sanitari?

Autore:Circolo Bolivariano “José Carlos Mariategui” - Napoli

contro la guerra sempre

oggi tutti si sono di nuovo ricordati che il nostro paese è in guerra

giusto per ricordare a chi la chiama missione di pace, ebbene si i fucili degli italiani sono caricati a salve altrimenti non riusciamo a spiegarci l'insistenza di tale espressione, riportiamo l'articolo 11 della nostra costituzione:

L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

porgiamo il nostro cordoglio alle famiglie che hanno subito questo grave lutto e porgiamo tutto il nostro cordoglio alle famiglie dei civili che tutti i giorni muoiono senza che venga detta nemmeno una parola nei telegiornali e molto spesso vittime di fuoco "alleato".

4MORTI AL GIORNO SUL LAVORO NESSUNO DICE UN CAZZO 6MILITARI TUTTI IN LUTTO?


4 morti al giorno sul lavoro e nessuno dice un cazzo, muoiono 6 militari e tutti si dicono in lutto?

E' proprio vero, l'italia è il paese delle contraddizioni, un paese dove i morti sono suddivisi come nel campionato di calcio, ci sono le morti di serie A e di serie B


TANTO RISPETTO E CORDOGLIO PER LE FAMIGLIE DEI RAGAZZI CHE SONO CADUTI LA MANIFESTAZIONE DEL 19 SETTEMBRE PER LA LIBERTA D'INFORMAZIONE A ROMA E IL PRESIDIO A MILANO ANDAVANO FATTE


Ogni giorno 4 operai muoiono per 1300 1200 e forse anche meno per quelli il lutto non vale? Se morivano cadendo da un ponteggio o arsi vivi la manifestazione si manteneva ma siccome sono morti in Afghanistan ad "esportare democrazia" con uno stipendio di ben più alto di un'operaio al mese allora tutti a lutto.

Si chiamerebbe ipocrisia ma forse è semplicemente stupidità.

Afghanistan: "No a lacrime di coccodrillo: serve ritiro immediato"

Afghanistan - Venier: "No a lacrime di coccodrillo: serve ritiro immediato"

Ufficio Stampa PdCI

"Prima che cominci il solito diluvio di lacrime di coccodrillo per i soldati italiani morti a Kabul vogliamo ricordare a tutti che in guerra si muore. L'Italia in Afghanistan sta combattendo una guerra sporca. Speriamo che questa volta assiemre alle bare ritornino anche i vivi. Lo ripetiamo ancora una volta: serve il ritiro immediato". E' quanto afferma Jacopo Venier, della segreteria nazionale del PdCI.

(ANSA) - ROMA, 17 SET - E' di sei morti il bilancio provvisorio di un attentato avvenuto questa mattina a Kabul. Fra le vittime anche soldati italiani. La notizia e' confermata da fonti del ministero della Difesa. Testimoni oculari riferiscono che sui due lati della strada dove e' esploso l'ordigno case e negozi sono andati distrutti. L'esplosione ha colpito almeno due mezzi militari italiani.

Rai - Venier: "La Corte dei Conti indaghi su denunce Rizzo Nervo"

Rai - Venier: "La Corte dei Conti indaghi su denunce Rizzo Nervo"

Ufficio Stampa PdCI

"Le pertinenti denunce del consigliere di amministrazione Rai Nino Rizzo Nervo evidenziano gli enormi danni provocati alla Rai per favorire lo show di Berlusconi a 'Porta a Porta'. Qualcuno, molto probabilmente il direttore generale della Rai, dovrà rispondere non solo sul piano politico del calo degli ascolti e della pesantissima perdita di credibilità del servizio pubblico ma anche sul piano della responsabilità individuale, in quanto amministratore di un'azienda pubblica, dei danni economici conseguenti a quelle scelte. La Corte dei Conti deve aprire un'inchiesta per l'enorme danno economico arrecato all'azienda per la perdita di oltre 500mila euro di mancati introiti pubblicitari causati dagli spostamenti delle altre trasmissioni. Chi amministra la Rai non può tener conto solo degli ordini di Berlusconi. I soldi della Rai sono di tutti i cittadini italiani". E' quanto afferma Jacopo Venier, responsabile Comunciazione del PdCI.

RAI: RIZZO NERVO, 'PORTA A PORTA' COSTATO AD AZIENDA PERDITA CIRCA 500.000 EURO

Roma, 16 set. - (Adnkronos) - "Chi si assume adesso la responsabilita' dei mancati ricavi (poco meno di cinquecentomila euro) dovuti alla disdetta dei contratti da parte di importanti inserzionisti che avevano acquistato gli spot all'interno di 'Tutti pazzi per la tele' e di 'Ballaro'' e che non hanno accettato il cambio con 'Porta a Porta' e il film 'La caduta'?". Lo afferma il consigliere d'amministrazione della Rai Nino Rizzo Nervo intervenendo sullo speciale di 'Porta a porta' di ieri.

"Il premier fa 'cilecca' in tv: il potere gli sta sfuggendo tra le mani"

Rai, Berlusconi - Venier: "Il premier fa 'cilecca' in tv: il potere gli sta sfuggendo tra le mani"

Ufficio Stampa PdCI

“Nonostante la trasmissione cucita su misura, nonostante l’operazione ‘piazza pulita’ per tirargli la volata e nonostante la sua risaputa predilezione per la spettacolarizzazione, il presidente del Consiglio fa ‘cilecca’ in tv. Quei pochi che l’hanno visto dicono che Berlusconi, ieri sera, aveva perso il suo tradizionale sorriso da imbonitore per indossare la maschera, nervosa e ringhiante, di chi sa che il suo potere gli sta sfuggendo tra le mani”. E’ quanto afferma Jacopo Venier, responsabile Comunicazione del PdCI, a commento della puntata di Porta a Porta con il premier Silvio Berlusconi.

"Boicottare Raiset: si impone agli italiani la voce del padrone a reti unificate"

Rai - Venier: "Boicottare Raiset: si impone agli italiani la voce del padrone a reti unificate"

Ufficio Stampa PdCI

"Le case di Onna di Berlusconi sono come le paludi pontine di Mussolini. Ogni regime ha bisogno delle sue opere "per il popolo" da glorificare allora sui giornali oggi a 'Porta a Porta'. Bisogna boicottare Raiset a partire dal digitale terrestre con cui si impone agli italiani di comprare il decoder per ricevere la voce del padrone a reti unificate". E' quanto afferma Jacopo Venier, responsabile Comunicazione del PdCI.

Libri gratis...è ancora possibile!!

Continua anche quest'anno l'iniziativa della Federazione Giovanile dei Comunisti Italiani contro il caro libri e per una reale attuazione del diritto allo studio. Per il terzo anno consecutivo quindi la giovanile del PdCI fornirà fino ad “esaurimento scorte” libri di testo per le scuole medie e superiori a tutti gli studenti e le famiglie che ne facciano richiesta, A TITOLO COMPLETAMENTE GRATUITO! L'iniziativa si regge sulla solidarietà di compagni, cittadini e semplici studenti che hanno deciso di evitare facili guadagni con la vendita dell'usato, preferendo una via solidale e auto-organizzata che ha permesso e permetterà risparmi sulla spesa per i libri di testo a molte famiglie. Troppo facile rivendere i libri usati, seppur a metà prezzo, poiché in fondo rappresenta comunque lucrare sui bisogni e i diritti dei cittadini, avendo sempre e comunque un ricavo economico. Per noi della FGCI, giovani e comunisti, invece l'economia è subordinata ai bisogni e diritti delle persone, per questo i nostri testi vengono consegnati gratuitamente con la formula del comodato d'uso. A tal fine abbiamo allestito un'apposita libreria nella sede provinciale del PdCI, in via Paolo Pellicano n21/b, sopra Piazza Castello, dove è già possibile venire e cercare i propri testi. Resta sempre vivo anche l'invito a tutti coloro che vogliano accoglierlo a contribuire all'iniziativa donando i propri testi, ormai in disuso.In conclusione comunichiamo quindi l'apertura ufficiale della nostra libreria dell' usato gratuito, nella nostra sede in via P. Pellicano. Saremo a disposizione di studenti e famiglie fino alla fine di settembre, il pomeriggio dalle 15:30 alle 19:00, dal lunedì al venerdì. Consigliamo comunque un preventivo contatto telefonico o via mail, anche per controllare ed eventualmente prenotare i propri testi, ai contatti: 320-3715513 (Luca) – 380-2568553 (Giovanni) e lucalombardi1@hotmail.it.Siamo coscienti che le politiche degli ultimi anni tendono nella direzione opposta, ovvero alla privatizzazione del processo formativo e al progressivo smantellamento dello studio come diritto. Noi siamo e restiamo convinti invece che la scuola debba essere il primo riferimento per l'evoluzione sociale ed economica di un paese e che lo studio si prefiguri come diritto e non con servizio ed in quanto tale necessita di ogni sforzo per renderlo realmente ed effettivamente attuato. Nel nostro piccolo cerchiamo di dare il nostro contributo, non solo materialmente, ma speriamo anche che la nostra iniziativa possa fungere da stimolo per le coscienze stanche,disilluse e disinteressate di una parte della nostra città. Un modo concreto e fattivo per dire che comunque, si può cambiare.

Federazione Giovanile dei Comunisti Italiani (FGCI) di Reggio Calabria.

mercoledì 9 settembre 2009

O.d.g. presentato in consiglio comunale sui lavoratori della soft 4 web di Vibo Valentia

L' o.d.g. è stato firmato da tutto il consiglio comunale e votato all'unanimità dei presenti
presentato dal capogruppo dei Verdi in consiglio comunale Luciano Vita
il secondo firmatario è stato il nostro consigliere comunale Giuseppe Condoleo


Da venerdì 4 settembre 2009, i lavoratori dell’azienda Soft 4 Web di Vibo Valentia sono in sciopero a causa del mancato pagamento degli stipendi. E’ da lungo tempo, infatti, che i dipendenti denunciano retribuzioni a singhiozzo, la mancata corresponsione delle mensilità ed una grave situazione di disagio per via del mancato rispetto dei diritti sindacali e contrattuali. Anche i rappresentanti sindacali si mostrano preoccupati per l’attuale situazione critica, che, innestandosi in una più generale crisi economica e finanziaria di carattere nazionale, rischia di ripercuotersi negativamente anche sul nostro territorio. Considerato, inoltre, che tale azienda, operante nel settore delle telecomunicazioni del gruppo Multivoice/Phonemedia, ha ottenuto la concessione di incentivi alle imprese per l’incremento occupazionale e la formazione, attraverso i fondi del Por Calabria, il Consiglio Comunale di Vibo Valentia si impegna a portare a conoscenza della Regione Calabria tale situazione, al fine di ottenere una positiva risoluzione della vertenza in atto, nel più breve tempo possibile, anche attraverso il rispetto degli impegni contrattuali dell’azienda con i propri dipendenti

domenica 6 settembre 2009

comunicato sulla prima serata di festa

Venerdì 4 settembre si è svolta la prima serata della prima festa provinciale de “La Rinascita” del partito dei comunisti italiani.

Ampia è stata la partecipazione a questa prima serata di festa.

Tutti gli ospiti sono stati presenti ai 2 dibattiti organizzati con una foltissima presenza di pubblico che ascoltava interessato ai temi trattati e che si divertiva subito dopo al concerto del gruppo giovanile Jungle Tribe.

I lavori sono stati aperti dal coordinatore cittadino del PdCI Nicola Iozzo che ha salutato il pubblico presente e ringraziato quanti erano presenti, tutti quelli che si sono adoperati alla riuscita della festa e tutti gli ospiti che hanno dato la disponibilità spiegando come mai si è scelta piazza municipio e ricordando come si svolgeranno questi 2 giorni di festa che saranno chiusi dal segretario nazionale Oliviero Diliberto.

Subito dopo il dibattito moderato dal dirigente cittadino del PdCI Benedetti Filippo “Dalla raccolta differenziata agli inceneritori” al quale sono intervenuti l’assessore Insardà e L’ingegnere meccanico Vito Garito, un amministratore ed un tecnico, che nello spiegare le ragioni della giustezza della differenziata il primo e la inutilità dell’inceneritore/ termovalorizzatore il secondo, hanno concluso sostenendo come la differenziata vada comunque potenziata ed allargata come raggio d’azione, per una serie di motivi, il risparmio economico del comune e di conseguenza dei cittadini, il rispetto dell’ambiente, il futuro più vivibile ai nostri figli, ed anche come con il maggior uso della differenziata ed il minore uso della raccolta classica dei rifiuti si possa togliere una buona fetta del business alle ‘ndrine locali. Due spunti molto interessanti sono stati dati da Insardà sulla politica del proprio assessorato, il primo è stato la contrarietà ad un altro termovalorizzatore, dopo quello di Gioia, in Calabria, anche se in questo caso il tavolo si allarga essendo competenza della regione Calabria, e la propria contrarietà alla gestione di quel famoso protocollo d’intesa di qualche mese addietro tra provincia ed Italcementi che avrebbe visto quest’ultima azienda impegnata come inceneritore. L’ingegnere Garito si è soffermato oltre che sul lato tecnico, anche su quello più semplice dell’educazione civica, sottolineando il fatto della bontà della differenziata e portando alcuni esempi del proprio percorso formativo e lavorativo in Germania ed a Napoli.

Subito dopo questo primo dibattito si è tenuto un intermezzo musicale e dopo pochi minuti è cominciato il secondo dibattito incentrato sulla politica regionale, sul lavoro, sui problemi ambientali e sulla politica del territorio. Sono intervenuti l’assessore regionale e segretario regionale del PdCI Michelangelo Tripodi, l’assessore regionale Silvio Greco, l’assessore regionale Luigi Incarnato e il segretario regionale della CGIL Sergio Genco, il dibattito è stato moderato dal compagno del coordinamento provinciale Domenico Santoro.

Ci sono stati anche interventi dal pubblico che i loro spunti di riflessione hanno contribuito a rendere ancora più ricco il dibattito.

La serata è stata conclusa dal gruppo giovanile Jungle Tribe che con la sua musica ha intrattenuto piazza municipio fino a ora tarda.

giovedì 3 settembre 2009

programma della nostra festa

Il 4 e il 5 settembre si terrà la prima festa provinciale de “La Rinascita” a Vibo Valentia in piazza municipio.
La scelta del luogo non è casuale.
Abbiamo scelto la piazza più centrale di Vibo Valentia per far arrivare la nostra voce a più gente possibile perché da troppo tempo determinati temi si affrontano al chiuso delle sedi di partito e lontano dai diretti interessati ovvero i cittadini oppure quando si affrontano certi temi lo si fa lontano dai cittadini e in posti difficilmente raggiungibili.
Vogliamo rimettere la politica in primo piano come argomento centrale e preponderante della gente.
Vogliamo che la gente parli di nuovo e si occupi di politica in prima persona.
In 2 giorni di festa saranno molti gli argomenti che tratteremo. Abbiamo organizzato 4 dibattiti e 3 concerti con gruppi di vario genere, dal folk al rock passando per jazz e musica popolare, in piu ci saranno molti stand espositivi di vario genere, gadget del nostro partito, libri non solo di politica, cd musicali, quadri, gastronomia e tanto altro. Presenti molte associazioni locali e nazionali come CGIL, Emergency, Amnesty International, Commercio equo e solidale, “nuju” e altri. Insomma una festa non solo politica ma con tanta cultura e divertimento. L’appello che lanciamo a tutti i cittadini è di partecipare, non solo per il dibattito ma anche per la musica la gastronomia e per il significato piu importante, la festa del PdCI sarà una festa aperta a tutti dove tutti possono partecipare e divertirsi.

Di seguito il programma:
VENERDI 4 Settembre
ore 17.00: Apertura a base di musica
ore 17.50: Saluto del Coordinatore cittadino del PdCI Nicola Iozzo
ore 18.00: Dibattito “Dalla raccolta differenziata agli inceneritori” intervengono
- Enzo Insardà assessore all’ambiente al comune di Vibo Valentia
- Vito Garito ingegnere meccanico
- Filippo Benedetti coordinamento cittadino PdCI
ore 18.50: intermezzo musicale col gruppo giovanile “PANALIVI”
ore 20.00: Dibattito “Regione , Territorio e Politica” intervengono
- Michelangelo Tripodi Ass.re alle politiche del territorio della reg. Calabria
- Luigi Incarnato Ass.re alle infrastrutture ed ai LL.PP. della reg. Calabria
- Silvestro Greco Ass.re all’ambiente della reg.Calabria
- Sergio Genco Segretario Generale CGIL Calabria
modera Domenico Santoro coordinamento prov. PdCI
ore 21.30: Concerto del gruppo “JUNGLE TRIBE”

Sabato 5 Settembre
ore 17.00: (ri)Apertura a base di musica
ore 18.00: Dibattito “alternativa vibonese: LAVORI IN CORSO”
intervengono Franco Sammarco sindaco del comune di Vibo Valentia, Lele Suppa segretario fed. Verdi, Sergio Barbuto coordinatore cittadino IdV, Pino Tassi coordinamento reg. SD, Alfredo Federici
coordinamento cittadino PdCI, Nicola Iozzo Coordinatore cittadino PdCI
ore 18.30: Intermezzo Musicale
ore 20.00: Dibattito “pane, sicurezza e lavoro” intervengono
- Dante de Angelis macchinista trenitalia RLS
- Michelangelo Tripodi Segretario regionale PdCI Calabria
- Stefano D’Apa Coordinatore provinciale PdCI Vibo Valentia
interviene e conclude
Oliviero Diliberto Segretario nazionale Partito dei Comunisti Italiani

ore 22.00: Concerto di musica popolare con “LA QUARTARA”.

mercoledì 2 settembre 2009

Comunicato contro tagli Gelmini e contraddizioni Nucera

COMUNICATO STAMPA

Sono pienamente solidale con tutto il personale scolastico (docenti,
personale ATA, collaboratori scolastici, ecc.) e con le famiglie reggine che sono stati così pesantemente colpiti dai tagli sciagurati del ministro Gelmini e del governo di centrodestra Pdl-Lega.
Quello che nei mesi passati avevano purtroppo previsto si sta puntualmente verificando con le operazioni preliminari che sono propedeutiche all’avvio del nuovo anno scolastico 2009-2010.
I tagli di cui si parla, per il solo personale ATA, faranno perdere
quest’anno a Reggio e provincia oltre 500 posti di lavoro, in particolare circa 350 sono i collaboratori scolastici che non avranno il rinnovo dell’incarico.
Quello che sta succedendo è il frutto delle scellerate scelte politiche del centrodestra che vuole diminuire sempre più il sacrosanto diritto allo studio ed all’istruzione pubblica, a tutto vantaggio della scuola privata.
Ricordo che come comunisti italiani nell’autunno dell’anno scorso siamo scesi in piazza insieme a sindacati, insegnanti e studenti non solo in Calabria, ma anche a Roma, per protestare contro la riforma Gelmini.
Noi sì che siamo coerentemente parte di quello schieramento di sinistra, che si è battuto da subito per la difesa della scuola pubblica, il mantenimento delle autonomie scolastiche e i relativi livelli occupazionali.
La stessa cosa non si può dire per chi non si è mai visto nelle battaglie contro il decreto Gelmini, ed oggi, invece, senza alcun pudore, come incredibilmente fa il consigliere regionale del PDL Giovanni Nucera, tenta addirittura di cavalcare la tigre della protesta e del dissenso.
Certo avremmo voluto vedere il consigliere regionale Nucera, quando siamo scesi nelle piazze a Roma e in Calabria contro il decreto Gelmini ma lì non c’era.
Così come sarebbe stato molto meglio se, a suo tempo, il consigliere Nucera del PDL si fosse unito alla Giunta Regionale della Calabria che si è opposta con determinazione alla riforma Gelmini giungendo perfino a proporre un ricorso alla Corte Costituzionale contro il provvedimento del centrodestra.
Ed ancora il consigliere Nucera invece di attaccare la Regione per
responsabilità che non le appartengono, dovrebbe pensare ai danni che ha provocato il centrodestra di cui fa parte.
Ci auguriamo che il consigliere regionale del PDL tragga le necessarie conseguenze e prenda le distanze dal PDL e dal governo di centrodestra che ha provocato il disastro nella scuola italiana, calabrese e reggina.
E’ questo il minimo che dovrebbe fare per dare coerenza ad una presenza politica che, altrimenti, diventa espressione di un’operazione demagogica, populista e strumentale che si prende beffa del disagio e del dramma di centinaia di lavoratori gettati sulla strada dal governo Berlusconi.
Solo in clima di confusione totale può avvenire quello che in modo così sconcertante sta accadendo a Reggio Calabria, e cioè che un consigliere regionale del PDL tenti di ergersi a paladino della protesta dei precari della scuola, la cui drammatica condizione è stata provocata dalle scelte dello schieramento politico e del governo sostenuto, fino a prova contraria, da quello stesso consigliere regionale e che hanno prodotto la sconsiderata riforma della scuola targata ministro Gelmini, governo Berlusconi e maggioranza di centrodestra.

Reggio Calabria, 27.8.2009

IL SEGRETARIO
REGIONALE DEL PdCI CALABRIA
MICHELANGELO TRIPODI

COMUNICATO STAMPA situazione regionale

In una riunione congiunta i Partiti della Sinistra Calabrese: PdCI, Partito Socialista e PRC, hanno fatto il punto sulla situazione politica attuale anche in vista delle prossime elezioni Regionali, alla luce dell’aspro scontro politico che sta avvenendo nel PD Calabrese.

Tale situazione travalica una normale dialettica congressuale compromettendo le prospettive future delle alleanze del centro sinistra in Calabria.

Infatti, gli argomenti e i temi di questa discussione evidenziano un
atteggiamento irresponsabile le cui pesanti conseguenze si flettano
negativamente su tutta la coalizione ed in particolare nei confronti dei partiti della sinistra i quali in questi anni hanno dimostrato un alto senso di responsabilità.

Non si può dire la stessa cosa del PD Calabrese oggi e di DS e Margherita prima che si sono caratterizzati con azioni destabilizzanti anche attraverso le diverse crisi politiche, non sempre provocate da ragioni nobili, che si sono registrate durante le legislatura.

Non è più tollerabile assistere quotidianamente ad uno spettacolo così penoso che inevitabilmente, così facendo, porta il centro sinistra alla sconfitta.

Noi al contrario riteniamo che, a distanza di 7 mesi dal voto, sarebbe opportuno combattere la demonizzazione che c’è in atto, valorizzare il lavoro positivo prodotto dal Governo Regionale, respingendo ogni forma di strumentalizzazione tesa, invece, a sminuirlo e riaprire una discussione tra gli alleati del centro sinistra che, recuperando una centralità dei partiti, bandendo ogni personalismo, stabilendo regole certe anche per il rispetto di
una pari dignità.

Il presupposto che il centro sinistra, rinnovato nei contenuti e nei metodi, si possa riproporre per chiedere agli elettori Calabresi un nuovo mandato per il Governo della Regione, non può che essere l’immediata apertura di un confronto teso a recuperare, in tutte le sue articolazioni, il quadro delle forze politiche e sociali, a partire dalla necessaria ricomposizione, su nuove basi, di tutte le forze che sono collocate nel campo del centro sinistra.

Infine PdCI, Partito Socialista e PRC ritengono delittuoso attendere le conclusioni del Congresso del PD e quindi respingono tutti gli atteggiamenti tesi a rinviare una discussione con il proposito di farci ritrovare di fronte al fatto compiuto e sicuramente più deboli.

Lamezia, 27.08.2009

PDCI – PS – PRC

Federazioni Regionali

Tripodi, La Riforma Gelmini va cancellata

COMUNICATO STAMPA


“E’ un giorno amaro quello che si consuma oggi per docenti, personale Ata, personale scolastico e famiglie così pesantemente colpito dai tagli sciagurati del ministro Gelmini e del governo di centrodestra Pdl-Lega". E' quanto afferma, in una nota, il segretario regionale del PdCI, Michelangelo Tripodi, in occasione dell’avvio dell’anno scolastico 2009-2010. “Un anno che passerà alla storia per quanti il lavoro ce lo avevano e ora non ce l’hanno più – spiega Tripodi -. Basti pensare che nella sola Reggio e provincia i tagli di cui si parla, tagliano per il solo personale Ata oltre 500 posti di lavoro, in particolare circa 350 sono i collaboratori scolastici che non hanno più il rinnovo dell'incarico, e per il personale docente si parla di circa mille posti di lavoro che sono venuti a mancare”. “Tagli prosegue Tripodi – che interesseranno essenzialmente il personale precario. Un lavoratore Ata su tre, infatti, è annualmente richiamato in servizio a settembre, dopo la scadenza del contratto avvenuta a termine dell’anno scolastico precedente. Lavoratori, intere famiglie senza più un reddito, che devono ringraziare le scellerate scelte politiche del centrodestra che vuole diminuire sempre più il sacrosanto diritto allo studio ed all'istruzione pubblica, a tutto vantaggio della scuola privata". “Dati impressionanti – afferma ancora il segretario regionale del PdCI - effetto del progressivo contingentamento del personale docente e non docente che prevede solo per questo anno il taglio di circa 43 mila insegnati e di circa 15 mila posti di personale ausiliario”. E ad essere maggiormente colpito da questa politica scellerata è nuovamente il Sud e la Calabria in particolare dove saranno 2700 docenti e circa 700 tra collaboratori scolastici e personale Ata che perderà il posto di lavoro a seguito dei tagli del Governo Berlusconi”. “Come giustamente sostengono i sindacati – ribadisce Tripodi - le conseguenze del piano di riduzione saranno gravissime, sia per quanto riguarda la perdita di posti di lavoro, sia relativamente al funzionamento delle amministrazioni scolastiche e sia relativamente all’abbassamento della qualità del servizio scolastico. Meno lavoro, quindi, meno diritto all’istruzione e allo studio”. “E’ necessario quindi – conclude Tripodi – che il fronte della protesta e delle contestazioni contro i tagli agli organici dei docenti e del personale ATA si allarghi ulteriormente. “Appare ormai indispensabile mettere i discussione i nefasti provvedimenti del Governo ed in particolare si rende necessario cancellare la riforma Gelmini che tanti guasti e tanti drammi sta provocando nella scuola italiana, calabrese e reggina”. “Come Comunisti Italiani, nel ribadire tutta la vicinanza e la solidarietà al personale scolastico, a famiglie e studenti, saremo come sempre pronti a scendere in piazza per rivendicare il diritto al lavoro e all’istruzione pubblica che il governo Berlusconi sta letteralmente smantellando ed invitiamo tutti a partecipare al dibattito sulla scuola che si terrà nei prossimi giorni all’interno della Festa Rossa del PdCI a Reggio Calabria”.


Reggio Calabria, 1 settembre 2009

Ufficio Stampa PdCI Calabria

giovedì 27 agosto 2009

1° festa provinciale de "La Rinascita"

il 4 e 5 settembre si terrà a piazza municipio a Vibo Valentia la prima festa provinciale de "La Rinascita".
numerosi saranno i dibattiti in soli 2 giorni di festa e numerosi saranno gli argomenti toccati nel corso delle varie discussioni politiche.
ma non ci sarà solamente la discussione, ad animare la serata ci saranno anche diversi gruppi giovanili locali che con la loro musica allieteranno le serate e dove saranno piazzati numerosi stand di gastronia, cultura e svago.
per motivi di riservatezza, visti precedenti pericolosi da parte di qualcuno che tra l'altro dice di essere comunista e che ha cercato di boicottare questa piccola festa di provincia, possiamo dire solamente che sabato 5 settembre sarà presente il segretario nazionale del PdCI Oliviero Diliberto.
nei prossimi giorni potremo finalmente svelare il nostro programma senza la paura che i nostri ospiti ricevano telefonate inopportune condite di falsità.
vogliamo rassicurare queste persone che la verità viene sempre a galla e non perderemo occasione per dire a tutti le cose come stanno così come abbiamo sempre fatto.

lunedì 3 agosto 2009

Provincia di Cosenza: una scelta incomprensibile

“Una scelta inconcepibile. Un’esclusione, quella del PdCI dalla nuova giunta provinciale di Cosenza, che non potrà non avere conseguenze sul piano politico”. A sostenerlo, in una nota, Michelangelo Tripodi, segretario regionale del PdCI. “ E' davvero incomprensibile la scelta compiuta dal Presidente della Provincia di Cosenza Oliverio che non ha avuto nemmeno la buona educazione di informare il nostro partito della gravissima decisione, che abbiamo appreso dalla stampa, di escludere il PdCI dalla Giunta Provinciale di Cosenza”.
“Vogliamo ricordare ad Oliverio che l’impegno e i voti dei Comunisti Italiani sono stati determinanti, assieme a quello delle altre liste escluse dalla giunta, per la vittoria del centrosinistra al ballottaggio. Il PD, partito a cui appartiene Oliverio, ha infatti ottenuto solo il 24% delle preferenze e senza il nostro determinante contributo la coalizione non avrebbe certo avuto un’affermazione così netta nei confronti del centrodestra”. “Un’esclusione che stona – aggiunge il segretario regionale del PdCI – considerando, inoltre, l’impegno profuso e il prezioso lavoro svolto dal nostro partito all’interno della precedente Giunta di centrosinistra di cui lo stesso Oliverio era presidente”. “E' bene ricordare come il Presidente Oliverio, prima e durante la campagna elettorale, abbia sempre sottolineato il valore della coalizione e delle alleanze, salvo poi dimenticarsi di tutto questo nella fase di composizione della giunta provinciale laddove ad un partito in chiaro declino e fortemente litigioso al proprio interno come il PD si decide di affidare incredibilmente la quasi totalità della rappresentanza della giunta provinciale di Cosenza”.
“Quella di Oliverio – continua il segretario regionale del PdCI - è quindi una scelta grave, ingiustificata, scorretta, che mortifica il nostro impegno e nei confronti della quale esprimiamo un giudizio totalmente negativo. E' davvero incredibile, sottolinea Tripodi, che il Presidente Oliverio abbia ritenuto di fare carte false per dare il posto di Presidente del Consiglio Provinciale ad un esponente del Movimento per le Autonomie mentre contestualmente ritiene di scaricare una parte della coalizione escludendo i Comunisti Italiani dalla Giunta”. “Certo i posti e gli incarichi non mancano per gli esponenti del PD che fa ne fa incetta nell'ambito della giunta provinciale dove siedono 9 esponenti del Partito Democratico su 11 (Presidente, vice-Presidente e 7 assessori)”.
“Se questa è la logica politica che i bersaniani in salsa calabrese del PD intendono perseguire, conclude Tripodi, certamente tutto ciò rischia di avere un effetto dirompente sugli equilibri politici calabresi con il bel risultato ottenuto da Oliverio di rompere il centrosinistra alla vigilia delle elezioni regionali”.

3 agosto 2009

Ufficio Stampa PdCI Calabria

sabato 1 agosto 2009

L’8 agosto per dire no all’ennesima “mucca da mungere”. NOI CI SAREMO COME SEMPRE


Stanno costruendo il loro “Ponte” fatto di colate di cemento, speculazione, disprezzo per la democrazia. L`8 agosto i cittadini manifesteranno contro la devastazione ambientale e le "mucche da mungere" che trasferiscono denaro dai poveri ai ricchi. Chiederanno infrastrutture di prossimità ed il ri-orientamento della spesa pubblica. Diranno "no" al loro Ponte, sì ad un nuovo modello di Welfare.
Stanno andando avanti, stanno costruendo il loro “Ponte” fatto di colate di cemento, speculazione, disprezzo per la democrazia. I cittadini che scenderanno in piazza l’8 agosto a Messina non si opporranno semplicemente ad una singola opera, ma ad una concezione sbagliata, ad un modello perverso. La manifestazione organizzata dalla “Rete No Ponte” è il frutto di un lungo percorso costruito negli anni che ora si arricchisce di una precisa richiesta, ri-orientare la spesa pubblica allontanandola da grandi opere inutili, dannose e non volute verso la riqualificazione del territorio, a cominciare dalla messa in sicurezza anti-sismica, ed infrastrutture di prossimità, come il traghettamento pubblico dello Stretto.
Le adesioni di associazioni ambientaliste (WWF, Italia Nostra, Legambiente), quelle di partiti e soggetti politici (Sinistra e Libertà, Rifondazione comunista, Pdci, Plc, Bene Comune, Federazione anarchica siciliana, Unità Comunista), sindacati (Rdb, Cub, Cobas, Orsanavigazione), centri sociali (Cartella, Zetalab, ExKarcere, Ask, Auro), reti territoriali (Coordinamento catanese No G8, Cordinamento ibleo per la difesa dalle nocività), comitati cittadini (Giovani e Messina, Energia messinese), un’infinità di piccole e grandi realtà, tantissimi cittadini e non da ultimo le numerose presentazioni sul territorio del libro “Ponte sullo Stretto e mucche da mungere” sono i segnali inequivocabili di una consapevolezza che non si è mai sopita. Numerosi pullman arriveranno da Palermo, Ragusa, Siracusa, Catania, Reggio Calabria e Cosenza.

Nel corso degli anni si è passati senza pudore dall’esaltazione del mercato e dell’iniziativa privata ad un interventismo statale degno dell’IRI, finalizzato però al trasferimento di denaro dalle tasche dei cittadini (quella parte di cittadinanza che paga le tasse) ad un ristretto circolo di contractors ben legati alla politica. Il Ponte come i rifiuti, l’acqua privatizzata come l’economia di guerra sono le “mucche da mungere” che arricchiscono pochi speculatori ed aumentano la distanza tra ricchi e poveri, spesso con metodi autoritari.
Pietro Ciucci ha da pochi giorni aggiunto alla carica di presidente dell’Anas e della Società Stretto di Messina (di cui Anas è azionista con l’82%) l’incarico barocco di “Commissario Straordinario per il riavvio delle attività”, con il compito specifico di “rimuovere gli ostacoli” frapposti al Ponte. La formula è inquietante, anche perché più volte il governo ha minacciato “l’uso dell’esercito” contro quelle “minoranze” che oseranno opporsi all’avvio dei cantieri. Ma c’è anche l’aspetto economico, non meno preoccupante. In sessanta giorni, Ciucci dovrà “adeguare” i contratti stipulati con Impregilo (vincitrice di una gara dai contorni mai chiariti) e con “le società affidatarie dei servizi di controllo e verifica della progettazione definitiva ed esecutiva”.
Pur non essendoci ancora un progetto definitivo, la società Stretto di Messina potrà contare su un contributo di 1,3 miliardi di euro “in conto impianti”, ovvero soldi destinati all’acquisto di fattori produttivi “a lungo ciclo di utilizzo”. Soldi da spendere subito, e male. Secondo i ministri Matteoli e Tremonti, già alla fine dell’anno potranno essere avviati i “cantieri a terra”, cioè tutte quelle che opere pensate in vista del Ponte, ma altrettanto inutili e forse ancora più dannose del “mostro sullo Stretto”.
Un delirio di svincoli, raddoppi, gallerie, varianti e viadotti che dovranno collegare il casello del Ponte alle strade ed alla ferrovia della città, e raddoppiare le corsie in previsione di un aumento del traffico che non ci sarà. Già da sole, le opere correlate trasformeranno l’area dello Stretto in un immenso cantiere per un tempo indefinito. Nessuno crede ai sette anni promessi da Ciucci, basta vedere l’esempio dell’ammodernamento della Salerno – Reggio Calabria, gestito da Anas ed in parte da Impregilo, avviato nel 1990, costato 17 volte di più, perennemente “infiltrato” da tutti i clan di camorra e ‘ndrangheta presenti lungo il tracciato.
Intanto prosegue il “sacco edilizio” della città di Messina. E’ stato approvato il progetto per il Tirone, unico quartiere storico sopravvissuto al cataclisma del 1908. Un parcheggio sotterraneo da 1400 posti su 6 piani, l’ennesimo centro commerciale e tanti nuovi palazzi potrebbero eliminare l’ultimo residuo di centro storico. Le mura che hanno resistito alle scosse del grande terremoto rischiano cento anni dopo di crollare di fronte alla furia dei palazzinari e del partito del cemento.

lunedì 27 luglio 2009

Elenco degli incarichi I semestre 2008 per regioni, aggiornati al 20/01/2009 pubblicato sul sito della Funzione Pubblica

per vedere gli incarichi nella Regione Calabria collegarsi al link :

http://www.innovazionepa.gov.it/ministro/trasparenza/incarichi_2009/pdf_incarichi_2009/regioni/calabria.pdf

mercoledì 22 luglio 2009

Rapporto Svimez: cresce il divario nord-sud del paese con la colpevole responsabilità del Governo

“Un’Italia spaccata spaventosamente in due. Cresce sempre più il divario tra Centro-nord e Sud del paese con la colpevole responsabilità del Governo Berlusconi che non ha mantenuto nessuno degli impegni sbandierati in campagna elettorale”. A sostenerlo, in una nota, Michelangelo Tripodi, assessore regionale e segretario regionale del PdCI, commentando i dati relativi al rapporto Svimez 2009 sull’economia nel Mezzogiorno. “Dati allarmanti – spiega Tripodi – che indicano come la politica portata avanti dal Governo centrale sia completamente miope rispetto alle esigenze del Sud e proprio in questo periodo di grave crisi economica che, secondo quanto hanno riferito a più riprese esperti economisti, va fronteggiata investendo proprio sullo sviluppo del Mezzogiorno”. In base al rapporto Svimez – prosegue il segretario regionale del PdCI - il Pil delle regioni meridionali ha avuto un crollo del 1,1%, ma i dati più preoccupanti riguardano l'emigrazione. Negli ultimi 10 anni, infatti, le persone che hanno abbandonato il sud ammontano a 700.000 e bene ha fatto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a ribadire che deve crescere nelle istituzioni, così come nella società, la coscienza che il divario tra Nord e Sud deve essere corretto”. “I paesi del sud e della Calabria in particolare – afferma ancora Tripodi – si spopolano. Giovani e meno giovani, come successo nel dopoguerra, valige in mano, cercano fortuna al Centro-nord che attira e smista flussi al suo interno. Meno posti di lavoro dunque al Sud e soprattutto una carenza di domanda di figure professionali di livello medio-alto, con i laureati meridionali che, scartabellando il dati del rapporto Svimez, se scelgono di rimanere nei loro luoghi di origine non arrivano a 1.000 euro al mese, mentre il 63% di chi è partito dopo la laurea guadagna tra 1.000 e 1.500 euro e oltre il 16% più di 1.500 euro”. “Ci troviamo alle prese con uno squilibrio allarmante, senza precedenti – sottolinea il segretario regionale del PdCI – ad un divario pauroso in termini di dotazione di infrastrutture, di investimento in capitale umano, di rendimento delle amministrazioni pubbliche e di qualità dei servizi. Di fronte all’ennesima conferma della politica antimeridionalista del Governo frutto dei numerosi scippi perpetrati soprattutto in Calabria, iniziando dal biglietto da visita relativo alla cancellazione dei fondi ex Fintecna per coprire gli ammanchi derivanti dall’abolizione dell’Ici ai Comuni e a favore delle classi sociali con un elevato reddito personale e proseguendo poi con i Fondi per le aree sottoutilizzate (Fas) e il Fondo sociale europeo (Fse) dirottate in buona parte delle regioni economicamente più forti del paese”. “E’ un dato ormai appurato che per la prima volta nella storia della Repubblica – conclude Michelangelo Tripodi – un Governo viene e mette le mani in tasca al Mezzogiorno a beneficio delle aree più ricche del Paese, invece di programmare e di avviare investimenti con le disastrose conseguenze che il rapporto Svimez ha messo drammaticamente a nudo”.

(Ufficio Stampa PdCI Calabria)

contro il decreto "sicurezza"

Con l’approvazione del ddl 733, il decreto cosiddetto “sicurezza”, si è compiuto
un ulteriore passo verso la barbarie. Il disegno di legge introduce con le sue
norme un vero e proprio sistema di esclusione sociale, una sorta di apartheid, e
per questo non può che essere definito una legge razzista.
I diritti smettono di essere tali per diventare altro, nella migliore delle ipotesi
concessioni, e gli immigrati diventano oggetti in balia di ogni arbitrio. Sarà
infatti lo status di immigrato a determinare il godimento o meno del diritto.
In questo modo cittadini che vivono nello stesso Paese non saranno tutti uguali di
fronte alla legge né godranno delle stesse garanzie.
La Costituzione diventa così carta straccia.
L'intento persecutorio del Ddl è del tutto evidente e comporterà la conseguenza
per gli irregolari di non iscrivere a scuola e di non registrare all'anagrafe i propri
figli, di non rivolgersi al medico in caso di malattie. Il pubblico ufficiale
nell'esercizio delle sue funzioni sarebbe infatti costretto, con l'introduzione di
questo reato, a denunciarli.
In questo modo a vincere sarà l’illegalità e la clandestinità.
I Comunisti italiani non possono accettare tutto questo.
Lanciamo una campagna di controinformazione e chiediamo a tutti i democratici,
ai cittadini, agli uomini e donne di cultura, alle associazioni e ai partiti
antifascisti e schierati in difesa della Costituzione, di trovare intorno ad una
battaglia contro questa legge le ragioni di una unità in difesa del diritto e della
democrazia.
Appoggiamo e facciamo nostra l’iniziativa di disobbedienza civile dal titolo
“porte aperte”, lanciata dall’Arci, in cui i circoli della grande associazione
ricreativa nazionale ospiteranno i migranti sottraendoli alla persecuzione del
razzismo di Stato. Chiedendo ai nostri compagni di fare altrettanto con i nostri
circoli e le nostre sezioni. Ci impegniamo a promuovere nel prossimo mese di
settembre una mobilitazione diffusa nelle forme più unitarie possibili,
dialogando in primo luogo con le comunità di cittadini stranieri presenti nel
nostro Paese.

Il PRESIDENTE DELL’ANPI, RAIMONDO RICCI, SCRIVE A SCHIFANI E FINI

"Verità sulla giustizia mancata alle vittime (15.000 – 20.000) delle stragi nazifasciste ’43-’45: Senato e Camera esaminino le risultanze della Magistratura Militare e delle due Commissioni parlamentari di indagine e inchiesta concluse da ben 8 anni"

"(…) L’ANPI chiede che con ogni possibile sollecitudine il Senato della Repubblica e la Camera dei Deputati esaminino le risultanze alle quali sono pervenute nel 1999 il Consiglio della Magistratura Militare; nel 2001 la Commissione Giustizia della Camera in sede di indagine conoscitiva; nel 2006 la Commissione bicamerale d’Inchiesta sulle cause e sulle responsabilità del criminoso occultamento, nell’ "Armadio della Vergogna", dei 2274 fascicoli riguardanti le stragi risalenti agli anni ’43-’45. Quanto è accaduto, come sarà senz’altro noto, ha impedito ai magistrati militari di rendere giustizia per l’uccisione di migliaia di militari italiani, fatti prigionieri e poi fucilati dalle truppe naziste - oltreché di tanti civili, anziani, bambine e donne - contro ogni norma di umanità e di diritto internazionale, come in particolare è avvenuto nella drammatica vicenda di Cefalonia e Corfù.
VERITA’ E MEMORIA
L’Associazione che mi onoro di presiedere e rappresentare reputa urgente e necessario che si compia ogni sforzo per chiudere, con spirito di verità, senso dell’onor patrio e di solidarietà umana e civile questa oscura pagina di giustizia colpevolmente negata. (…) Una democrazia è forte quando il Paese dimostra, con coralità di intenti, la volontà, il coraggio e la capacità di fare i conti con le pagine, anche le più riprovevoli, della storia.
L’ANPI confida che (…) vengano esaminati i tre documenti già sopra indicati e Senato e Camera pervengano, con una propria mozione, a pertinenti valutazioni e a proposte dignitose, solenni e necessarie per chiudere una pagina così dolorosa della nostra storia a memoria delle tante vittime".

martedì 21 luglio 2009

La sfida alla n'drangheta a Vibo continua

Quella che è in atto a Vibo Valentia da qualche tempo è qualcosa che sembra richiamare i tempi recenti in cui c'era Ruperti . Ovvero una parte di Stato che si attiva per sconfiggere la parte negativa della sua componente ovvero quella mafiosa!
Le amministrazioni locali sono quelle maggiormente filtrabili dal sistema mafioso e quindi penetrabili. Ma colpendo alcuni ambiti di piccolo ma diffuso interesse ecco che si può giungere alla operazione accerchiamento. Ambiente, abusivismo, sottocultura sono alcuni degli ambiti che sono stati presi , giustamente di mira negli ultimi tempi dalla Procura della Repubblica con importanti operazioni di sequestro di interee aree, di controlli in aziende gestite dalle n'drine, sequestri di discariche...inteventi mirati sullo stato di diritto . E' una sifda importante che è stata lanciata a quella gente che ha massacrato la terra Calabra e Vibonese. Le loro bombe non spaventano. Eì chiaro che il non sviluppo di Vibo è una operazione voluta, perchè la mancanza di luoghi di aggregazione culturale, di discussione, di diffusione della informazione ecc è pericoloso per il sistema mafioso che ancora oggi spera di fare leva sulla ignoranza, che ahime in questa terra è ancora diffusa. I politici locali sono complici di ciò , come lo sono stati in passato, l'incapacità gestionale di una intera città è la prova vivente della volontà di fare arretrare ancora di più il progresso culturale di vibo valentia. Non mi sembra che siano allarmanti dallo spopolamento, anzi mi chiedo come sia possibile che a vibo si continui a costruire, ovviamente senza cognizione di causa, ma gli abitanti non aumentano? Perchè a Vibo tutte quelle banche? e' chiaro che qualcosa di marcio è presente nei politici che vengono mandati ad amministrare la città con il placet dei mafiosi... Ma arriveremo anche a voi prima o poi! I giovani che a vibo vogliono cambiare le sorti nefaste di questa terra ci sono ! e lotteranno anche con l'ausilio di tutti quelli che come me lavorano al nord! Perchè siamo tutti uniti per cambiare le sorti di Vibo e della Calabria!
Ora paventa la minaccia che la provincia di Vibo, come istituzione, verrà soppressa...quali benefici ha portato questo ente? tanto clientelismo sicuramente...e mali affari certamente. Ma state tranquilli la provincia non sparirà perchè si uniranno altri comuni a quelli di vibo , comuni con cui le famiglie mafiose locali sono alleate già da tempo...della provincia di reggio calabria...
Ma noi vigileremo e denunceremo tutto perchè la lotta continua!
Marco Barone

venerdì 10 luglio 2009

Incidenti Lavoro - Pagliarini: "Operaio muore sui binari. Ennesimo dramma nelle ferrovie mentre governo smantella Testo Unico su sicurezza"

Ufficio Stampa PdCI

"Un’altra volta ancora la tragedia quotidiana delle morti bianche si è abbattuta sul microcosmo delle Ferrovie, in tutta evidenza sempre più insicuro. E’ stata stroncata stamattina la vita di un operaio di 25 anni, colpevole soltanto di compiere il suo dovere lungo la massicciata sui binari nei pressi di Parma. Ironia della sorte stava lavorando su un cantiere dell’Alta Velocità, vale a dire quel settore che negli anni ha ottenuto ingenti risorse in precedenza destinate ai pendolari e, probabilmente, alla messa in sicurezza di linee periferiche e di convogli destinati al traffico locale o delle merci. Le cronache ci hanno raccontato per quanti minuti è rimasto interrotto il traffico ferroviario tra Milano e Bologna. Noi comunisti, che non dimentichiamo mai i disagi dei pendolari sacrificati sull’altare di chi utilizza il treno per fare business, aggiungiamo altre preoccupazioni, troppo spesso omesse: ci indigna sapere che il governo sta smantellando il Testo Unico sulla sicurezza varato poco più di un anno fa dal centrosinistra proprio mentre il dramma-infortuni si conferma come emergenza nazionale sempre più acuta, e ci lascia allibiti la leggerezza con cui l’amministratore delegato delle Ferrovie cerca, ogni volta che se ne presenta l’occasione, di sminuire la portata dei drammatici disservizi che circondano il traffico su rotaia e di enfatizzare i presunti successi di Trenitalia. Noi continueremo a denunciare da un lato quanto sta accadendo e dall’altro la scomparsa dall’agenda politica del tema della sicurezza sul lavoro". E' quanto afferma Gianni Pagliarini, responsabile Lavoro del PdCI.