mercoledì 5 dicembre 2007

sintesi di una scheda sulla prossima finanziaria

E’ difficile scrivere di finanziaria quando la Legge è appena stata discussa nel Parlamento ed è stata stravolta ogni giorno a colpi di emendamento, intese trasversali per guadagnare i favori e i voti di questa e quella lobby.
Uno sguardo alla cronaca recente, diremmo recentissima, ci aiuta a capire lo scenario surreale in cui avviene la discussione, basti pensare all’art 91, quello che stabilisce il tetto allo stipendio, oltre il quale non si può andare, di 270.000, euro ai manager pubblici. E udeur e diniani non vogliono alcun tetto, del resto se ricordiamo la buonuscita miliardaria di Dini per pochi anni di lavoro, capiamo come nel centro sinistra ci siano aree per le quali è più facile tagliare salari già di fame come quelli degli enti locali che intervenire per ridurre il numero dei consigli di amministrazione e il pagamento di managers di stato.
Ma la cronaca delle ultime ore ci riserva altre sorprese, l’aula parlamentare ha approvato un emendamento che prevede l'istituzione di un fondo per il risanamento degli edifici pubblici per eliminare i rischi per la salute derivanti dalla presenza di amianto, una decisione giusta ma dallo stanziamento ridicolo visto che molti edifici pubblici hanno amianto.
E che dire poi delle migliaia di lavoratori usurati per i quali non ci sarà alcun riconoscimento non solo in termini previdenziali ma sul piano della giustizia sociale perché negli ultimi anni le Finanziarie hanno innalzato la soglia per il riconoscimento delle pensione di anzianità e questa decisione suona come una beffa per lavoratori che presentano in molti casi tumori e malattie respiratorie di particolare gravità.
Detto questo, la Finanziaria 2008 avrebbe dovuto stanziare finanziamenti a sostegno del reddito, del lavoro dipendente, delle categorie più deboli. Alla luce dei primi riscontri crediamo che gli obiettivi non siano stati raggiunti ma soprattutto vogliamo ribadire che dentro il governo Prodi gli equilibri si spostano sempre più a favore dei settori moderati per i quali il lavoro pubblico va fortemente ridimensionato e per il quale l’importante è il rilancio dell’impresa la cui centralità si tramuta in defiscalizzazioni, detassazioni, aumento degli straordinari e dei carichi di lavoro.
Anche sotto l’aspetto della difesa della scuola e dell’università , il Governo non sta facendo molto, basti pensare agli atenei (guidati da docenti di sinistra o presunta tale) che hanno tagliatoi concorsi per ricercatore favorendo invece i concorsi per ordinari e associati, o pensare all’emendamento di Alleanza nazionale approvato poche ore fa a favore di un fondo di 40 milioni di euro all'anno al dottorato di ricerca.
Questo Governo ha regalato soldi al vaticano sotto forma di non pagamento dell’Ici ma tanti soldi sono stati regalati alle scuole private perché nei fatti depotenziando la scuola pubblica si favorisce solo l’offerta privata che è o a costi elevati e per pochi eletti o confessionale con la rinuncia dello Stato ad esercitare alcune sue prerogative che in campo educativo sociale e sanitario non dovrebbero essere demandate a terzi.
Questa Finanziaria parte da alcuni presupposti per noi in condivisibili perché la finanziaria in realtà era originariamente un documento contabile ma poi negli anni è diventato uno strumento snaturato di tagli allo stato sociale con richieste sempre più esose ai dipendenti pubblici e privati.

Questa Finanziaria poi recepirà l’accordo sul welfare e dovrà decidere in materia di aumenti contrattuali e rinnovi dei ccnl nel pubblico impiego. Già oggi sappiamo che l’intesa siglata da cgil cisl uil nella primavera scorsa è priva di copertura , si sottoscrivono intese sapendo che i soldi devono essere ancora trovati. Ma queste intese sono per altro siglate al ribasso e quindi l’obiettivo di salvaguardare il potere dia acquisto è stato miseramente fallito e con esso anche l’obiettivo 8presente nel programma di prodi) di rilanciare il lavoro pubblico(si fanno strada invece nuovi processi di privatizzazione) le finanziarie degli ultimi 10 anni hanno avuto un impatto forte sul pil, quest’ultima dovrebbe arrivare allo 0,70 quando quella di un anno fa era attestata al 3,2%
Ma ciò non significa che questa finanziaria porterà dei benefici, ci saranno meno tagli è vero ma non gli investimenti auspicati e necessari per salvaguardare il welfare e il potere di acquisto
La manovra 2008 in realtà non investe per lavoratori e sociale i soldi ricavati dal tesoretto e dalle maggiori entrate fisacali, la revisione dello scalone costa 1200 milioni di euro ma il protocollo su amianto e agricoltura solo 80 milioni mentre ci sono oltre 6350 milioni di euro di maggiore gettito fiscale
Gli stessi soldi destinati ai non autosufficienti sono una autentica miseria per non parlare poi delle minori spese ministeriali che alla fine si riversano per lo più sui lavoratori del settore accorpando uffici, tagliano contratti di natura precaria ma non incidendo sulle miliardarie consulenze esterne.

Ci sono poi spese maggiori per le imprese di guerra all’estero e un piano di finanziamento di nuove armi che giudichiamo particolarmente vergognoso perché questo governo assegna più soldi alle spese militari di quanto abbia fatto perfino quello guerrafondaio del centrodestra, un aumento alle spese militari dell’11% e il sovvenzionamento del G8 all’isola della Maddalena.

Se poi aggiungiamo che questa finanziaria avrebbe dovuto sanare con la stabilizzazione la situazione dei tanti precari, allora raggiungiamo l’apice della nostra indignazione
Non solo migliaia di precari sono scomparsi perché non hanno confermato i contratti, perché la stabilizzazione riguarda solo una parte esigua degli aventi diritto, ma ricordiamoci che i soldi stanziati per le stabilizzazioni (senza menzionare i meccanismi di stabilizzazione che nella maggioranza dei casi come gli enti locali sono macchinosi e discutibilissimi) non sono sufficienti e anzi si continua a precarizzare fette importanti di lavoro nella pubblica amministrazione. Lo steso discorso vale per alcuni interventi come quelli della casa dove poco o nulla si fa per i canoni agevolati e ancora una volta non si parla di requisizione delle case sfitte di proprietà pubblica o di grandi immobiliari, si annunciano i treni per i pendolari ma poi si tagliano alcuni rami secchi e quindi linee fuori dal business delle alte velocità, i soldi destinati ai nidi andranno per lo più alle strutture private quando per abbattere i costi degli stessi basterebbe trasformare i nidi da servizi a domanda individuale a servizi facenti parte della pubblica istruzione. Ultimo capitolo, quello delle rendite finanziarie, questo governo è ormai accertato che voglia tutelare le grandi rendite perché non parla di tassazione , si parla invece del ripristino di alcune grandi opere e come se non bastasse potrebbero arrivare alcuni fondi per lo sviluppo non delle energie pulite ma del nucleare
Di più non vogliamo dire, ci basta sottolineare tre soli fatti
1. Questa finanziaria non rappresenta alcuna svolta nella politica governativa, non attacca la rendita, non stabilizza tutti i precari di lungo corso, non obbliga i comuni e le asl alla stabilizzazione
2. Questa finanziaria aumenta le spese militari e alla fine premia gli equilibrismi delle lobby che rappresentano alcuni poteri forti a discapito delle vere priorità che questo paese ha. Ossia lavoro, giovani, ambienti e rilancio della competitività che certo non equivale ad aumento dei profitti dei grandi speculatori finanziari ed immobiliari.
3. questa finanziaria tramuta in legge l’accordo sul welfare che aumenta l’età pensionabile, chiude la porta ai lavoratori usuranti che saranno riconosciuti come tali solo compatibilmente con gli stanziamenti determinati dalla legge finanziaria (e quindi il 90% sarà escluso), precarizza il lavoro visto che non si cancella né si supera (per dirla alla Prodi) la legge 30.

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