sabato 23 gennaio 2010

Comunisti Uniti si riparte! Aderisci e diffondi!

Per aderire all’Appello scrivere a: adesioni@comunistiuniti.it

LETTERA APERTA
"Comuniste e comunisti cominciamo da noi 2.0"
www.comunistiuniti.it

Ci rivolgiamo a tutte le compagne ed i compagni comunisti ovunque collocati: nel PRC e nel PdCI; a tutto l’arcipelago comunista e anticapitalista; alla vasta diaspora dei “senza tessera” che ieri come oggi resistono all’attacco dei padroni sui posti di lavoro, sui tetti, nelle piazze, nelle occupazioni per il diritto al lavoro; nelle scuole e nelle università per l’accesso al sapere; nei territori dove si pratica il conflitto sociale per la difesa dell’ambiente. Attorno a questo patrimonio potenziale riteniamo necessaria e non più rimandabile una ricucitura unitaria di tutte le esperienze oggi in campo.

L’appello “Comuniste e comunisti cominciamo da noi”, che aveva dato vita all’esperienza di Comunisti Uniti, era stato pubblicato sui principali quotidiani nazionali il 17 aprile 2008, all’indomani della sconfitta elettorale dell’Arcobaleno, che per la prima volta aveva cancellato la presenza dei comunisti nel parlamento italiano. Per tutti noi non si trattava di una semplice flessione di consenso delle forze comuniste ma di una profonda lacerazione con quel piccolo blocco sociale che si era faticosamente coagulato in quasi 20 anni. Di tutto questo l’appello prendeva consapevolezza, cercando di riaprire una stagione di ricomposizione organizzativa dei comunisti e di riconquista del loro ruolo autonomo nel conflitto di classe, indicando la strada verso un Partito degno di questo nome. Non a caso raccolse in poco tempo migliaia di firme e fece discutere nel variegato popolo della sinistra, fin dentro i congressi dei due partiti e anche oltre.

Decisivo era stato il bilancio dell’esperienza fallimentare del governo di centrosinistra, che aveva tradito tutte le aspettative popolari. Così come era stata evidente l’incapacità e impossibilità della galassia delle altre organizzazioni comuniste di costruire una strada alternativa credibile e riconoscibile a livello di massa. Sin d’allora ci siamo resi conto che assistevamo all’irrazionale frantumazione delle forze comuniste, divise in due fragili partiti e in una vasta costellazione di organizzazioni e gruppi. Il tentativo di mettere in campo una lista comunista unitaria e alternativa al bipolarismo e al PD alle elezioni europee è stato però deludente: si è cercato semplicemente di conservare una presenza istituzionale, costruendo una lista con basi politiche troppo contraddittorie e con troppi elementi di continuità con il bertinottismo. Tutto ciò ha impedito di invertire quella deriva ideologica e materiale – pensiamo al venir meno della democrazia interna, alla questione morale e ai processi di cooptazione sistematica dei gruppi dirigenti, alla separatezza istituzionale – che è una parte rilevante del problema che abbiamo davanti.

Di fronte all’acuirsi della grave crisi economica in atto, la vecchia e nuova classe lavoratrice ha chiesto risposte concrete che non sono mai arrivate ed è perciò precipitata in un grave senso di smarrimento, rifugiandosi nell’astensione, nell’antipolitica o disperdendo il proprio voto. Perché è avvenuto tutto questo? Riteniamo che la rappresentanza coerente delle classi subalterne e del loro punto di vista nel conflitto politico-sociale sia oggi in contraddizione con l’assunzione di responsabilità di governo da parte dei comunisti o con alleanze strutturalmente subordinate alle forze moderate. Per resistere, riconquistare credibilità e accrescere le nostre forze, perciò, è necessario uscire dalla logica del “meno peggio” e fornire un’alternativa politica praticabile.

Al di là delle dichiarazioni di intenti iniziali, la Federazione della Sinistra non sembra poter rispondere a queste esigenze. La poiché elude la questione dell’unità dei comunisti e si presenta come un soggetto politico moderato genericamente “di sinistra”, che ricorda nel suo statuto l’Arcobaleno e “apre” non per caso a Sinistra e Libertà, come se i congressi del 2008 non ci fossero stati. Ancora una volta, la Federazione pensa se stessa come la gamba sinistra delle alleanze del PD, in un quadro che si è nel frattempo spostato ancora più a destra e con l’Udc a svolgere il ruolo dell’ex-Margherita.

Ci rivolgiamo anche oggi a tutte le comuniste e i comunisti ovunque collocati e agli attivisti dei movimenti di lotta perché riteniamo che le ragioni di quelle compagne e di quei compagni che si sono spesi con energia nel progetto Comunisti Uniti siano ancora attuali. Per evitare la ripetizione degli errori del passato è necessario però reagire in fretta e sollecitare autonomamente un processo di ricostruzione. Di fronte all’attacco reazionario che stiamo vivendo in questa crisi del capitalismo abbiamo bisogno di rilanciare al più presto il ruolo dei comunisti come cuore dell’opposizione di classe alle ristrutturazioni padronali e alle politiche antipopolari e antidemocratiche del governo di centrodestra oggi e di qualsiasi governo le sostenga domani.

Non cerchiamo scorciatoie organizzativistiche e rifiutiamo la contrapposizione “tutti fuori” o “tutti dentro” il PRC e il PdCI.

Crediamo però che sia urgente costruire un cambiamento di rotta, a partire dall’apertura di sedi di dibattito e di iniziativa e dai loro meccanismi di funzionamento. Non chiediamo perciò a nessuno di uscire da questi partiti o da altre organizzazioni, coordinamenti o federazioni ma ci rivolgiamo a tutti i comunisti e alle comuniste per costruire insieme un collegamento dal basso sui territori, prendendo consapevolezza che quanto oggi esiste non è sufficiente per rilanciare il nostro ruolo e per ricostruire un’organizzazione unitaria ed efficace. Servono intenti comuni e piattaforme condivise da cui ripartire e su cui organizzarci: di fronte alla crisi, abbiamo bisogno di costruire una strada per un’alternativa di sistema e non di mero “governo” delle cose presenti. Per questo compito immane non serve allora un ennesimo partitino ma è necessario andare tutti insieme verso la ricostruzione di un solo Partito, che sia Comunista, radicato nella società ed efficace nella lotta politica.

Coscienti delle difficoltà di questa fase ci rivolgiamo in primo luogo ai quadri e ai militanti più consapevoli. Questi, forti della propria esperienza, possono iniziare a costruire nei propri territori un lavoro che raccolga sin d’ora in un progetto locale le energie disperse dell’arcipelago comunista dentro e fuori PRC e PdCI. Dei coordinamenti e gruppi di lavoro che, organizzandosi e articolandosi sul piano nazionale, potranno rappresentare un bacino di partenza che sostenga il progetto strategico dell’unità dei comunisti. Dobbiamo favorire insieme le condizioni di una resistenza di massa alla crisi che i padroni vogliono far pagare ai lavoratori salariati e alle fasce popolari.

Dobbiamo essere presenti nelle contraddizioni di un meccanismo sociale e politico che è diventato strutturalmente incapace di redistribuire lavoro e reddito. Un meccanismo che espelle forza-lavoro e deteriora ulteriormente le già gravi condizioni di sfruttamento di quella occupata. Che produce costantemente nuove sacche di esclusione e discriminazione all’interno degli Stati nazionali (la questione del lavoro precario, quella del lavoro immigrato e di una guerra tra poveri che rischia di diventare guerra razziale, la nuova questione meridionale come questione nazionale, il secessionismo…) così come tra gli Stati e tra le grandi aree geopolitiche del globo. Che aumenta le politiche guerrafondaie e le spese militari. La rappresentazione dei bisogni sociali e culturali delle classi sfruttate, senza alcuna distinzione di sesso e di nazionalità, dovrà essere al centro di una strategia e di un programma minimo condiviso basato su una piattaforma anticapitalista (per la difesa del salario e dei posti di lavoro, contro la precarietà e per la democrazia sindacale) e antimperialista (contro le basi militari e le guerre imperialiste, per il ritiro delle truppe, a fianco della resistenza dei popoli oppressi e dei Paesi che resistono all’egemonismo americano). Un rinnovato progetto rivoluzionario per mettere insieme le nostre forze ed affrontare insieme un nuovo ciclo di resistenza, che ridia voce e motivazioni a chi è oppresso dalle difficoltà economiche e dal capitalismo.

Per costruire una concreta opposizione politica alla crisi del capitalismo, riteniamo, serve una linea fortemente alternativa a quella sino a questo momento praticata: una linea che rompa la subalternità strutturale nei confronti della sinistra moderata e che si liberi di quel politicismo che si è dimostrato incapace sia di rappresentare l’esigenza di liberazione dallo sfruttamento, sia di ottenere risultati concreti.

Con questa nostra lettera intendiamo perciò rilanciare il progetto dei Comunisti Uniti per dotarci di uno strumento efficace nella lotta di classe e per il superamento della frammentazione. Costruiremo i Comunisti Uniti come un luogo di dibattito e di iniziativa politica condivisa, una Casa Comune che abbia una sua autonomia di analisi e di proposta e sia capace di parlare a tutti i comunisti e alle comuniste indipendentemente dalla loro collocazione. Come un movimento trasversale, i Comunisti Uniti comprenderanno allo stesso titolo compagni del PRC, del PdCI, delle altre organizzazioni e quelli privi di appartenenza, sforzandosi di unire tutti quei compagni che, anche da prospettive diverse, si riconoscano in alcune semplici priorità:


1) la necessità di attivare un percorso di ricostruzione che unisca le forze dei comunisti in Italia;

2) la consapevolezza che l’unità comunista è indispensabile ma non è nulla se non si coniuga con una rigorosa autonomia culturale e politica, autonomia che in questa fase significa priorità del conflitto politico-sociale, della sua coerente organizzazione e rappresentanza per l’opposizione allo stato di cose presente;

3) la volontà di non circoscrivere questo processo ai soli partiti organizzati ma di innescare una partecipazione più ampia che riconosca a tutti i singoli compagni pari dignità.

Gli spazi politici istituzionali in senso stretto sembrano oggi schiacciati dal sistema bipolare/bipartitico, sostenuto tanto dal PDL che dal PD, e non possono essere riconquistati con escamotage organizzativistici o elettoralistici. Occorre ricostruire anzitutto una credibilità e un ruolo dei comunisti là dove ci sono ancora ampi spazi di azione politica, sia sul piano sociale e politico-sindacale (ricostruzione di una forza sindacale di classe e non concertativa, ricucitura delle molteplici esperienze di lotta oggi in campo sui territori, precariato e migranti, etc.) che su quello culturale (dove si tratta di coniugare l’eredità critica dell’esperienza del comunismo internazionale del Novecento con una comprensione delle trasformazioni della società e un aggiornamento degli strumenti concettuali del marxismo). Vogliamo incontrarci con chiunque condivida i punti chiave della nostra impostazione e li voglia praticare in maniera critica e autonoma, dentro i partiti e fuori di essi, nelle rappresentanze sindacali, nei luoghi di studio e di lavoro, in quelle associazioni politico-culturali delle quali riconosciamo un ruolo nella ricostruzione di una teoria all’altezza dei tempi e delle quali rispetteremo l’indipendenza.

A prescindere da dove siamo collocati, occorre mettere al centro del nostro dibattito e di una nostra azione coerente la questione del partito, quella delle alleanze e quella della linea sindacale.

COMUNISTE E COMUNISTI UNIAMOCI!

www.comunistiuniti.it

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Primi firmatari:

Ciro ARGENTINO ex-operaio ThyssenKrupp e segr.ria prov. PdCI Torino; Gualtiero ALUNNI CPN-Resp. Naz. Trasporti PRC; Andrea FIORETTI assemblea lavoratori autoconvocati Roma; Stefano AZZARA’ docente filosofia Università Urbino; Mao CALLIANO direz. naz. e segr. prov.le PdCI Torino; Alessandro PERRONE cassintegrato Fiom Eaton Monfalcone; Daniela CORTESE Segretaria Circolo Tlc e informatica PRC Roma; Margherita HACK astronoma; Sergio RICALDONE partigiano consiglio mondiale per la pace; Antonio BERTUCCELLI Segretario Prov. PdCI Messina; Antonello TIDDIA RSU Carbosulcis; Pio DE ANGELIS Presidente CPR PRC Friuli-VG; Renato CAPUTO docente storia e filosofia Roma; Marco DE LEO CPR PRC Lazio; Sergio MANES editore La Città del Sole; Roberto CALLIANO Comit. Centr. e resp. Organizz. PdCI Torino; Mariano MASSARO delegato reg.le OrSA Sicilia; Mario MADDALONI RSU Napoletana Gas; Alberto PANTALONI Com.to comunista “T. Noce” Torino; Rolando GIAI-LEVRA Direttore “Gramsci oggi” Marco VERUGGIO direz. naz. PRC portav.. Controcorrente; Federico MARTINO docente Diritto Università Messina; Germano MERLIN comit. fed.le PdCI Milano; Francesco FUMAROLA Flmu-Cub Atesia Roma; Vittorio GIOIELLO Centro ricerca Fenomenologia e società; Maria Vittoria MOLINARI Segretaria Circ. Vill. Breda PRC Roma; Riccardo DE ANGELIS RSU Telecomitalia Roma; Giovanna BASTONE Comunisti-Sinistra Popolare Rho; Marcello LUCA Segretario Circ. Ferrovieri PRC Roma; Federico GIUSTI RSU Comune di Pisa; Seby MIDOLO Segretario Circ. PRC Siracusa; Salvatore INGHES Flmu-Cub Skf Airasca Torino; Tiziano TUSSI Comitato nazionale ANPI; Adele Monica PATRIARCHI docente storia e filosofia Roma; Massimo MURGO RSU Marcegaglia Sesto S. G.; Fabio FROSINI docente storia della filosofia Università Urbino; Nicola IOZZO coord.re PdCI Vibo Valentia; Maurizio BUDA RSU Iveco Torino; Walter CECCOTTI Giovani Comunisti Roma; Cristina CARPINELLI Centro studi problemi transizione socialista; Orestis FLOROS medico CIE; Alberto BASSO ex Com. Centrale PdCI; Luigi CASALI Coord.re Reg.le RdB-Cub Piemonte; Antonio PISA Segretario Circ. PRC S.Cesareo; Luigi DOLCE RSU Itca Torino; Saro TRAINA Segretario PdCI Limbiate-Varedo–Vicesegretario ANPI Brianza; Katia SILVESTRINI Segretaria PRC Fabriano; Marino SEVERINI musicista dei “Gang” Manola MAURINO RSU ASL1 Torino; Ivano PAVANI Segretario Circ. Tlc PRC Firenze; Filippo SUTERA NOPONTE Messina; Fawzi ISMAIL ass.ne amicizia Sardegna-Palestina; Fabio LIBRETTI RSU gruppo Form direttivo FIOM Milano; Danilo RUGGIERI Coll. Comunista Romano; Roberto TESTERA operaio Comau Torino; Enrico LEVONI Coll. Comunista Modenese; Cataldo BALLISTRERI RSU Fiat Powertrain Mirafiori; Emiliano CELLI segreteria PdCI Roma; Wasim DHAMASH docente lingua e letteratura araba Università Cagliari; Angela ZANATTA RSU Agile/Eutelia – Componente Dir.vo Fiom Roma Sud; Mirko SOLERO ex-PRC L’Ernesto Torino; Marco FORONI Segretario Sez. ANPI “don P. Pappagallo” Roma; Luigi TRANQUILLINO CPR PRC Lombardia; Luigi CEFARO RSU Slc-Cgil Telecomitalia Sparkle; Domenico CALDERONI RSU Fialtel Telecomitalia; Patrizia GRANCHELLI Segr. Circ. PRC Lavoratori Poste Milano; Roberto TESTERO Coll. Comunista Romano; Salvatore MONELLO RSU Fiom Fincantieri Monfalcone; Mara ARMELLIN Segreteria PRC Treviso; Luca CLIMATI RSU RdB Pubblico Impiego; Maria Elena TOMASSINI circ. ANPI “G. Sangalli” Roma; Raffaele TRISCHITTA RSU Snater Telecomitalia Sparkle; Maurizio D’AGO ex segr. org. PdCI Napoli; Stefania IACCARINO RSU Almaviva Contact Roma; Andrea MUSACCI Consiglio Studenti Università di Ferrara; Bartolo SENATORE ex presid. CR PdCI Campania; Eugenio TREBBI RSU Filcams HP; Vincenzo SANGIOVANNI ex segretario prov.le PdCI Napoli; Pietro SCORDO Coord.to Prov.le SdL Trasporti Roma; Gianfranco SUPPO RSA RdB Karmak Villar Perosa; Manuela AUSILIO Coll. Resistenza Universitaria; Roberto TESTA RLS Trenitalia; Maurizio TIMITILLI RSU Flaica-Cub Widex Italia; Claudio SIMBOLOTTI Coll. Comunista Romano; Marco PUGGIONI delegato Fiat Mirafiori; Ettore PASETTO RSU Fiom-Cgil Roma; Vincenzo GAGLIANO ex segretario reg.le PdCI Campania; Riccardo FILESI Coord.to Cassaintegrati Alitalia; Francesco CORI Coord.to Precari della Scuola; Artan SALA operaio indotto Fincantieri Monfalcone; Angelo CAPUTO Giovani Comunisti Roma; Roberto VILLANI Cobas Scuola Roma; Francesco CAPUTO Coord.to Precari della Scuola; Ivan PAGORIG operaio SBE Monfalcone; Marilena DI LEVA ex Presid. CF PdCI Napoli; Paolo AGRESTINI edile Cerveteri; Riccardo DI PALMA assemblea lavoratori autoconvocati Borgomanero; Marco ELIA Coll. Resistenza Universitaria; Vincenzo GRAZIANO Flmu-Cub Torino Com.to comunista “T. Noce” Alessio BULLIAN operaio indotto Fincantieri Monfalcone; Irene ROSSETTI Flmu-Cub Comdata Torino; Adriana L’ALTRELLI ex Com.to Centr.le PdCI; Marco VETTORI universitario Coord.to per la Costituente Comunista Gorizia; Fabiola VARACALLI Coll. Comunista Romano; Paolo SACCO operaio Acque Spa Novara; Luigi MINGHETTI CPF PRC Torino; Luca BELLARDONE assemblea lavoratori autoconvocati Vercelli; Marco SANDRIN operaio Ansaldo Monfalcone; Monica SIGISMONDI Coll. Comunista Romano; Massimo PITTELLA Operaio Edicart Rho; Luca STERLE RSU Fiom Eaton Monfalcone; Maurizio CALLEGARI infermiere segr. reg.le PdCI Trentino Alto Adige; Giuseppe FONNESU operaio Carbosulcis; Catia GALASSI operatrice sociale assemblea lavoratori autoconvocati Novara; Osvaldo CELANO RSU Fiom Marcegaglia Sesto S.G.

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