mercoledì 10 dicembre 2008

NON LI PIEGHERETE, NON CI PIEGHERANNO. IN DIFESA DI MEGARIDE

IN DIFESA DI MEGARIDE - Gli operai della Megaride, per storia loro e loro stessa dedizione alla Lotta ed al Lavoro, non sono - ahinoi - un esempio. Se lo fossero, probabilmente vivremmo in un Paese molto diverso. Sono, intanto, un precedente in questi anni di crisi, nei quali è più comodo "deviare" su suggestioni "altermondiste" poste, poche e nemmeno tanto salde, al di là degli oceani, che non lavorare al recupero ed alla ricomposizione di una nuova e rinnovata soggettività di classe che abbia lena di alternativa reale di quel Sistema e quel Potere che invece ad oggi può solamente subire, dispersa e disarticolata sì come ridotta.
Gli operai della Megaride sono agente di disturbo di quel manovratore, declinato nel settore in padroni ed armatori, che vorrebbe farci credere ed imporci a tal proposito che non si possa fare a meno di loro, dei loro presunti luminari e dei loro apparati di controllo.
Gli operai della Megaride sono la dimostrazione che, specialmente, a mettere in crisi le fabbriche, non sia tanto il "costo del lavoro" sì insopportabile per padroni e imprenditori all'arrembaggio, quanto piuttosto il costo di chi, come padroni e imprenditori detti, quel "costo" sfrutta: stipendi da capogiro e le spese manager, prelievi costanti dalle tasche del Lavoro per poi speculare altrove, errori, fatti e ripetuti, perchè, spesso, i padroni "oltre a farci, ci sono proprio"...
Gli operai della Megaride, in una parola, sono imbarazzanti. Imbarazzano burocrati istituzionali, sindacali o d'altra sorta che quotidianamente pongono ogni intralcio all'emancipazione reale della classe. Imbarazzano chi fa il "lavoro della politica" piuttosto che una più giusta e necessaria "politica del Lavoro", compreso chi, a forza di "men peggio" compie sapientemente suicidio in un eterno "compatibilizzarsi" senza posa al Capitale e i suoi interessi. Imbarazzano persino "settori radicali", "disobbedienti" per così dire, che si compiacciono del loro ribellismo generico e giovanilistico, per accontentarsi poi di qualche azione pretesa "esemplare" - ed oggi nemmeno più tanto o sempre più di rado - e ricondursi e provare a ricondurre il Movimento tutto sull'altare delle compatibilità finto-riformatrici di partiti e partitini finto-riformatori, avendone così in premio qualche "consulenza" stipendiata o "convenzione" di lavoro..

La determinazione dei Megaride, operai in cantieri ed officine portuali a Napoli è invece tutt'affatto che generica o formale. Essa è obbligatoriamente quotidiana, figlia dell'esigenza reale di mantenere condizioni di vita e di lavoro accettabili e pensare alla famiglia, ma tributo d'ogni momento fatto di orgoglio, coscienza, disciplina e senso di responsabilità. Questo è e significa esser "padroni di se stessi", proprietari collettivi di mezzi di produzione socializzati sì come socializzato è il Lavoro, autorganizzarsi socialmente come classe, prima "in sè", poi "per sè".

Gli operai della Megaride. La loro azione e storia dev'esser sostenuta alla maniera propria della classe, in osservanza della loro capacità d'analisi continua del reale, dei rapporti di forza, delle regole e dei codici del mercato. La loro forza sta certo nell'esperienza maturata dalla e nella Lotta, leggere, studiare, discutere e ricercare sintesi difficili, politicamente avanzate, sindacalmente autosufficienti - attività, queste, rare anche in larghi settori dell'antagonismo sociale - ma, altrettanto certamente, sta anche nella capacità, del Movimento tutto, di saper organizzarsi e combattere per la dignità del Lavoro, l'Autonomia di Classe, la solidarietà militante.

Il Collettivo Politico MILITANZ Casa del Popolo (CdP), collettivo di Lotta e di Lavoro, collettivo di Popolo per il Popolo nel segno dell'Autorganizzazione sociale e il suo Riscatto, si schiera a fianco degli operai della Megaride. Si schiera a loro fianco, prim'ancora che per aver con loro condiviso anni di militanza e lotta politica, per il principio stesso della solidarietà di Popolo e di Classe. E vi si schiera, al di là delle strade diverse ormai intraprese ed oltre tattiche e strategie diversamente maturate, attenendosi al piano della Lotta, in tempi, modi e forme che gli operai valuteranno di volta in volta più opportune. Apertamente, pertanto, sostiene la Megaride di nuovo scesa in lotta ed offre dunque il proprio contributo, in termini di iniziativa, agitazione e controinformazione, quale atto di responsabilità politica, disciplina militante, giustizia di classe.

Per l'unità nella Lotta. Per l'unità del Lavoro.

Collettivo Politico MILITANZ Casa del Popolo (CdP)
per l'Autorganizzazione sociale

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