venerdì 16 luglio 2010

Appello Comunisti Uniti

L’appello “Comunisti Uniti” nasce con l’intento di ricomporre i comunisti sparsi nel territorio nazionale (e quindi anche per la nostra piccola provincia dimenticata da tutti) per dare avvio ad una nuova fase di rilancio e , appunto, di ricomposizione di tutte le forze comuniste che si riconoscono come tali. L’appello “Comuniste e comunisti cominciamo da noi”, che ha dato vita all’esperienza di Comunisti Uniti, era stato pubblicato sui principali quotidiani nazionali il 17 aprile 2008, all’indomani della sconfitta elettorale dell’arcobaleno, che per la prima volta aveva cancellato la presenza dei comunisti nel parlamento italiano, e rilanciato di nuovo negli ultimi mesi. Non cerchiamo scorciatoie organizzativistiche e rifiutiamo la contrapposizione “tutti fuori” o “tutti dentro” il PRC e il PdCI. Crediamo però che sia urgente costruire un cambiamento di rotta, a partire dall’apertura di sedi di dibattito e di iniziativa e dai loro meccanismi di funzionamento. Non chiediamo perciò a nessuno di uscire dai nostri rispettivi partiti o da altre organizzazioni, coordinamenti o federazioni ma ci rivolgiamo a tutti i comunisti e alle comuniste per costruire insieme un collegamento dal basso sui territori, prendendo consapevolezza che quanto oggi esiste non è sufficiente per rilanciare il nostro ruolo e per ricostruire un’organizzazione unitaria ed efficace. Servono intenti comuni e piattaforme condivise da cui ripartire e su cui organizzarci: di fronte alla crisi, abbiamo bisogno di costruire una strada per un’alternativa di sistema e non di mero “governo” delle cose presenti. Per questo compito immane non serve allora un ennesimo partitino ma è necessario andare tutti insieme verso la ricostruzione di un solo Partito, che sia Comunista, radicato nella società ed efficace nella lotta politica. Con questa nostra lettera intendiamo perciò rilanciare il progetto dei Comunisti Uniti anche nella nostra provincia, dove siamo già in tanti ad avervi aderito, per dotarci di uno strumento efficace nella lotta di classe e per il superamento della frammentazione. Costruiremo i Comunisti Uniti come un luogo di dibattito e di iniziativa politica condivisa, una Casa Comune che abbia una sua autonomia di analisi e di proposta e sia capace di parlare a tutti i comunisti e alle comuniste indipendentemente dalla loro collocazione. Come un movimento trasversale, i Comunisti Uniti comprenderanno allo stesso titolo compagni del PRC, del PdCI, delle altre organizzazioni e quelli privi di appartenenza, sforzandosi di unire tutti quei compagni che, anche da prospettive diverse, si riconoscano in alcune semplici priorità: Nonostante alle elezioni europee abbiamo assistito alla prima creazione di una lista comunista e anticapitalista, utilizzata anche alle ultime elezioni regionali, che si poneva come alternativa al Pd, questo non ci ha consentito di ottenere una rappresentanza in seno al Parlamento Europeo, secondo noi per le troppe lacerazioni interne in seno alle varie forze politiche che hanno consentito di comporre la suddetta lista. Per questo motivo ci rivolgiamo a tutti i comunisti sparsi per la nostra provincia di aderire all'appello Comunisti Uniti, per superare tutte le divisioni, per costruire una sinistra forte attorno a un solo Partito Comunista. Senza unità dei comunisti non c'è unità della sinistra. L’Unità dei Comunisti appartiene a voi, donne e uomini liberi, che volete far di nuovo sentire la vostra voce in questa provincia dove ancora, nel 2010, si emigra.

Nicola Iozzo (Coordinatore PdCI Vibo Valentia) responsabile regionale Comunisti Uniti

Alessandro De Padova (Coordinamento prov. Giovani Comunisti PRC VV) responsabile regionale Comunisti Uniti

2 commenti:

carcarlo pravettoni ha detto...

finalmente un appello utile. ma come faremo a farla a vibo dove c'è gentaglia che di comunista ha molto poco? fanno i grandi intellettualoidi e i grandi strateghi e hanno distrutto un partito (il prc) che a vibo era cresciuto tanto e tutto questo per delle poltrone. ora prendono meno voti dei loro tesserati.
un comunista senza tessera

Anonimo ha detto...

bello vedere che dentro rifondazione c'è ancora qualche voce solitaria che ragiona