martedì 8 marzo 2011

Vene perennemente dimenticate e ignorate

«Forse - conclude amaro Condoleo - tra i nostri amministratori comunali (Sindaco, consiglieri di maggioranza e minoranza, assessori) molti non sanno nemmeno dove si trova Vena inferiore, per tanti di loro il comune si ferma alla periferia di Vibo. Siamo disposti ad accompagnare il sindaco D'Agostino per un piccolo ma illuminante giro qui intorno. Per molti di loro noi non siamo cittadini come gli altri, siamo considerati pecore senza voce, senza importanza. Siamo buoni solo a portare voti in tempo di elezioni, poi per loro possiamo andare tranquillamente in malora». Con queste parole terminava l’intervento di Pino Condoleo sul Quotidiano della Calabria del 3 febbraio, già consigliere comunale del PdCI con l’amministrazione Sammarco.
Da allora ad oggi è passato solamente il tempo, ma il passaggio che si chiedeva era quello degli amministratori, che di Vena Inferiore, probabilmente ne hanno dimenticato l’esistenza. Il Partito dei Comunisti Italiani si è sempre schierato dalla parte dei più deboli, difendendone sempre i diritti e le necessità. Diritti che in questo caso sono stati violati, perché da allora la popolazione di Vena Inferiore, ma anche quella di Vena Media, versa in uno stato di totale abbandono, e con la paura di dormire nelle notti di pioggia, potendo verificarsi un altro disastro idrogeologico, comune ad altre parti di territorio vibonese e calabrese.
Il centro urbano di Vena risulta ad oggi, isolato, ma questo termine, non vuole essere  un eufemismo, per indicare l’indifferenza degli amministratori, che comunque c’è, nei confronti del piccolo centro di Vena Inferiore; Vena Inferiore, lo vogliamo ribadire è ISOLATA dal resto del mondo, perché le strade di collegamento sono state poste sotto sequestro dalla questura, l’ultima venerdì 25 febbraio 2011. La SP11 che collega la frazione al resto del vibonese era stata posta sotto sequestro nei giorni addietro, ma ad oggi non si sa se la strada è percorribile o meno, ovviamente la si percorre per necessità, ma dal punto di vista giudiziario non si riesce bene a capire se la strada sia stata riaperta o sia ancora chiusa. Discorso diverso invece per le strade “uliveto” e “mulini” strade interpoderali inaccessibili, che non permettono a parte della popolazione di recarsi nei propri appezzamenti di terra dai quali, in questa situazione di crisi mondiale che ha aumentato la disoccupazione, si traeva quel poco di profitto per poter vivere. Teniamo inoltre a comunicare che i cittadini di Vena Inferiore hanno raccolto circa 200 firme nel mese di gennaio, inviate al Sindaco, al prefetto ed alla protezione civile regionale. Ma ancora nessuna risposta
Il nostro partito ha apprezzato comunque l’impegno da parte della amministrazione comunale nell’affrontare i temi, e al giro di perlustrazione delle frazioni effettuate nei mesi scorsi, e più in particolare dell’assessore Scianò che si è recato nella frazione di Vena ad ascoltare lo stato d’umore dei cittadini, i quali hanno esposto vari problemi, uno su tutti il rischio idrogeologico, ed inoltre la mancanza di una adeguata rete fognaria, con fogne, addirittura, a cielo aperto. L’assessore si è dimostrato attento ed interessato ai problemi della cittadinanza, annuendo ad ogni singolo intervento, accompagnando inoltre con commenti del tipo: “non capisco come possiate ancora aver votato questa gente”, “questi problemi li risolveremo subito”, indicando una tempistica di sei mesi, per carità , sappiamo contare, e conosciamo anche i tempi tecnici per interventi simili, ma da allora nulla si è mosso, il problema della fogna a cielo aperto, o dei tubi dell’acqua difettosi, là erano là sono rimasti. Noi con questo, non vogliamo fare processi alle intenzioni, ma vogliamo semplicemente ricordare all’amministrazione, ed alla persona dell’assessore Scianò, elemento di spicco della giunta D’Agostino, che le promesse si mantengono, e che i Comunisti, come gli abitanti di Vena Inferiore e di tutte le altre frazioni hanno una memoria buona e lunga. Vogliamo anche ricordare quelle 2 famose opere che l’amministrazione Sammarco aveva stanziato, 400 mila euro (per la messa in sicurezza del territorio di Vena Inferiore e per l’ammodernamento della strada dei mulini), e 385 mila euro (per la strada di collegamento detta “scannapieco” che collega le tre vene) finanziamenti spariti dalle voci di bilancio, e dal piano triennale delle OO.PP. ed anche in quella occasione l’assessore Scianò ci aveva detto che erano stati si reindirizzati verso altri investimenti, ma sarebbero comunque stati reinseriti in bilancio per le opere di vena al più presto; intanto li avete tolti a Vena per darli ad altri, SBAGLIATO; fondi già destinati, che aspettavano di andare in appalto; avete scippato 785 mila euro ad una comunità, forse perché troppo schierata alle passate elezioni con l’allora candidato Soriano. Vi ricordiamo che l’amministrazione deve tutelare i diritti di tutti i cittadini, indistintamente dall’orientamento politico di un territorio. Vogliamo sperare inoltre che passati i sei mesi, e ne rimangono poco più di due, si vedano i primi frutti, che i 785 mila euro possano subito ritornare a Vena, e che magari non si faccia come per i fondi destinati all’alluvione di Vibo Marina, i  quali sono stati destinati dal sindaco D’Agostino alla messa in sicurezza del cancello rosso, tra l’altro su questa questione ci ricordiamo bene chi ha fatto il grave danno. Vogliamo ricordare ancora che sappiamo cosa significa amministrare, soprattutto per le nostre realtà povere, tra l’altro ancor più povere grazie al FEDERALISMO MUNICIPALE, votato da voi in questi giorni al parlamento, e dal vostro alleato LEGA.
Amministrare significa trasparenza ed onestà; morale e normativa.
Aggiustate le strade, fate in modo che si possano accompagnare i figli a scuola, che si possa andare al lavoro, che i mezzi di soccorso possano raggiungere quelle frazioni, di cui supponiamo ignoriate persino l’ubicazione sulla carta geografica, in totale tranquillità. Amministrate in modo normale, senza artifiziarvi su nuove proposte, restate con i piedi per terra, ed invece di sbandierare navi da crociera, come nella campagna elettorale, risolvete i problemi reali della gente.
  

Partito dei Comunisti Italiani - Vibo Valentia
Federazione Giovanile Comunisti Italiani - Vibo valentia

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