mercoledì 31 agosto 2011

Comunicato Stampa Fds - Soppressione Province


Sin dall’uscita della proposta, abbiamo sempre considerato il fatto che la soppressione delle Province fosse una cosa pressoché impraticabile. Al di là di questo, però, vi è sempre stato un elemento politico della proposta che ha reso necessaria una chiara presa di posizione. L’abolizione delle Province, in maniera populistica e demagogica, premeva non solo sulla direzione della restrizione degli spazi pubblici ed istituzionali della democrazia - in questo caso colpendo i livelli intermedi - ma tentava di trovare fondamento e consenso spingendo l’opinione pubblica a credere che la loro esistenza fosse solo un inutile orpello, l’ennesimo obolo pagato ala politica parassita. In un drammatico momento di crisi per molte famiglie di lavoratori italiani, non è difficile credere che essa abbia trovato qualche suo sostenitore. In maniera altrettanto oggettiva, però, non si può fare a meno di interrogarsi su come troppo facilmente, appunto, tali demagogiche proposte trovino sempre qualche consenso. Basta prendere in esame l’intera vicenda relativa alla Provincia di Vibo Valentia. Nella sua ristretta dimensione locale, tale ente, piegato da sempre a logiche di interessi esclusivi, non ha mai dato il necessario e doveroso senso di un ente pubblico che potesse incidere positivamente sulla vita dei cittadini rappresentati. Mai come in questa stagione, poi, l’attuale amministrazione provinciale vive un tale calo di consensi che quasi a stento si riesce e si è riusciti a giustificare la contrarietà alla sua soppressione. In altre parole, una chiara e drastica crisi verticale della classe dirigente ha finito per non giustificare più i costi del mantenimento dell’intera istituzione. Vibo Valentia, a differenza di altre Province, non è riuscita proprio per diretta responsabilità di chi si trova alla guida dell’ente, a dare continuità e applicabilità a tutti quei programmi - troppe volte ridotti a mera propaganda elettorale - tanto da far credere che le spese sostenute da una comunità per il suo mantenimento fossero uno spreco. Ecco, questo è il nodo di una questione a cui tutti dovrebbero soffermarsi per tentare di dare una risposta ed eventualmente, riconoscendo le proprie responsabilità, decidere di fare un passo indietro. Solo per restare nelle ultime fasi recenti, troppe volte abbiamo sentito dichiarazioni di imminenti cambiamenti, sostenuti da azzeramenti di giunta, che avrebbero dato un segno diverso alle politiche in difesa delle famiglie, del lavoro, del turismo, dell’ambiente, tanto da rendere possibili anche stravolgimenti e incredibili capriole politiche proprio in nome di questo imminente cambiamento. Che però, dando sempre più l’amara sensazione di essere stati truffati, tarda ad arrivare. Per tutto ciò, crediamo che se realmente si vuole restituire il dovuto rispetto alla politica, la dovuta credibilità, la necessaria fiducia di un processo che non si limita a gestire alla meno peggio il presente, ma si preoccupa di immaginare e costruire il futuro, è da queste considerazioni che bisogna partire. Solo da qui si riparte in nome di una alternativa credibile.
 
Federazione della Sinistra Vibo Valentia

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