martedì 9 ottobre 2007

manifestazione del 20 ottobre: NOI NON CI SAREMO!!!

I partiti della cosiddetta sinistra radicale hanno indetto per il 20 ottobre una manifestazione contro l’accordo di luglio, ma per – dicono – il sostegno al governo Prodi. I dirigenti di Rifondazione Comunista e del PdCI continuano nella loro politica schizofrenica “di lotta e di governo” e vorrebbero, con questa nuova conta di piazza, presentarsi ai loro militanti con una veste più accettabile: loro, nella maggioranza, ci stanno per senso di responsabilità, mica per convenienza, e il loro cuore sta sempre e comunque dalla parte dei lavoratori…
Non è bastata la lezione del 9 giugno, quando il popolo di sinistra, in gran parte elettori e militanti o ex-militanti del PRC e del PdCI, ha disertato la loro manifestazione contro/per ed ha preferito partecipare a quella antimperialista della sinistra extra parlamentare; i burocrati di partito, ora, ci riprovano con rinnovata faccia tosta.
Il consiglio dei ministri, il parlamento: queste sono le piazze in cui dovete gridare le vostre ragioni! Perché – immaginiamo – i vostri “obbedisco” saranno pronunciati con un filo di voce appena udibile e con gli occhi rivolti a terra, vergognosi… Forse avete bisogno che la piazza, la piazza dei vostri elettori, vi dia la forza di scegliere, una buona volta, tra la lotta e il governo, tra la coerenza e l’opportunismo? Ma non dovreste essere voi a guidarci? Vi abbiamo delegato per far sentire la nostra voce e voi scaricate su di noi le vostre responsabilità, chiedendoci di dire no, tra le altre cose, all’innalzamento dell’età pensionabile a 62 anni (con la farsa dei lavori usuranti e l’esclusione di una quota minima di lavoratori destinata anch’essa a scomparire), al peggioramento dei coefficienti della riforma Dini, che saranno rivisti al ribasso ogni tre anni, con una sorta di scala mobile al contrario, all’aumento dei contributi previdenziali e alla conferma della legge 30 e dei contratti a termine, che potranno durare anche oltre 36 mesi? E tutto questo dopo lo scippo del TFR ai lavoratori, senza che nulla abbiate fatto per invertire la rotta di questa politica al massacro dello stato sociale? Ma per quanto tempo ancora vorrete prenderci in giro? Ritrovate in fondo a voi stessi – molto in fondo, perché è lì che l’avete ricacciata – un briciolo di onestà intellettuale e assumetevi le vostre responsabilità: smettete di menare per il naso quelli che in buona fede credono ancora in voi, gettate la maschera e mostrate a tutti la vostra faccia. Tornate a sorridere orgogliosi ai lavoratori oppure continuate a guaire ossequiosi a Prodi e a Confindustria, ma lasciate che il movimento comunista si ricompatti e si riorganizzi su basi nuove e costruisca una vera opposizione di classe ai governi (neo)liberisti che in nome del mercato, giorno dopo giorno, stanno svendendo le conquiste dei lavoratori. Noi a queste pagliacciate non ci saremo, non più.

Unità Comunista - Vibo Valentia

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