martedì 28 settembre 2010

Controreplica all'articolo dell'Assessore Pasquale La Gamba


Molte sono le cose che non convincono nella risposta dell’assessore La Gamba alle nostre riflessioni sulle attività della protezione civile del comune di Vibo Valentia. Innanzitutto non riusciamo a capire come mai, la replica, non sia venuta dal sindaco che ha la delega alla protezione civile; dall’assessore ai lavori pubblici, che avrebbe potuto rispondere sul problema posto relativamente ai progetti messi in atto per l’adeguamento sismico delle strutture pubbliche; avremmo capito un cenno di vitalità anche dall’assessore al personale che ci spiegasse come e se intende risolvere i problemi relativi all’organico del settore 7.

Ma non ci saremmo mai aspettati una risposta ai nostri dubbi, sulla capacità o meno di gestire un’emergenza da parte del comune di Vibo Valentia, dall’assessore allo spettacolo. Ma forse un nesso c’è. Allontanandosi infatti da quello che era il tema principale del dibattito, viene quasi annunciata una “cerimonia” di premiazione per i volontari della protezione civile che si sono adoperati durante l’alluvione del 2006. Quasi a difendere, da quale attacco poi, tutte quelle persone che hanno lavorato e senza le quali davvero non ci sarebbe stata nessuna speranza per i nostri concittadini colpiti dal disastro ed abbandonati dalle istituzioni.

In quei giorni dell'alluvione anche noi, tra i tanti altri, eravamo tra i volontari accorsi a dare una mano, in forma anonima, senza bandiere di partito o vantandocene in giro, ed è per questo che sappiamo quanto sia utile uno strumento di pianificazione delle emergenze. Per troppi anni abbiamo aspettato e purtroppo pianto. Non diciamo che la colpa di tale situazione sia di questa o di quell'amministrazione ma di tutte quelle che si sono susseguite negli anni, che troppe volte hanno chiuso gli occhi e fatto finta di non vedere quello che succedeva sul loro territorio e c'è voluta un'alluvione prima e la magistratura poi. Potremmo, a tal proposito, ricordare i casi della tangenziale est (amministrazione provinciale) o della tangenziale ovest (amministrazione comunale ante Sammarco).

Possiamo dirci contenti di questa rivelazione in anteprima, ma sinceramente non capiamo come questa manifestazione di ringraziamento ai volontari, possa aiutare a risolvere i problemi dovuti alla carenza di personale nel settore 7 ed alla mancanza del “piano comunale di emergenza”.

Serve un organico che sia composto da personale tecnico e competente sulle materie di antisismica, rischio idrogeologico e prevenzione degli incendi, componenti essenziali per un settore di protezione civile in un comune che presenta tutti i rischi suddetti.

Non si può sopperire alla carenza di personale dipendente coinvolgendo il volontariato! Non possiamo aspettare che siano i volontari ad occuparsi dei compiti di “routine” che devono essere propri dei membri dell’ufficio di protezione civile!

Non a caso, nelle linee guida della protezione civile per la redazione del piano comunale di emergenza si legge:

“il Piano deve essere redatto comunque sulla base delle conoscenze scientifiche possedute al momento, senza attendere studi in corso o futuri incarichi o perfezionamenti. Un piano "speditivo", sia pure impreciso e cautelativo, è meglio che nessun piano. Appena possibile, si farà una revisione del Piano, lo si migliorerà, lo si completerà con più dati e più basi scientifiche.”

Viene da chiederci: come facciamo noi che non ce lo abbiamo per niente? Quanto ancora dovremo aspettare? Magari sarà meglio avvisare madre natura e dirgli di starsene buona intanto che i nostri tecnici redigono questo benedetto piano. Ma soprattutto, e cosa probabilmente più importante, di darci tempo perché ora siamo impegnati ad organizzare una festa per i volontari del 2006! Tra l’altro adesso pretendiamo che non rimanga solo uno spot pubblicitario!

Ma se le nostre preghiere non venissero ascoltate? Allora forse, bisogna subito prevedere un’altra manifestazione di encomio per i prossimi volontari, che dovranno intervenire e sopperire alle mancanze della gestione comunale. Ma, cosa più grave, programmarne una alla memoria di altre vittime dell’inefficienza.

Dopo la replica senza contenuti quindi, i dubbi rimangono tali: cosa si ha intenzione di fare per gli edifici pubblici? Vogliamo cogliere i suggerimenti del dipartimento nazionale di protezione civile e fare assemblee cittadine per informare la gente sui rischi? Quando saranno programmate delle esercitazioni che coinvolgano tutto (e con tutto intendiamo anche le frazioni) il territorio comunale?

La politica ha più volte dimostrato di non avere gli stessi tempi delle emergenze territoriali. In questo caso la “metodologia burocratica e dipendentistica”, criticata dall’assessore La Gamba, è l’unica che può aiutare. La redazione del piano comunale e la presenza di personale qualificato a farlo ed a metterlo in atto non sono uno scherzo! La pianificazione, la scelta delle priorità, la prevenzione spettano alla tecnica ed alla scienza. È l’unica che può analizzare e valutare i fatti in modo pienamente imparziale e preciso.

Insomma, preferiremmo che la prossima volta, alle nostre domande si rispondesse con delle risposte. Ma d’altronde il primo a risolvere tutto con uno “show” ad oc, è il nostro “caro” presidente del consiglio. Gli esponenti del PDL sanno ben apprendere gli insegnamenti del loro guru, la mela non può cadere lontano dall’albero.

Concludiamo insistendo nel voler sperare che prima dell’anno siano veramente attivati progetti seri per le emergenze. Ricordiamo anche che proprio adesso stiamo entrando nella stagione delle piogge ed il pericolo frane incombe inevitabile data la noncuranza del passato.

Nicola Iozzo (coordinatore PdCI Vibo Valentia)

Giuseppe Ambrosio (PdCI Vibo Valentia)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

grandi! cantategliele come si deve

Giuseppe Ambrosio ha detto...

di ieri la notizia che l'assessore La Gamba ha ricevuto la delega per la protezione civile...
giustamente c'è una festa da organizzare!! :)