giovedì 10 gennaio 2008

emergenza rifiuti in Campania

Riceviamo questa mail dai compagni di UC di Napoli che da giorni seguono e partecipano alle proteste sull’emergenza rifiuti a Pianura….



Carissimi

Sto partecipando ai presidi a Pianura dal 2 gennaio quasi ininterrottamente, insieme ad altri compagni di UC-CUC di Napoli e a vari nostri simpatizzanti.

Vi scrivo questa mail poiché mi sembra che la spazzatura, oltre che straripare nelle strade di Napoli, abbondi anche (come al solito) nel mondo della (dis)informazione ufficiale.

A quanto stò capendo, nel resto d’Italia, ma anche nella stessa Napoli, si stà facendo passare l’idea secondo cui la rivolta dei Pisani sia orchestrata ad hoc dalla camorra affiancata da qualche “testa calda”…

La verità è estremamente diversa: ai Pisani sono presenti in presidio ogni giorno migliaia di persone (negli ultimi giorni si è arrivati anche a 5000 in corteo), e più si va avanti più la mobilitazione cresce. Un’intera cittadinanza, dunque, incazzata nera per la decisione di riaprire una discarica a cielo aperto che per 40 anni, fino al 1996, ha avvelenato un intero quartiere: pensate che può significare vivere quotidianamente in una zona dove la puzza di immondizia invade permanentemente strade, case, campagne, ed impregna persino gli indumenti stesi fuori ad asciugare.

Nei primi giorni la protesta è stata di fatto egemonizzata dalla destra più becera di AN, la quale nei Pisani registra consensi pressoché bulgari, ma sono bastate le parole a dir poco “ambigue” di alcuni consiglieri comunali fascistoidi a fare una prima ripulitura all’interno del movimento: già la settimana scorsa il consigliere Diodato (lo stesso dei raid anti immigrati e delle campagne per lo sgombero di Officina) è stato senza troppi complimenti cacciato dal presidio ed invitato a non ripresentarvisi.

I comitati cittadini dove sono presenti i compagni (Pianura, Quarto, Comitato Salute Ambiente legato alla Rete No Global) dopo qualche iniziale tentennamento, stanno facendo un buon lavoro, e sono riusciti dopo più di una settimana di lavoro ad introiettare nel movimento le parole d’ordine a favore della raccolta differenziata e il NO alla discarica non solo a Pianura ma ovunque: passi avanti importanti, se si pensa che nei primi giorni di raccolta differenziata non ne parlava nessuno e ci si limitava a dire “Pianura ha già dato, la discarica fatela altrove”.

Quanto alla camorra, questa a Napoli è dovunque: nelle scuole, negli uffici, sullo stadio, nei movimenti dei disoccupati e soprattutto nelle istituzioni (e il governatore della Campania Bassolino, sotto inchiesta proprio per lo scandalo rifiuti e i presunti favoreggiamenti nei confronti della FIBE, ne sa di sicuro qualcosa).

E’ evidente quindi che, tra migliaia di manifestanti, e per di più in un movimento tanto eterogeneo, possa annidarsi anche qualche losco individuo animato da obbiettivi che nulla hanno a che fare col NO alla discarica.

Ma il trasformare l’intera protesta in una strumentalizzazione della malavita organizzata, come fanno Pecoraro Scanio e compagnia, è una mistificazione, un’infamia che va smontata sul nascere, e con determinazione, da tutti i compagni su tutto il territorio nazionale.

Un’infamia nella quale provano a sguazzare anche i “sinistri” del Prc, PdCI e SD locali e nazionali, i quali, eccezion fatta per qualche sparuto rappresentante istituzionale di quartiere, si stanno tenendo ben lontani dai presidi, e a fronte della loro totale inconsistenza quanto a visibilità e proposte politiche, cercano di tenersi a galla agitando il facile, oltre che trito e ritrito, refrain “della camorra che strumentalizza la lotta” e della ”discarica quale male minore per evitare il peggio”.

I veri criminali, non dimentichiamolo, siedono a Palazzo San Giacomo (sede del comune) a Santa Lucia (Regione Campania) e a Montecitorio, e sono quelli che in questi anni hanno bruciato miliardi di Euro in Piani Rifiuti che non hanno fatto altro che trasformare la Campania in una pattumiera.

Qui intanto, come dicevo, la mobilitazione va avanti. Da diversi giorni la situazione è pressoché identica: all’alba scontri provocati dai tentativi da parte delle forze dell’ordine di forzare i presidi per far entrare le ruspe e i camion carichi di stabilizzante per il terreno; il pomeriggio ogni giorno dal 3 gennaio parte un corteo per le strade del centro di Pianura; la sera, da 2 giorni a questa parte, il settore più radicale del movimento cerca di riprendersi le strade del quartiere.

Ieri sera ci sono stati scontri a causa della rabbia della gente per gli esiti del vertice istituzionale che ha confermato la scelta della discarica, e dello sfondamento da parte della Polizia del blocco stradale all’ingresso del quartiere, e si sono protratti fino a notte fonda.

Oggi c’è stata la conferenza stampa giù al presidio per lanciare il corteo di domani per le strade del centro di Napoli che si dirigerà alla prefettura. L’appuntamento domani, per tutti è a piazza del Gesù alle ore 17. Faccio appello a tutti i compagni di Napoli a non mancare!

Allo stato attuale la lotta sembra non arrestarsi, anzi come dicevo stà continuando a crescere. Stasera (sono appena tornato dal presidio) eravamo oltre 5000 tra presidio e corteo. L’unico problema è come al solito la notte dove si diventa sempre meno di 100. Per questo faccio l’appello ai compagni di Napoli, se possibile, a rendersi disponibile per qualche notte.

Saluti rivoluzionari

P.D.

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