mercoledì 7 gennaio 2009

Regione Basilicata : “Come prima, più di prima …”

E’ inaudito, nessuno poteva immaginarlo ed ancora oggi si stenta a crederlo che la Giunta De Filippo succedesse a se stessa . Non si può dire nemmeno che la montagna ha partorito il topolino, perché questa volta si tratta di pura clonazione .
Lo scandalo petrolio non esiste, non è vero che le fabbriche chiudono e gli assessori avevano solo fatto finta di dimettersi, scherzavano . I giornali hanno fatto un sogno di mezzo inverno, hanno scambiato il loro desiderio di rinnovamento per la realtà, che invece è rimasta perfettamente immutata .
Se la politica industriale ed occupazionale presentava qualche crepa, la colpa era del solo Folino che giustamente è l’unico che non c’è più ed ora ci penserà il Presidente che ha avocato l’incarico ad interim ed avendo la doppia personalità ( De Filippo e Capoluongo ) ha potuto assumere il doppio incarico e farà vedere lui come si fa a far riaprire le fabbriche, senza cambiare politica .
Ne parliamo così perché, a parte le scelte discutibilissime, loro non sono proprio seri e nemmeno il risultato elettorale dell’Abruzzo li ha indotti a qualche riflessione .
Hanno varato una Finanziaria berlusconiana, concedendo qualche elemosina ai meno ambienti, giusto per tentare di farli arrivare vivi al 2010, ma dimenticandosi puntualmente dei braccianti forestali, dei lavoratori della Valbasento, dei cassaintegrati, degli interinali, dei giovani disoccupati, come del C.A.R., della Daramic, della Mahle, della Mister Day, della Standartela, dell’ Indotto di San Nicola ecc. ecc. ma possono vantare il consenso di Rifondazione e dei Comunisti Italiani che per manifestare il loro entusiasmo hanno dichiarato che è una “buona base per ripartire”. Per dove è scontato, verso il disastro occupazionale e della sinistra .
All’indomani dell’indecente voto parlamentare che ha negato gli arresti domiciliari a Salvatò Margiotta, si sono proprio esaltati ed hanno negato che in Basilicata esiste una questione morale ( facendo rigirare Berlinguer nella tomba ) che starebbe solo nella testa di Don Marcello Cozzi e nel fumus persecutorio di Woodkoch che fra poco se ne andrà e li lascerà in pace . E su questo godono anche dell’appoggio dell’ineffabile Lapenna e di tutto il centrodestra a dimostrazione di quanto questo Consiglio Regionale, nella sua interezza, non rappresenti più il popolo lucano .
Per Rifondazione lucana sembra che il Congresso di Chianciano non si sia mai svolto e che la Segreteria Nazionale abbia chiesto esplicitamente che in Basilicata fosse messa in atto la “discontinuità”, alla Simonetti poco importa e per difendere il posto di sottogoverno del fratello si è di nuovo prontamente allineata con De Filippo . Loro non aspettano che Vendola sciolga gli ormeggi, il nuovo partito socialdemocratico se lo sono già fatto insieme a Nardiello, collocandosi a destra di Vincenzo Folino,
che almeno ha dimostrato di avere dignità .
Accettando il ritiro, dopo le scudisciate di Romualdo Coviello, dell’emendamento sulla moratoria dell’attività petrolifera ( che era solo una sortita spiritosa per buttare fumo negli occhi ) la Simonetti e Nardiello hanno dimostrato che il loro vero capogruppo è Erminio Restaino .
Sinistra Democratica aveva chiesto un “nuovo centrosinistra” e visto che siamo di fronte alla riproposizione del vecchio ed indagato centrosinistra, ora ne dovrebbe prendere le distanze ma dubitiamo seriamente che ciò avverrà perché resteranno accucciati buoni, buoni nell’attesa che qualche consigliere di maggioranza passi ad altro incarico affinché il loro coordinatore provinciale possa diventare Consigliere Regionale per qualche mese, realizzando il sogno della sua vita .
Noi riteniamo che per i comunisti è tempo di opposizione, nelle istituzioni e nelle piazze per dare forza e direzione politica al conflitto sociale che non può più ammettere ambiguità e finti appoggi a mezzo stampa da parte di chi si è schierato nuovamente con De Filippo .
Debole ci appare il dissenso interno a Rifondazione, che crediamo esista e debba farsi sentire con forza se non si ferma alla sola ex deputata Angela Lombardi . E’ arrivato il momento di non distinguere con le tessere di partito e di riprendere a fare i fatti . Sono i lavoratori a chiedercelo .

Lì 26. 12. 2008
Per la Segreteria Regionale di Unità Popolare
( Leonardo TRICARICO )

Unità Popolare
Coordinamento Regionale
Via Aceronia, 33 – 85050 BRIENZA (PZ)
Tel. 339-7519609 - Fax 0971-81563

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