martedì 25 gennaio 2011

Cittadini e compagni di Triparni, riprendiamoci i nostri diritti. Riprendiamoci la nostra dignità!


Ben svegliato! Questo è quello che vogliamo dire all’assessore Pasquale La Gamba, che dopo tutto questo tempo finalmente ha riconosciuto che il problema della piazza franata a Triparni è un problema grave e che va risolto. Quanta arguzia e che intuizione! Peccato però che i componenti di questa amministrazione sembra che arrivino sempre con un “leggero” ritardo sui problemi del territorio comunale. Difetti di comunicazione, notizie che viaggiano con lentezza o forse lo stato di sonnolenza in cui questa giunta si trova i motivi di tale ritardo.
Eppure i cittadini di Triparni, durante tutto questo tempo, non hanno mai mancato di evidenziare il problema sottoponendolo spesso all’attenzione dei giornali, ed anche noi abbiamo affrontato questo tema con articoli sul quotidiano appellandoci alla coscienza delle autorità. Addirittura a luglio un comitato composto da alcuni cittadini Triparnesi aveva organizzato una riunione per discutere sul dissesto idrogeologico che interessa il paese. In questa riunione erano presenti molti amministratori e consiglieri di comune, provincia e regione.
Anche l’assessore La Gamba era presente, ed anzi era intervenuto dicendo: ”le priorità di intervento vengono decise dagli amministratori, non dai tecnici”. Un’affermazione veramente infelice a nostro avviso. Ci chiediamo infatti con quale criterio un “politico” possa valutare i rischi ed i tempi di intervento di un problema così grave. Magari anziché dare ascolto ai dati di analisi tecniche, il “politico” analizza i risultati ottenuti alle elezioni, e se un paese è di destra allora si interviene, se qui invece l’amministrazione ha perso beh, allora sono fatti suoi e la priorità cala. Sembra il modo di fare di Cetto Laqualunque, se mi voti ti ascolto altrimenti sono affari tuoi!
Ma qual è davvero questo problema che affligge questo paese ormai da parecchi anni? Ancora e sempre lo stesso! il dissesto idrogeologico del territorio. Una piazza che ormai è una voragine terrificante, ed una frana che si muove pericolosamente dall’altra parte del paese.
Pochi giorni fa l’ultimo appello degli abitanti della frazione di Triparni sul quotidiano. L’ennesimo, uno dei tanti che negli anni sono stati rivolti alle amministrazioni. Le quali però non hanno mai mosso un dito per fare qualcosa di concreto e definitivo.
Qual è l’intervento che è arrivato “tempestivamente” dopo anni ed anni di appelli e richieste? Bene, l’assessore ha deciso che la strada va chiusa, l’unica strada che da l’accesso al paese si deve chiudere! La strada è quella appunto vicina alla piazza ormai franata e che rischia anch’essa di cedere e provocare danni a cose e persone. Questa forse è l’unica soluzione che l’amministrazione comunale ha saputo trovare! Un altro di quei interventi “provvisori” (come quel tubo dell’acqua in bellavista che attraversa proprio questa stessa strada) destinati a durare per anni!
Anche noi del PdCI abbiamo affrontato spesso la cosa, chiedendo che qualcuno di mobilitasse per evitare una possibile “tragedia” annunciata. Cosa rimane da fare allora alla cittadinanza di Triparni, a quella gente che vive in ansia ed in allerta?
Noi del PdCI abbiamo a cuore la situazione che questo paese sta sopportando da troppo tempo ormai. Quindi ci sentiamo toccati dal problema e pronti a dare una mano alla gente di Triparni. Suggeriamo allora al consigliere del paese, Antonino Rocco, di portare in aula di consiglio una interpellanza, per denunciare e discutere il fatto che l’amministrazione comunale non si è ancora interessata del problema. Portare in aula la voce dei cittadini, ma non solo quella, anche gli abitanti di Triparni a presenziare alla seduta. Seduta alla quale noi del PdCI non mancheremo di certo, per far sentire forte la presenza dei cittadini a quest’amministrazione che fa orecchie da mercante.
Amministrazione che non ha mosso un dito, nonostante le promesse del sindaco D’Agostino e del presidente Mangialavori, fatte alla presenza dei cittadini Triparnesi nella riunione tenutasi lo scorso luglio nella piazza del paese. Promesse di un impegno serio per la soluzione del dei gravi problemi di dissesto che interessano il paese. Promesse da marinaio evidentemente. Eppure un uomo vero mantiene sempre la sua parola, e questo va al di là del fatto di essere o meno un buon amministratore. E loro purtroppo hanno dimostrato non solo di essere pessimi amministratori, ma anche di non saper tener fede alla parola data.
PROTESTARE! Questa dev’essere da oggi in poi il modo per affrontare il problema. Senza guardare in faccia nessuno. Noi siamo pronti a dare una mano, nella protesta, a fianco dei cittadini Triparnesi. Per far ritrovare a questo paese una dignità che negli anni le cattive amministrazioni ed i suoi, non particolarmente fedeli ed attaccati rappresentanti politici, gli hanno fatto perdere. Il paese ha avuto infatti molte volte consiglieri comunali anche di maggioranza, addirittura nella passata amministrazione era l’assessore ai lavori pubblici ad essere di Triparni, eppure nessuno di loro ha mai fatto niente di concreto.
Questo che avviene e si perpetua ormai da anni siamo sicuri che non sarebbe mai successo nel passato a Triparni. Ricordiamo i vecchi tempi della grande sezione del paese, “Giuditta Levato” del PCI, guidata da veri compagni che lottavano contro ogni ingiustizia fatta al paese. Quella sezione che aveva anche un folto gruppo di giovani, che si mobilitavano e facevano sentire forte la loro presenza alle amministrazioni che non potevano ignorarli. Giovani compagni che adesso sono ormai adulti e padri di famiglia, che hanno perso quella voglia di lottare perché troppo spesso si sono visti tradire, da chi come loro, ha militato in quella sezione ed è cresciuto con loro. A quei vecchi compagni ci rivolgiamo soprattutto, per dirgli che non sono soli. Che oggi si può e si deve ancora lottare.
Rinnoviamo quindi l’invito al consigliere per cercare di discutere in consiglio comunale la questione del dissesto che affligge Triparni ed organizzare una seduta con la presenza in massa dei cittadini. Se nemmeno questo poi bastasse a rassicurare i cittadini allora saremo pronti a manifestare al loro fianco, nei modi che saranno ritenuti necessari.
Cittadini e compagni di Triparni, riprendiamoci i nostri diritti. Riprendiamoci la nostra dignità!
Partito dei Comunisti Italiani (Vibo Valentia)
Federazione Giovanile Comunisti italiani (Vibo Valentia)

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