giovedì 4 settembre 2008

Emigrati: dolce ritorno? diario di un emigrato di San Nicola da Crissa

Ecco qualcosa che dovrebbe far riflettere tutti i nostri amministratori, soprattutto quelli che con le parole si vantano delle loro piccole isole felici, quelli che vorrebbero puntare sul turismo, quelli che vorrebbero puntare sulle innovazioni, quelli che amministrano da sempre e che non sono in grado di farlo, quelli che non sopportano le critiche, quelli che costruiscono le cattedrali nel deserto, quelli che vogliono combattere l'emigrazione…..

Riportiamo di seguito un diario di viaggio di Pasquale Marchese (mack), che ringraziamo, un emigrato di San Nicola da Crissa che, come tanti, torna al paese per trascorrere le vacanze con la speranza di rilassarsi, di trovarlo migliorato rispetto agli anni dell'infanzia e della partenza ma dai suoi scritti possiamo immaginare ben altro….purtroppo questa è la situazione di gran parte dei piccoli paesi (e non solo) del nostro territorio, tutti governati da gente INCAPACE, e che siano di destra o sinistra non fa nessuna differenza!!!!

A questo link http://www.sannicoladacrissa.com/mack/editoriale.htm è presente anche un bellissimo video che da solo varrebbe più di 1000 parole, vi consigliamo di dargli un’occhiata.


Il viaggio : Come al solito un viaggio estenuante fatto di caldo, code, autovelox, e fermate negli autogrill. Ecco gli autogrill. Ci si accorge dell'arrivo in Calabria allor quando all' autogrill non bevo il caffè in una bella tazzina di porcellana ma in un "freddo" bicchiere di plastica. Eccoci arrivati. In autostrada, sempre nel tratto calabrese, nemmeno un solo kilometro ultimato da due anni a questa parte. Solo un lunghissimo cantiere che inevitabilmente porta a delle code ancora più lunghe. Ultimato il tratto "montano" voluto da qualcuno per i soliti "interessi", arrivo dalle parti di Falerna e qui incomincio a lanciare gli sguardi verso la mia destra alla ricerca di intravvedere il mare. Tutto questo mi faceva tornare alla mente quelle volte, poche, in cui da bambino andando al mare facevo lo stesso dal pullman della calabro-lucane. Quando una volta terminato il tratto "montano", dalle parti della Marinella e dell' Isolabella, cercavo di intravvedere il blu del mare. E in quei momenti mi batteva forte il cuore. Speravo, allo stesso tempo, di non vederlo battere forte come il mio cuore. Quindi agitato. In definitiva anche il mare e' un grande cuore con il suo pulsare. Fatto di andate e ritorni. Di sistole e diastole. Un po' più in la, sulle colline, alla mia sinistra scorgevo delle altissime pale bianche su dei piloni. La novità dei parchi eolici. Di sicuro è un vero e proprio pugno nell'occhio per impatto visivo. Spero portino dei benefici e che non siano stati fatti sempre per i soliti "interessi" o per dare lavoro a delle persone che in un prossimo futuro ricambieranno con il loro voto. All'Angitola mi colpisce il cartellone pubblicitario (stile berlusca) della Callipo. Forse una delle poche cose di questa zona che sembra funzionare bene. Lungo la 110 si continua sempre con la "novità" dei cartelloni pubblicitari, anche se questa volta vuoti, installati in mezzo ad una folta vegetazione, la cui crescita e' bloccata solo da qualche centina di qualche camion e dai molti incendi che divampano nella zona. Incendi che danno al luogo dei colori autunnali in piena estate. Qualcuno, a proposito dei cartelloni, mi ha detto : "Mancu alla via de supa sugnu accussì belle". Nei tornanti con mia meraviglia mi accorgo che la celebre frana di cui avevo tanto parlato, e' stata sistemata. Invece il tratto interessato dal passaggio del giro d'Italia, se non per una linea di mezzeria, e' sempre lo stesso. E' come se il giro non fosse passato per nulla.

Arrivo: All'arrivo sotto via Alpini colpisce la segnaletica verticale, con un bel "30" che sembra essere a me dedicato, per aver vissuto in quella via. E un estemporanea indicazione per il campo sportivo. Come se, quest'ultimo, fosse il luogo di prima importanza del sempre più piccolo, numericamente parlando, centro delle preserre. Alzando gli occhi su per la salita colpiscono, ancora, i gerani che adornano la barcunata (anche via Alpini nel suo piccolo ne ha una). Penso che qualche mia ex-vicina si sia data al giardinaggio. Salito su per la via saluto i miei genitori e qualche vicino di casa. Sempre più vecchi ma sempre più uguali. Una sensazione che non fa avere un senso al tempo. Subito chiedo di chi fossero i gerani appesi alla barcunata. La risposta e' stata che a tutto ciò aveva provveduto qualche "operaio" del comune. Il giorno seguente mi sarei accorto di quanto fossero numerosi, per le vie del paese, durante un "giro di pista", e i gerani e gli operai del comune. All'imbrunire l'illuminazione pubblica nella mia via e sotto la "vareggia" non funziona. La mia via era al buio. Come se il sindaco mi avesse preparato una buona accoglienza. Tant'e' che il giorno successivo, dopo un cordiale saluto, mi chiese se mi ero preparato(non sapevo ancora a che).

Primo giorno: Non poteva mancare il mare. Spiaggia libera (campo sportivo). Anche se questa sembra essere stata occupata dall' immondizie. Il mare e' proprio sporco. Di depuratori a Pizzo nemmeno l'ombra. Meno male che all'ombra ci pensano gli ombrelloni. Nel tardo pomeriggio, prima che la via ricada nel buio pesto, assisto, per la prima volta nella mia vita, ad un testa a testa tra un cane (peggy) ed un topo ("nu zoccoluni" come definito da mia sorella). Io ricordavo solo delle lotte tra gatti e topi. O al massimo tra gatti e cani. Ma tutto questo mi era nuovo. Il topo squittiva dalla paura, mentre il cane lo stanava dai cumuli di legna che vi sono sulle scalinate della via. Il topo si difendeva bene tanto da aver ferito il cane alla bocca, mentre questi tentava di azzannarlo. Il macht finiva a favore del cane dopo un mio intervento a colpi di scopa, visto che il topo si era infilato dietro la finestra della casa di mia zia. Il colpo di grazia lo dava mio zio.

Tra le cose da annotare nella mattinata seguente c'e' la mia meraviglia nel vedere il "castello" che si sta costruendo, sempre nella solita zona, "supa li chiani". Quello che colpisce e' vedere qualcosa di nuovo che va a sorgere in posti dove tutto il resto è sempre più vecchio. Così come la nuova tribuna coperta sorge di fianco ad un campo sportivo che sembra un campo di patate. E come i nuovi spogliatoi che sorgono nei pressi di quelli vecchi e li dove un tempo sorgeva un campo da tennis (asfaltato, si avete capito bene) forse a tennis non e' più di moda giocare. Non voglio citare per ovvie ragioni il palazzetto dello sport. Sui muri di recinzione, di questo, compare una scritta, leggibile anche se hanno tentato di coprirla, contro l'amministrazione e il sindaco. Non mi meravigliano invece le condizioni in cui versa la statale 110, la fatiscenza della segnaletica e la chiusura della strada che dovrebbe portare all'area pic-nic. Area famosa con il nome di "Camunni". Luogo sul quale si sono spesi fiumi di parole su cosa e su come avrebbe potuto far guadagnare alla comunità del luogo. Da citare senz'altro, quello che per me e' un complimento. Don Domenico, che dopo avermi salutato, definiva il mio corner "qualcosa di alternativo".

Martedì il classico mercato. E alla sera, la quarta di seguito, manca ancora l'illuminazione in via Alpini e Via Roma (tra l'altro due delle vie che compaiono su google earth alla faccia della tanto decantata cutura, di cui non si hanno notizie). Al sindaco sembra abbiano risposto che le ditte manutentrici sono in ferie. Quindi non si sa quando tornerà la luce.... Nel frattempo e' iniziata la Festa degli Emigrati che era stata pubblicizzata sui giornali locali. Ma mentre in piazza si esibiva Vitu Betoven e qualche altro paesano che con la vera musica non aveva nulla a che vedere, accompagnati da degli MP3 (questo non e' il nome di un gruppo ma l'estensione del file che un portatile riproduceva in "Vanbasco"), a Vallelonga, senza nessuna pubblicità, invece, si esibiva Franco Simone con un complesso in carne ed ossa e alla fine c'e' stato uno spettacolo pirotecnico. Credo che se quest'ultimo "evento" si fosse svolto a San Nicola da Crissa ne avrebbe dato notizia anche Al Jazeera.

Mercoledì: Riparazione illuminazione pubblica. Ecco un evento degno di questo nome.

Giovedì: Un altro evento per via Alpini, che fa incominciare a credere davvero all' "estate ricca di eventi". E cioè il vero e proprio ritiro "porta a porta" dei rifiuti domestici. Perché fino ad oggi i pochi abitanti della via dovevano portare i loro rifiuti domestici nei pressi della "vareggia". Questo perché sembra (le risposte da queste parti sono delle domande) abbiano problemi a salire per la via visti gli imponenti mezzi a loro disposizione. Ora le cose sono due o si e' iniziata la raccolta visto il mio arrivo, oppure si e' iniziato perché nella ruga adesso siamo in molti e ci saranno da smaltire "tonnellate" di rifiuti, tanti quanti, secondo Nicola Pirone, erano presenti a Camunni sotto i faggi ed i pini. Neanche fossimo stati a Napoli. Forse si sperava in un intervento dell'esercito.

Durante i primi giorni di permanenza non è mancata la visita alle case popolari. Dove e' risaputo ci abiti mia sorella. "Allu scindire" ho voluto accorciare la strada venendo giù per "lu carusu". Trovo una strada allargata. Ma all'ingresso del centro abitato trovo un palo della luce in mezzo alla carreggiata. Fortunatamente sul lato opposto a quello di mia percorrenza. Nel percorrere il centro abitato quasi non faccio più caso al fatto di non trovare nessuno: "le strade vuote, non c'e' neanche il classico cane". Solo che a differenza di ciò che cantava Ligabue qui di cani randagi ce ne sono e anche troppi. Faccio caso invece ai continui colpi di malinconia nel vedere un paese in decadimento. Durante questi giorni non mancano neppure i continui andi e rivieni da qualche sorgiva per fare scorta di acqua...bevibile. Si, perché nonostante l'amministrazione ha portato a conoscenza, mai pubblicati i risultati delle analisi, che l'acqua che sgorga dai rubinetti e' potabile, questa risulta essere imbevibile. Peggio di tutti stanno quelli della zona "Colamaio" dove da un paio di giorni non hanno l'acqua nemmeno per l'uso domestico tant'e' che ho incontrato delle persone che lavavano i piatti proprio alla fonte che si trova nella stessa zona.

Venerdì: Ieri sera sono iniziati i giochi, un tempo definiti popolari. Il solo, divertentissimo, calcio saponato ha sostituito i vari giochi di un tempo. I 100m., la gara della pasta, dell'uovo, della farina, del melone e molti altri, tra cui le pignate, sembra che anche quest'anno verranno riproposte. Chi di noi non ricorda i vari "campioni" di ogni "specialità". I 100metri erano sempre dominati da Franco "lu francese". Nella gara dell'uovo "Lu collocatore" non aveva avversari, sfrecciava con il cucchiaio in bocca senza mai far cadere l'uovo che vi era dentro. Si diceva che il suo trucco era quello di utilizzare un uovo sodo. Nella gara della farina eccelleva Eugenio Ingenuo(non e' uno scioglilingua). Nella gara de "li sacchi" Vittoriejro era insuperabile. Per la gara della pasta e del melone la "lotta" era sempre stata tra i soliti noti. Tra questi "Tommo guardianu" "Micu de Nicola randazzu", "Genio" e altri. Questo finché nelle due gare non presero parte, rispettivamente, per la pasta, Nicola Marchese (Lu scienziatu) e per il melone Vanni Paolucci (Lu borghese). Entrambi stracciarono i loro rispettivi avversari con tempi da guinness dei primati. Ieri sera si e' giocata anche la finale "interna" del torneo di calcio. Bisogna dire che rimane ancora una certa rivalità tra le squadre che vi partecipano. Rivalità che per certi versi non e' per niente negativa. Era presente un pubblico giovane, numeroso e caloroso. Mi sono chiesto dove fossero state tutte quelle persone la sera prima. Di sicuro né in piazza e né al campo sportivo. Forse sono arrivati tutti oggi.

Sabato mattina manca la luce. Domenica mattina manca l'acqua. Mi informano che alla notte questa viene chiusa perché piove poco e le sorgive sono quasi al secco. Chissà se e' tornata a Colamaio, almeno durante giorno? In giornata non poteva mancare una capatina al mare e la cosa che si nota di più e' la crescita esponenziale, rispetto a domenica scorsa, delle auto che percorrono la statale 110. Tanto che un dipendente dell'Anas all'Angitola fungeva da vigile.

Domenica sera in piazza dibattito sui sapori di una volta. E qui tanto per creare una degna atmosfera un fumo proveniente dalle grigliate di salsicce avvolgeva la piccola platea. Platea che minacciava di andarsene se non ci fosse stato il tanto sospirato "cessate il fuoco". In quel momento si capiva quale fosse una delle mancanze principali, alla quale l'amministrazione avrebbe potuto e dovuto rimediare, e cioè il vigile urbano. Che a sua volta avrebbe potuto e dovuto provvedere a risolvere il problema. A fine dibattito un esibizione di un gruppo "afro" con delle musiche etniche. Finalmente in paese qualcosa di alternativo (oltre al corner :D).

Lunedì mattina a rischio rasatura visto che nel primo mattino manca ancora una volta l'acqua. Oggi ancora una volta si fa sentire la mancanza del vigile. Sembra infatti che per colpa di un auto parcheggiata male non e' stata svolta, in via Alpini, la raccolta porta a porta della spazzatura. Invece, contemporaneamente, a Tropea la presenza dei vigili si fa sentire e come. Un centinaio di multe sul lungomare per divieto di sosta. Alla sera immancabile "finale con gli emigrati" alla quale non volevo prendere parte. Poi per fare qualcosa di diverso o forse per fare sempre più qualcosa di uguale, a quello che facevo un tempo, vi ho preso parte. Al termine della partita, a notte inoltrata, ci sono state delle scaramucce in piazza, sempre per quella rivalità che in questo caso e' negativa. Queste scaramucce hanno "riempito" la serata, che non prevedeva altro. Non prevedevo neppure che a fine partita, svoltasi in tarda serata, avrei rischiato di non fare la doccia. Doccia impossibile da farsi nei nuovi spogliatoi, sia di giorno che di notte. Penso ai poveri abitanti de "la cutura" sempre a secco nonostante siano il "nord" del paese. Nei bar alla notte si beve solo birra in bottiglia, non alla spina, perché non si possono lavare i bicchieri.

Martedì ci si aspetta un po' di "movida" dal mercato settimanale ma nonostante siano aumentati di molto i "dimoranti" a Sannicola, di movida al mercato se n'e' vista ben poca. Invece nel pomeriggio un ingorgo ai livelli di quello che aveva causato la signora della bionda chioma. L'ingorgo era stato causato da un furgone che trasportava l'amplificazione per la serata "tra ca nui". Questo a causa delle macchine parcheggiate in divieto di sosta finiva per rimanere incastrato sotto il balcone della piazza. Balcone celeberrimo per i comizi e per le farse. Questo accadimento provocava uno storico, quanto stoico, ingresso di Vittoriejro nel CCAR. Lo stesso Vittoriejro in nottata ci offriva un'altra delle sue performance, durante le premiazioni. Spaziando, tra l'altro, dal bilancio del comune di Roma, al calciomercato. Dalla creatività dei calabresi, al fatto che una festa non si valuta dai cantanti che si portano o dalle persone presenti in piazza.

Mercoledì 14 agosto: Un giro tra le vie più nascoste del paese. Un degrado da hinterland delle grandi metropoli. Numerosi elettrodomestici in disuso e reti del letto posti in bella vista davanti alle proprie case. Addirittura su una terrazza una sorta di magazzino a cielo aperto con lavatrici, frigoriferi e altro. Tutto ciò perché per poterli smaltire e farli portare all' "ecocentro" bisogna pagare una tassa di 10 euro per ognuno. La gente preferisce tenerselo davanti casa. Se non altro non si buttano più sotto qualche "cafuni".

15 agosto: Piove cenere. Un grosso incendio divampa per tutto il pomeriggio su una vasta area. Non ci sono interventi per via aerea. Dicono che i mezzi antincendio sono impegnati in altre zone. Un Canadair lo vedo io parcheggiato in aeroporto a Lamezia alle 18:30. Sarà guasto? L'incendio continua per tutta la notte.

Giorno 16: L'incendio continua. Si e' protratto su vaste zone. Continua anche la pioggia di cenere che ha ricoperto i davanzali e le macchine. Neanche fossimo in prossimità dell'Etna durante qualche sua eruzione. Finalmente c'e' l'intervento di un elicottero, anzi due. Visto che ora anche gli incendi sono due. Poi sembra arrivare la vera pioggia. La prima dopo due settimane. Quattro gocce. Serve solo a sporcare, ancor di più, se ce ne fosse bisogno, le automobili. Nel pomeriggio metto a rischio i cerchi in lega e il sottoscocca della mia auto per salire a Camunni. La strada e' disastrata. E dei lavori, tanto annunciati, nemmeno l'ombra. Nella serata incontro cittadini-amministrazione (ecco a cosa mi sare dovuto preparare!) che avrebbe dovuto svolgersi il 13 "al chiuso". Ma se così fosse stato come avrebbero fatto ad esporre quei mega cartelli (sempre in stile berlusca)? Non vi ho preso parte. Grazie ad un ritardo dei treni ho potuto mantenere fede alla promessa fatta nel forum sulla mia non partecipazione. Ho avuto il tempo di vederne l'allestimento e credo che se un'amministrazione di un paesino del nord si presentasse ai propri cittadini pubblicizzando queste grandi opere verrebbe derisa. Da parte mia e' valsa la stessa cosa. Si vanta uno sportello bancomat, un'autoambulanza frutto di una donazione (non si spiega, ancora, perché ne e' stata fatta benedire un'altra), una lottizzazione che in altri posti esiste da decenni. Per non parlare poi di una quasi pubblicità occulta alle poche aziende presenti nella zona industriale. Per quel che riguarda il forum ci sono state varie discussioni, a cui ho preso parte, durante le mattinate trascorse in piazza. Qui il sindaco e gli assessori hanno tenuto a precisare che molte delle cose che io ho messo in discussione sono solo frutto delle "cazzate" scritte dai giornalisti. Nella fattispecie da Nicola Pirone. Vedi i 6MB del wi-fi. Vedi il contratto con Jean Pierre Tassora.

17 agosto: Consiglio comunale in piazza. Le solite parole di circostanza. Tra le altre cose, interessante, invece, la discussione concernente la possibile presenza a Sannicola di una antica chiesa, ancora da scoprire. Al termine serata musicale e un'immancabile scazzottata in piazza tra due giovani residenti in paese. Nella tarda nottata arriva notizia di un altra scazzottata avvenuta a Capistrano. Alla quale hanno preso parte dei nostri compaesani.

18 agosto: Inizia la settimana del crocifisso. Qui ancora va di moda collegare le settimane ai riti ecclesiastici. Anche questa notte si e' rimasti al "secco". Alla mattina appena riaperta l'erogazione dell'acqua una parte di questa viene usata per lavare le strade e per innaffiare i gerani. Questo servizio negli ultimi giorni viene svolto dal sindaco. Forse la risorsa idrica andrebbero utilizzate meglio. Visto che poi ci si lamenta di quelli che danno da "bere" alle loro coltivazioni. Così come andrebbero utilizzati meglio le sovvenzioni. Visto che ancora in paese manca un depuratore. Depuratore per il quale i cittadini pagano una tassa. Ma come al solito non voglio addentrarmi in discussioni "politiche".

19 agosto: Anche stanotte una rissa "un rito una messa che puzza un bel po' di routine". Questa volta sono venuti da fuori a fare a botte tra di loro. In giornata sono andato a visitare il sito in zona "monacelle" di cui si era discusso durante il consiglio comunale, per vedere le famose "vasche". Il luogo, secondo me, andrebbe tenuto "pulito". Soprattutto dopo che si e' lavorato per riportare alla luce il luogo. E soprattutto perché sembra che questo abbia una valenza storica per il paese. Va tenuto pulito, anche, ora che se ne parla in incontri pubblici e si porta a conoscenza di tutto questo a persone che non ne sapevano della sua esistenza e persone che in questo momento diventano dei potenziali visitatori. Stessa cosa dicasi per gli scavi effettuati all'interno della chiesa di San Nicola. Alla sera nel circolo ARCI effettuiamo delle registrazioni per il sito.

Mercoledì 20: Continuano le registrazioni per il sito. Questa volta a casa del "Maestro Mazzè". Mio maestro alle elementari. Nel frattempo si fa sempre più critica la situazione idrica. Difatti gli abitanti della parte alta del paese si trovano a poter utilizzare l'acqua solo per poche ore al mattino. A detta del sindaco sembra che il problema verrà risolto lunedì prossimo. Quando molte persone avranno lasciato il paese. Perché non farlo prima? Le risposte sono molteplici, mai esaustive, alle volte mancano proprio. Pomeriggio al mare. Dalla spiaggia scorgo un treno passare. Sembra sia stato l'unico a passare durante la mia permanenza sulla spiaggia. Tutto questo mi fa ricordare quando da bambino non me ne "scappava" uno. Erano molti di più a passare, proprio perché stavo attento per vedere il loro "passare". Forse un presagio o la consapevolezza che un giorno sarebbe stato quello il mezzo, con cui potere, o dovere, "scappare" da quei posti, da quel poco che avevo.

22 agosto: Giornata anonima come quelli che incontro per le strade. In serata un "evento" ai livelli dell'ingresso di Vittoriejro nel CCAR. Sono in piazza, dove sarà celebrata la messa, per far vedere Gesù a mio figlio. Quando mi chiamano se posso dare una mano per portar fuori la statua dell'addolorata. Rimango interdetto ma poi do l'aiuto richiestomi come avevo fatto altre volte, in passato, quando all'interno della chiesa si doveva spostare qualche statua; del crocifisso piuttosto che della madonna del rosario. Ho pensato a qualche possibile "catastrofe". Ho pensato anche agli anonimi presenti e che a giorni, questi, avrebbero potuto far notare, ancora una volta, la mia incoerenza. Alla sera in piazza si discute delle varie problematiche esistenti in paese, da sempre, e delle quali si e' discusso, anche, nel forum. Molti mi chiedono chi sia questo Licata che ha incentrato su di se le attenzioni dei molti "lettori" del forum. Tutti mi/ci invitano a scrivere, al nostro ritorno, di queste cose. Come se loro non volessero esporsi o addirittura compromettersi. Il problema grave continua ad essere la mancanza dell'acqua. Faccio notare che l'amministrazione avrebbe dovuto preoccuparsi di comunicare ai cittadini, delle varie zone del paese, in quali orari sarebbe stata erogata l'acqua e quindi quando fosse stato possibile utilizzarla. E che avrebbero dovuto scusarsi con i cittadini, residenti e non, per la grave situazione in cui ci trovavamo. G.B. Galati mi fa sapere di star inviando un articolo a Il quotidiano nel quale rimarcava le stesse mancanze da parte dell'amministrazione.

Sabato 23: Mi aspettavo che a svegliarmi fosse stato il "passaggio" de "la banda". Quello mi avrebbe portato a vecchi ricordi. Ricordi di quando gioiosamente, nell'ascoltare la musica, mi svegliavo e presto salivo in piazza a "trovare" le bancarelle e soprattutto il tiro a segno. A trovare il palco, che era stato costruito da alcuni giorni, dove "su e giù" si giocava. Così non e' stato. La banda passava solo in tarda mattinata. Mia madre mi invita a "vestire bene" mio figlio. E' la festa della sua confraternita. Un passato remoto che non vuole "passare". Rimane presente. Forse e' solo un mio punto di vista. Di sicuro non lo e', ancora, per molti, in paese. Il passato, per loro, deve rimanere.

Domenica: In serata la processione. Alla quale prendono parte molte persone, meno che in passato comunque. Alcune persone non le avevo mai viste durante il mio "soggiorno" in paese. Molti saranno venuti apposta. Gente che non vedo da due decenni. Sembra sia impossibile che sia passato così tanto tempo. Le stesse persone anni or sono le vedevo quotidianamente come se queste, un tempo, facessero parte della mia esistenza e ora invece mi rendo conto che non ne ricordavo più la loro di esistenza.

Lunedì 25: Inizia l'ultima settimana di ferie. Le feste sono passate. E come dicono in molti qui: "finiu l'estati". Difatti in giro incomincia a non vedersi più nessuno. Finalmente sono iniziati i lavori per riparare il guasto alla rete idrica. Guasto che ha rovinato le ferie di molti. E' iniziato anche il rifacimento del manto stradale su un tratto della statale 110.

Martedì: Sembra sia stato risolto il guasto alla rete idrica. Al mercato settimanale poca gente e pochi venditori. Quest'ultimi si lamentano per la tassa che devono pagare ad un LPU che funge da vigile. Altro incendio "un rito una messa" ma che questa volta puzza di bruciato e di "interessi" per qualcuno. Nella serata l' LPU non può far nulla quando un assessore, a suo dire per ripicca, lascia la sua auto in divieto di sosta.

Mercoledì 27: Finalmente piove, "Ddeo dice acqua", per un po' almeno non ci saranno incendi.

Giovedì: Si ripresentano i problemi alla rete idrica. Il temporale ha portato anche dei problemi per quel che riguarda l'illuminazione pubblica sempre nella parte alta del paese.

Venerdì: Da un po' di giorni le strade si sono svuotate di gente e si sono riempite di malinconia.

Sabato 30: Partenza per il ritorno al posto della mia residenza. Mi lascio alle spalle i problemi del luogo: le strade malmesse, la vegetazione arsa, gli incendi, i problemi all'illuminazione, i guasti alla rete idrica. Il paese, alle spalle, mi guarda, mi segue, sembra proteggermi con il suo sguardo fino all'angitola. Dove il paese non ci "vede" più. Dove passando sotto l'omonimo ponte si attraversa una sorta di gigantesco stargate. Un passaggio verso nuovi mondi, nuove destinazioni. Dei viaggi nel tempo. Tutto ciò avviene per tutti noi da quando questo e' stato costruito. Da quel giorno in poi tutti quelli che siamo partiti, compiendo questo "viaggio", siamo passati per di la. E ancora oggi facciamo lo stesso ad ogni nostro ritorno e ad ogni nostro addio. Ogni ritorno per le ferie e' quasi un viaggio nel tempo. Un viaggio nel passato. Un viaggio nella nostra memoria. Un viaggio in noi stessi.

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