giovedì 4 settembre 2008

I LAGER CHIAMATI CENTRI DI ACCOGLIENZA VANNO CHIUSI TUTTI E OVUNQUE.

(Alcune note sull'idea di aprire un CPT per la detenzione degli immigrati nella scuola di polizia di Spoleto) I CPT nella forma in cui sono nati, cresciuti ed evoluti, governo dopo governo, non sono altro che carceri ( ne hanno tutte le caratteristiche fisiche e culturali ) per persone che non hanno commesso alcun reato e che sono vittime da una lato della fame e della guerra e dall'altro dell'intolleranza razzista dell'occidente opulento.
Da Destra e da Sinistra ( sono oggi connotazioni geopolitiche, che non identificano affatto progetti politici alternativi, men che meno antagonisti ) si levano voci a sostegno delle politiche di difesa degli interessi particolari della "razza" occidentale. Le prigioni (CPT) per i poveri cristi in attesa di essere rispediti a morire nei propri paesi, uomini e donne, nostri fratelli che hanno un piede nella fossa, stanno bene a tutto l'arco parlamentare e non solo; magari non vanno bene sotto casa, ma un po' più la dove non si vedono va più che bene.
Scrivo queste considerazioni perchè voglio fare un appello, a quanti sono stufi di questo clima di intolleranza razzista, di egoistica difesa dei propri interessi particolari, che offende le coscienze e calpesta l'umanità più sofferente; un appello perchè ci si organizzi per l'accoglienza e la solidarietà, per difendere gli ultimi, i poveri, gli sfruttati di questo mondo. Contro le aggressioni verbali e fisiche, di squadracce verdi, nere, bianche o rosa che siano, contro le leggi antidemocratiche che cancellano perfino l'uguaglianza giuridica degli uomini e riaprono la triste stagione della discriminazione etnica, occorre costruire una risposta antirazzista, che rimetta al centro l'uomo e il diritto universale all' uguaglianza sociale e alla libertà; una risposta che abbia la forza di sollevare le coscienze dalle mortificazioni di questi anni, che squarci il clima di silenzio e di complicità che ha permesso il dominio degli amanti dell'unico vero Dio di questi tempi, il Denaro, e che abbia la capacità di rovesciare questo mondo centrato sul mercato, dove si difendono i privilegi delle classi ricche dai poveracci del Sud del mondo, col bastone e con le catene, dopo averli rapinati per due secoli.
Aurelio Fabiani
Consigliere Comunale Spoleto
Casa Rossa per la Costituente Comunista

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