domenica 21 giugno 2009

COMUNICATO STAMPA referendum

“L'attuale legge elettorale studiata da Calderoli che è stata definita una porcata, rischia di diventare una doppia porcata se sciaguratamente si raggiungesse il quorum e passasse il sì al referendum”. A sostenerlo, in una nota, è il segretario regionale del PdCI, Michelangelo Tripodi, che invita gli elettori “a non votare domenica e lunedì prossimi per il referendum e a recarsi alle urne solo laddove ci sono i ballottaggi per le amministrative ”. “Solo con l’astensione c'è la fondata possibilità che il referendum non raggiunga il quorum previsto dalla legge – commenta Tripodi -. Se passassero i sì, infatti, il rischio che si corre è quello di azzerare lo stato democratico nel nostro paese. Chi va a votare per i ballottaggi si ricordi quindi di dichiarare chiaramente al seggio che non vuole partecipare al voto referendario, perché altrimenti finisce per favorire il raggiungimento del quorum”. “Con l'eventuale abrogazione del premio di maggioranza alla coalizione – prosegue il segretario regionale del PdCI - la democrazia subirebbe un colpo letale, salterebbero tutte le garanzie di autotutela costituzionale. In sostanza, se si votasse oggi per le politiche , prendendo come riferimento i dati delle recentissimi europee, il Pdl di Silvio Berlusconi che ha ottenuto il 35%, otterrebbe il 55% dei seggi, cioè la maggioranza assoluta che si tradurrebbe in uno Stato autoritario dove il solo partito di maggioranza avrebbe il potere di modificare la Costituzione, di scegliere il presidente della Repubblica, i membri non togati del Csm, i giudici della Corte Costituzionale e via discorrendo. Insomma, il popolo non sarebbe più sovrano, ci troveremmo di fronte ad una vera e propria dittatura che azzererebbe la storia della nostra Repubblica, le conquiste fatte dopo la cacciata del fascismo per la democrazia, la libertà, l’uguaglianza”. “Per questo importantissimo motivo - conclude Michelangelo Tripodi - i Comunisti Italiani invitano gli elettori calabresi a non votare oppure a non ritirare le schede per il referendum”.

Reggio Calabria, 19 giugno 2009
Ufficio Stampa PdCI Calabria

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