domenica 21 giugno 2009

Pagliarini: "Salari a picco, lavoratori abbandonati a loro stessi. Serve una nuova scala mobile"

Ufficio Stampa PdCI

"Le retribuzioni sono ferme al palo come dimostra il dato Istat relativo all’aumento dei salari su base annuale pari allo 0,1%, il peggiore dal 2000. Il governo fa finta di non vedere in quale drammatica situazione versino milioni di lavoratori in questo Paese; si gira dall’altra parte dinanzi all’evidenza dei numeri della crisi e ignora le conseguenze della drastica diminuzione del potere di acquisto delle retribuzioni. Che è favorita dal sistema di calcolo dell’inflazione basato sul tasso programmato invece che sul dato reale. Dal 1993, infatti, i lavoratori e chi ne difende gli interessi sono costretti a impiegare ogni sforzo nel vano tentativo di recuperare lo scarto tra il tasso di inflazione preventivata e quello reale che falcidia gli stipendi. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: le retribuzioni sono ferme e le condizioni di lavoro peggiorano, visto che ogni sforzo è concentrato a recuperare piccole quote di salario perso per strada. Perciò i comunisti hanno lanciato da oltre un anno la proposta di ripristinare un meccanismo automatico di recupero salariale, una nuova scala mobile per iniziare a ripristinare un minimo di equità sociale". E' quanto afferma Gianni Pagliarini, responsabile Lavoro del PdCI.

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