venerdì 10 luglio 2009

Comunicato Stampa NO G8

In questi giorni in Abruzzo si riuniranno i grandi potenti del mondo, per l’ennesima stupida rappresentazione di loro stessi. Ad aggravare il tutto, è stata la scelta del nostro Presidente del Consiglio Berlusconi di svolgere l’incontro in Abruzzo, già duramente colpito dal terremoto. Berlusconi, con le sue scelte e le sue pratiche, ha così messo a nudo le vergogne dell’Italia di fronte al mondo intero. Nonostante ciò, i “Grandi 8” si sono nuovamente riuniti per decidere dei loro interessi, senza far nulla che modifichi le sorti di un mondo in cui sempre più persone muoiono di fame e di sete, e sono costrette ad abbandonare le loro terre per poter sopravvivere. A nostre spese stabiliranno di come disporre a proprio uso e consumo dei nostri beni comuni: cibo, acqua, aria, energia, salute. Riteniamo il G8 sempre più un organismo abusivo ed inutile. Gli stessi impegni assunti dal G8 di Genova nel 2001 sull’abbattimento del debito dei paesi poveri e sui fondi per la lotta all’aids sono stati disattesi. Oggi, purtroppo, tutto il loro fare, in nome della globalizzazione capitalista, ha prodotto più povertà tra le popolazioni, ma più ricchezza per i potenti, per le multinazionali, per gli speculatori finanziari. Si riuniscono in questo momento di crisi economica, che loro stessi hanno generato, per decidere come meglio farne pagare i costi a tutti noi. Il nostro lavoro, le nostre pensioni, la nostra quotidianità, sono minacciati dalle scelte che i governi più potenti del mondo ci hanno imposto per rendere precarie le nostre già difficili vite. Queste scelte, hanno indebolito intere comunità, hanno aumentato la frammentazione sociale separandoci e facendoci sentire sempre più soli. Impegnati ad arrivare alla fine del mese o a mantenere il nostro posto di lavoro precario, ci allontaniamo dalle nostre scelte comuni, dal nostro quotidiano collettivo rendendoci sempre più individui che vedono il nemico nel più “debole”: lavoratori irregolari, immigrati, gruppi e persone che non condividono il pensiero unico che ci omologa. Il diritto allo studio, il diritto al lavoro, il diritto alla salute, il diritto ad una casa, il diritto a decidere della nostra vita sono sempre più minacciati e puntano a renderli bisogni. Siamo bambini, donne, uomini, anziani, immigrati, lavoratori, cittadini che reclamano il rispetto dei diritti universali e la possibilità di decidere dei beni e dei servizi fondamentali per la vita. Il G8, invece, contribuisce sempre più a privarci dei beni comuni e dei nostri diritti. Un sistema economico vorace e attento al solo profitto sta mettendo in pericolo l’esistenza stessa del Pianeta: non è un caso che i patti di Kyoto siano stati disattesi dai Grandi del Pianeta. Anche i nostri territori sono sempre più distrutti dalle scelte dei potenti, che hanno già prodotto sfruttamento selvaggio. Per tutte queste ragioni, il Partito della Rifondazione Comunista di Vibo Valentia, i Verdi, noi come Partito dei Comunisti Italiani e Sinistra Democratica, oggi, venerdì 10 luglio, dalle ore 17.30, manifesteremo il nostro dissenso al G8 e al Presidente Silvio Berlusconi con un sit-in di fronte al palazzo della Prefettura di Vibo Valentia.

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