giovedì 25 gennaio 2007

Raccolta firme dei Giovani Comunisti per ricordare Giovanni Furlano

Si è svolta il 24 agosto a San Nicola da Crissa la raccolta di firme, da noi organizzata, per dedicare una piazza del paese al compagno Giovanni Furlano, vittima innocente di un agguato mafioso. La raccolta di firme rientrava tra le attività previste nella “Carovana anti-mafia” che stiamo portando in giro per la provincia: presenti, oltre al coordinamento provinciale dei Giovani Comunisti, i compagni del circolo locale.
L’iniziativa ha avuto un ottimo successo, viste le quasi trecento firme raccolte e la partecipazione all’iniziativa anche di giovani esterni al partito, amici e conoscenti del compagno ucciso. Il tutto all’insegna della nuova impostazione che vogliamo dare alla nostra “rivoluzione anti-mafia”: andare nelle strade, parlare con le persone e far parlare loro stesse, estendere la partecipazione civile alle categorie che, di solito, ne sono al di fuori. Non abbiamo nuove leggi o soluzioni di forza da proporre, ma crediamo che quella contro la mafia sia una battaglia prima di tutto culturale che vada combattuta casa per casa.
Nell’occasione, abbiamo incassato l’approvazione di personaggi del calibro del giudice Ferdinando Imposimato e del prof. Enzo Ciconte (presenti in paese per una conferenza), i quali hanno offerto la loro disponibilità per le nostre prossime iniziative e, come gli altri, si sono messi in fila per firmare la petizione. È mancata all’appello, nonostante l’avesse promesso, la firma del sindaco Pasquale Fera e speriamo sia stata solamente una dimenticanza che verrà presto colmata visto che i compagni del circolo di San Nicola stanno continuando la raccolta.
Nei prossimi giorni presenteremo tutte le firme raccolte alla giunta comunale di San Nicola, soprattutto perché ci risulta che presto verrà cambiata la toponomastica del paese, per sensibilizzare l’intera comunità su questo fatto tragico avvenuto qualche anno fa e purtroppo su altri episodi che sono accaduti nel paese negli ultimi tempi prima e dopo l’assassinio di Giovanni.
L’amministrazione comunale dovrà pertanto ricordarsi di Giovanni e delle altre vittime della mafia di San Nicola.

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