Continuano le iniziative promosse dalla federazione provinciale del PdCI di Vibo Valentia, dal titolo “Cominciamo da Noi…”. Il progetto del PdCI, partito quasi un anno fa, passa alla fase successiva, quella dove i cittadini in prima persona sono chiamati a dire la loro sul futuro del territorio e su quello che vorrebbero fosse fatto per “ricostruire” il paese.
Domenica mattina quindi partirà da Nicotera la “carovana programmatica” che si propone di attraversare tutto il territorio provinciale, per ascoltare le voci della gente in prima persona e capire quali sono i bisogni reali dei cittadini. Stare con la gente, parlare con loro e crescere socialmente e politicamente, questo è quello che si impegnano a fare i comunisti oggi.
La nuova idea messa sul tavolo dalla federazione del PdCI Vibonese consiste in una raccolta di proposte fatte dalla gente, tutto questo da scrivere su un foglietto che pone al cittadino questione come: lavoro, legalità e ambiente. Tre temi che sono sicuramente i tasselli fondamentali per la crescita del nostro territorio. Queste proposte verranno poi raccolte in un’urna che sarà aperta solo quando avrà concluso il suo viaggio e cioè dopo aver attraversato tutta la provincia. Il tutto verrà chiuso in un’urna che sarà aperta alla fine del percorso politico nelle cittadine per tirare le somme e costruire un insieme di proposte partite veramente dal basso e non partorite al chiuso delle stanze delle sezioni.
Saranno 3 semplici quesiti e riguarderanno: ambiente, legalità e territorio.
Questa carovana toccherà nei prossimi mesi gran parte della provincia e sono previste tappe, oltre a Nicotera, a Vibo Marina, Filadelfia, Serra San Bruno, Tropea, Mileto, San Nicola da Crissa, Triparni e Vibo centro e queste sono solo alcune visto che il nostro cammino coprirà i prossimi 6 mesi.
Questa campagna vuole tendere la mano a coloro si sentono esclusi dalle decisioni, a coloro che credono nella vera politica e non in quella che scippa il voto e sparisce, a coloro che hanno bisogno di farsi ascoltare, a coloro che credono nei diritti e non nei favori, soprattutto a quelli che credono a chi vedono dal vivo e non in un manifesto.
Il nostro posto è per la strada tra la gente e non nei salotti.
Durante la mattinata, sotto il gazebo, sarà possibile anche firmare la petizione contro la modifica dell’articolo 18. Contro queste politiche del governo Monti che da governo “tecnico” non si pone nessuna questione etica nel distruggere i diritti dei lavoratori e della classe più debole.
Cominciamo da noi….
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