martedì 5 maggio 2009

1° MAGGIO: festa dei lavoratori

Negli ultimi anni i vari governi, troppo impegnati a sostenere i profitti del capitale, hanno calpestato i diritti e le tutele dei lavoratori, regalando ai padroni una sfrenata politica di privatizzazione e nuove leggi, varate nel corso degli anni, come il pacchetto Treu e la legge 30 che hanno cancellato il collocamento pubblico, introdotto le agenzie interinali e pesantemente aumentato la flessibilità e la precarietà.

Nonostante tutti questi privilegi, il capitale non è riuscito a creare posti di lavoro stabili e sicuri: al contrario, le aziende sono state addirittura delocalizzate all'est, dove l’assenza di garanzie per il lavoratore e i bassi salari permettono alti profitti senza troppi rischi e senza creare vera ricchezza, ma al contrario hanno creato una crisi economica senza precedenti e ben lontana dal risolversi, al contrario di quanto dice il Governo Berlusconi. Serve subito una inversione di marcia, serve il lavoro e servono i diritti per i lavoratori.
Di fronte ai lavoratori e ai disoccupati, PDL e PD, mostrano la stessa faccia: quella del padrone, rispondendo alle loro proteste con la criminalizzazione e la repressione. Tutto questo avviene con il bene placido di alcuni sindacati confederali che ormai hanno scelto la via della concertazione e abbandonato quella della lotta al fianco dei lavoratori.

La svendita dell’eredità storica della sinistra di classe e la rilettura dei suoi valori, altro non sono che il prezzo che il PD e parte della cosiddetta sinistra radicale assieme a CISL e UIL, bentornata CGIL, hanno scelto di pagare pur di sedersi al tavolo dei potenti. In questo momento storico vi è la piena subalternità culturale e politica alle filosofie aziendalistiche che colpiscono quotidianamente i lavoratori nelle loro condizioni di vita e di lavoro. Nell’attuale clima di concertazione, in cui i bisogni dei lavoratori non vengono più capiti e soddisfatti, deve intervenire la volontà dei lavoratori di andare in difesa dei propri interessi.

CONTRO
• la precarizzazione dilagante dei rapporti di lavoro (né legge 30, né pacchetto Treu, né leggi su esternalizzazioni e cessioni di ramo d’azienda sembrano essere messi in discussione)
• gli attacchi sempre più pesanti ai salari dei lavoratori
PER
• difendere i diritti dei lavoratori
• una giusta pensione di anzianità
• un lavoro stabile e sicuro
• salari dignitosi
• un’equa redistribuzione della ricchezza
• il diritto al futuro dei giovani
Oggi i sindacati avrebbero dovuto portare i lavoratori in piazza contro le politiche liberiste di questo governo, invece hanno scelto di non disturbare il manovratore.
Auspichiamo anche che non si verifichi la stessa situazione del 25 aprile, giorno di festa con i negozi aperti….
E’ giusto ribellarsi e lottare iniziando da oggi, 1° maggio, festa dei lavoratori

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