venerdì 15 maggio 2009

Presentazione della lista comunista a Vibo Valentia

dal quotidiano della Calabria....


Si è ufficialmente aperta, anche a Vibo Valentia, la campagna per le elezioni europee della Lista Anticapitalista, il cartello elettorale che vede riuniti sotto il simbolo della falce e martello e in una proposta politica unitaria per l’Europa, il Prc, il Pdci, Socialismo 2000 e i Consumatori Uniti. Dopo Cosenza e Reggio Calabria, dunque, è stata la volta del capoluogo di provincia presentare il simbolo, la lista e i candidati che aderiranno al gruppo europeo del Gue/Ngl. Ad incontrare la stampa, nella sala del consiglio comunale di palazzo “Luigi Razza”, sono stati Renato Giannini, segretario provinciale del Prc, Stefano D’Apa, coordinatore provinciale dei Comunisti Italiani, e i rispettivi segretari regionali dei due partiti comunisti, Nino De Gaetano e Michelangelo Tripodi. A chiarire subito la natura del progetto ci ha pensato Renato Giannini: «La novità di questa lista – ha esordito – dopo l’Arcobaleno, ovvero dopo la sconfitta elettorale delle politiche, è la riunificazione del Prc e del Pdci, dopo anni di separazione, sotto un unico simbolo, quello di sempre: la falce ed il martello. Ci candidiamo, dunque, all’insegna delle nostre tradizioni, ma soprattutto della trasparenza». Ma soprattutto in una prospettiva politica permanente, come ha voluto sottolineare il segretario provinciale del Prc, rilanciando l’appello per un voto utile: «Nella confusione politica e sociale attuale, la chiarezza con la quale ci presentiamo è un valore aggiunto. Per questo siamo sicuri che l’unico voto utile è il voto dato a sinistra, alla lista anticapitalista e comunista». Dello stesso parere anche il coordinatore provinciale del partito di Diliberto, Stefano D’Apa, il quale ha voluto sottolineare l’importanza «di riavere il nostro simbolo e andare uniti. Finalmente uniti, ma non semplicemente come cartello elettorale». Ad ulteriore garanzia, infatti, le forze che hanno dato vita alla lista anticapitalista, che vede iscritti tra le sue fila esponenti della sinistra, del mondo del lavoro e sindacale, del movimento femminista e ambientalista, e appartenenti al movimento lgbtq e pacifista, si «impegnano a continuare il coordinamento della loro iniziativa politica anche dopo le elezioni europee». Un fatto storico, secondo il segretario regionale del Prc Nino De Gaetano, che non dimentica di indirizzare qualche bordata al partito di Franceschini, il Pd. « Con questa lista – ha dichiarato Nino De Gaetano – si chiude la ferita apertasi nel ’98, e si chiarisce quale è la vera sinistra in Italia, anche se non esiste nel Parlamento. Il Pd – ha continuato – si è astenuto colpevolmente sul federalismo fiscale, che metterà ancora più in ginocchio il sud del Paese. Senza una lista comunista, non ci sarà nessuna reale opposizione. Noi vogliamo ripartire dall’Europa. Sulla crisi attuale abbiamo le nostre proposte, chiare e precise, affinché i costi di chi ha causato la crisi non ricadano sui lavoratori e sui più deboli». Ma le preoccupazioni, per il segretario del Prc, si fanno più intense se si guarda in particolare alla Calabria: «Nei prossimi anni verranno tagliate altre 5000 cattedre. Non è possibile che siano sempre i giovani calabresi a pagare. E’ utile e necessario, quindi, che questa lista abbia successo per il reale contributo che si può dare ai giovani ed alle donne del sud, ai precari e ai disoccupati, come gli Lsu ed Lpu, o ancora come i lavoratori ex art. 7 di Vibo Valentia». La lista dei candidati per la circoscrizione sud vede riconfermati gli uscenti da Bruxelles, come Vittorio Agnoletto e Giusto Catania, affiancati, tra gli altri, da operai dell’Ilva o della Fiat di Pomigliano. Gli unici due calabresi sono Giovanni Pistoia e, appunto Michelangelo Tripodi, attualmente assessore regionale all’Urbanistica, il quale ha affidato ad una battuta la sua opinione sull’attuale opposizione parlamentare in Italia: «In un anno di governo Berlusconi, l’unica a fare opposizione è stata Veronica Lario, mentre il Pd, ieri con Veltroni ed oggi con Franceschini, tenta di cancellare la sinistra, senza preoccuparsi di ostacolare i disegni autoritari del premier». «Facciamo una azione di verità – ha chiosato infine Michelangelo Tripodi – per far ripartire la speranza di un profondo cambiamento. Sono personalmente convinto che lo sbarramento, l’ostacolo creato per metterci alla porta, verrà superato senza difficoltà. I comunisti torneranno al Parlamento».

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