martedì 5 maggio 2009

Risposta a Sinistra e Libertà di Vibo Valentia

Abbiamo letto con stupore e meraviglia l’articolo apparso sulle pagine del quotidiano e riferito alla presenza del Partito dei Comunisti Italiani nella lista Sinistra e Libertà e ci meravigliamo ancora di più che un errore cosi macroscopico e grossolano l’abbia fatto un giornale come il quotidiano. Un giornale che compriamo e leggiamo sempre con interesse.
Sinceramente l’errore di ieri ci chiama direttamente in causa.
Rispondo a nome del partito che rappresento per fare delle debite e indispensabili precisazioni; il PdCI non ha niente a che fare con la lista Sinistra e Libertà e soprattutto il signor Porcelli e il signor Pignataro non hanno niente a che vedere con il nostro partito da ormai tanto tempo. Questi signori hanno anteposto sempre i loro interessi personali ai bisogni reali della gente e di comunista hanno ben poco. Abbiamo un segretario regionale che risponde al nome di Michelangelo Tripodi, anch’egli candidato ma in una lista veramente comunista, ed è il PdCI la formazione di Diliberto e non quella sottospecie di movimento dal nome “Unire la Sinistra”.
Se permettete, però, i dubbi sono leciti: è stata tutta una interpretazione fantasiosa del vostro inviato oppure ha colto determinate notizie nella conferenza stampa?
Se è stata solo una sua interpretazione lo invitiamo a fare molta attenzione e a informarsi meglio prima di scrivere queste assurdità, perché di assurdità si tratta, per diversi motivi: il nostro partito parteciperà alle elezioni europee sotto il simbolo dei lavoratori, ovvero la falce e il martello, in una lista che raccoglie i 2 partiti comunisti storici italiani (PdCI – PRC) e nel simbolo di SL non ci sono determinati riferimenti; riteniamo che i comunisti abbiano poco a che fare con liste o partiti lontani dalla storia e dai simboli operai, ed è il caso di Sinistra e Libertà che possono dirsi di sinistra, socialisti, craxiani o ambientalisti ma che certamente non possono dirsi comunisti.
Se invece è il caso contrario e il giornalista ha colto determinate dichiarazioni nel corso della conferenza stampa allora il problema diventa politico e chiediamo serie delucidazioni ai promotori della stessa perché non è possibile che si usi indecentemente il nome di un partito come il nostro per confondere le idee agli elettori.
Nessun dirigente o semplice iscritto del Partito dei Comunisti Italiani è candidato o partecipa alle elezioni europee con liste diverse da quella del partito (PdCI – PRC).

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