martedì 5 maggio 2009

Almeno qualcuno che ci prende in considerazione c’è!

In difesa del nostro consigliere

Siamo un gruppo di cittadini residenti nelle frazioni di vena inferiore e vena media, e ci teniamo a rispondere in merito all’articolo pubblicato il giorno 10 aprile sulle pagine del Quotidiano della Calabria; Sinceramente siamo esterrefatti da questa presa di posizione a firma di un ipotetico Michele Scordamaglia che nessuno nelle suddette frazioni conosce.
Non riusciamo a capacitarci delle sue dichiarazioni. Come può un cittadino comune, ammesso che esista, entrare nel dettaglio di fantomatici particolari?
Come si fa a fare certe affermazioni su questioni che a quanto pare non si conoscono?
Siamo sempre stati informati, dal consigliere Pino Condoleo e dal presidente della circoscrizione Nazzareno Iannello, delle proteste indirizzate all’assessore Iannello e alla dirigente al ramo. Facciamo notare che ci sono state delle richieste scritte, in tempi non sospetti, dato che da un anno sono partecipi di questo serio problema, serio almeno per noi. Non abbiamo problemi nel prendere le difese del nostro consigliere comunale che conosciamo molto bene e sappiamo che si è fatto portavoce di tutti i nostri problemi fin dalla sua elezione.
Sappiamo benissimo da chi è regolamentata la gestione cimiteriale e anche da come sia gestita la stessa e non ci piace sentire parole “non consone” verso le nostre frazioni.
Anche ammettendo che queste 2 frazioni siano a vocazione prettamente agricola, e possiamo assicurare che così non è, come si fa a dichiarare allo stesso tempo che durante il giorno siamo impegnati nei lavori in campagna e che comunque 3 giorni alla settimana bastano per la visita ai nostri cari defunti? Possibile che non si capisca che anche se abitiamo in frazioni disastrate e dimenticate da tutti, tranne che dal nostro consigliere, abbiamo gli stessi e identici diritti di tutti gli altri?
Questo signore dovrebbe capire ciò che legge. Il vero problema sollevato dal consigliere Condoleo è che il cimitero è aperto solo di mattina nei giorni di martedì, giovedì e domenica e proprio la domenica rimane chiuso per mancanze gravi dei diretti responsabili. Non ci sembra sia stata chiesta la luna ma che sia stata fatta una semplicissima richiesta e cioè di essere trattati come tutti gli altri abitanti di Vibo Valentia e di avere il nostro cimitero aperto per 6 giorni la settimana anche se questo sconosciuto parla di “visitatori che si contano sulle dita di una mano” e al quale proponiamo, visto che sono pochi, di tenerli a suo carico per vitto e alloggio.


Un gruppo di liberi cittadini Venesi
Venerdì 10 aprile 2009

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