venerdì 15 maggio 2009

Il gioco vale la candela?

La facilità e la celerità con cui l’amministrazione provinciale di Vibo Valentia e comunale di san Calogero, hanno firmato un protocollo d’intesa con il commissario delegato per l’emergenza rifiuti per la Calabria devono far riflettere. Fa riflettere che non si siano coinvolti preventivamente non solo associazioni e partiti politici locali, ma i cittadini. Parliamoci chiaro non si sta paventando l'idea di un cambio di toponomastica del comune, si sta parlando di CDR (combustibile derivato dai rifiuti), di RSU (rifiuti solidi urbani) di eco balle (vari tipi di rifiuti con alta presenza di materie plastiche) con l’ipotesi di incenerire il tutto nel Cementificio di Vibo Marina.

I rifiuti solidi esistono è inutile negarlo li produciamo tutti, ogni giorno e in maniera costante, per anni si è cercato di usare discariche all’aperto sperando che la natura potesse farle sparire come per magia, come se fossero un brutto sogno dal quale ci si vuol svegliare il più presto possibile ma poiché la natura in questo ha mancato, ci pensa l’uomo, “inventando” nuovi termini CDR ed eco balle appunto cercando di far apparire i rifiuti più puliti, ed utilizzando il sistema più becero ed obsoleto di distruzione, il fuoco, sebbene anche un ragazzino di dieci anni capisce che il fuoco ottenuto bruciando un pezzo di plastica è più maleodorante e nero di quello naturale che si ottiene dal legno, da millenni.

I nostri parlamentari, non solo nazionali ma europei, poiché l’Europa legifera in questo, si affidano a questi vecchi metodi d’incenerimento, e molti cittadini speranzosi affidano a loro il loro voto sperando che possano cambiare qualcosa in futuro. Non vi è dubbio che la discarica, una volta fatta, porterà occupazione, (dove verrà presa questa forza lavoro?), per la sua costruzione, per il suo mantenimento, la pulizia eccetera, come alcuni politicanti locali scrivono sulle pagine dei giornali, ma se a questi posti di lavoro che ci vengono proposti oggi, dovremo far pagare sulla pelle dei nostri figli tra 20-30 anni allora diciamo no.

Un film già visto come la Pertusola di Crotone, posti di lavoro, sviluppo, occupazione ieri, alto tasso di mortalità per leucemia tumori e cancro oggi. Il gioco vale davvero la candela? Davvero credete che i cittadini, non solo del comune di Vibo Valentia ma dell’intera Calabria si possano vendere per 800 euro al mese? Crediamo di no. Crediamo in altro, in nuovi modelli da portare avanti come il riciclaggio e la raccolta differenziata, cosa in cui la regione ha investito come tanti altri enti locali, e che con questo sistema di incenerimento si vedrebbero”bruciare” milioni di euro investiti dalla Calabria nella raccolta differenziata. Puntate su questo cari amici amministratori, sull’educazione ad avere cura del nostro territorio, dando incentivi a chi rispetta l’ambiente e promuova la raccolta differenziata, ed un plauso a questo va fatto all’assessore comunale all’ambiente di Vibo Valentia ed ai suoi predecessori che la hanno promossa e incentivata.

Concludendo, molto probabilmente chi leggerà queste righe potrà dire, i soliti comunisti ambientalisti che dicono sempre no, magari con qualche risata sentendo parlare di tutela dell’ambiente e della terra, ed alla mente mi tornano i racconti degli operai della ENI, della Pertusola di Crotone che se tornassero indietro direbbero no a quegli stabilimenti, visto quello che ha prodotto lo smaltimento delle sostanze che ne derivavano……

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